Trilli e Capitan Uncino

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"È tutta una finzione"

-Mark pov-

La cosa che odio di più al mondo? La mia vita,

Quella che amo di più? Sentimi forte, non esserlo.

Riuscire a provare quella sensazione di controllo almeno per una volta, anche sapendo perennemente che è una bugia.

Io e Oliver ci conosciamo dalle elementari, da sempre compagni di vita.

Diciamo che ci facciamo da psicologo a vicenda.

Abbiamo tante cose in comune, ma la cosa su cui ci capiamo entrambi è il dover nascondere le propie emozioni.

In pubblico siamo i freddi bulletti antipatici in competizione con altri. In privato siamo dei poveri ragazzini insicuri che pur di essere considerati un minimo indossano una maschera di indifferenza.

In particolare, la mia è di ghiaccio.

Aury invece l'avevo conosciuta quest'anno.

È un po' vanitosa e superba, ma sono sicuro sia un'amica leale e affidabile.

Anzi no, non ne sono per niente sicuro, per adesso sembra soltanto una gracchiante gallina antipatica, non c'entra niente con la furbizia del suo animaloide,

ma chissà.

-Che facciamo adesso?- chiedo a Oliver passeggiando per Secret road con un lecca-lecca in bocca.

-Che vorresti fare? Attacchiamo-.

Dice quelle parole come se nulla fosse. Perché prende tutto come se fosse una guerra?

-Ver, sei un po' troppo competitivo, sai?-
Dopo la rissa con Scar, Oliver sembra voler a tutti i costi rovinare la vita a quei poveri ragazzi.

Come biasimarlo, i lupus lo hanno reso orfano.

-Dai Mark, ormai abbiamo iniziato una vera e propia battaglia contro di loro! Dobbiamo trovare un modo per fargliela pagare, a loro e a quella stupida lupus-.

-Non lo so Ver, non starai prendendo la cosa un pò troppo sul serio?-

-Dai avrei già pensato di...- improvvisamente tutti i rumori intorno a me si affievoliscono e la mia attenzione viene concentrata solo su una misera figura che avanza sull'asfalto.

Lei.

Il mio unico punto debole.

-Mark-
Oliver mi scutò divertito,
arrossì lievemente, non potevo mentire, non a lui.

Mi conosceva troppo bene.

La osservavo camminare leggera con quel libro che portava sempre ovunque, estraniandosi dal resto del mondo.

Martina Lehodor. La ragazza a cui rovino la vita e l'autostima da sempre giorno per giorno, facendomi odiare.

Ver uscì il lecca-lecca di bocca e iniziò a leccarlo.

-Sei così tanto sottone che ormai percepisci la sua presenza anche da tre metri di distanza- mormorò.

Alzai gli occhi al cielo ,ma non ero nella posizione per smentirlo.

-Aspettami qui- gli dissi lasciandogli il mio lecca-lecca mentre mi avvicinavo a lei.

I suoi occhi foresta scintillavano sotto i due grandi occhiali dorati fermi sul libro e i capelli castani le stavano divinamente ,come sempre. 

Sembrava una fatina, come trilli, ma in questa storia io non sarei Peter pan, 

sarei Capitan Uncino.

Con il braccio le feci cadere il libro a terra attirando la sua attenzione su di me.

-Perso qualcosa Lehodor?- Disse la mia lingua velenosa. A volte odiavo indossare una maschera, altre non potevo farne a meno.

Scorsi della paura nel suo sguardo -No... solo... il mio libro- disse con voce fiebile mentre si chinava per raccorglierlo.

Glielo stappai di nuovo dalle mani. 

Riesco quasi a vedere lo sguardo contrariato di Ver che mi guarda da lontano,

vorrei girarmi e dirgli che dovrebbe farsi gli affari suoi qualche volta, ma ormai conosco Ollie e so che non mi darebbe ascolto.

lo so che è sbagliato, ma non riesco a parlarle in modo normale e gentile, se questa maschera si scheggiasse anche solo un minimo subito tutte le mie paure e insicurezze uscirebbero fuori dal mio vero carattere.

È meglio fingersi forti e piangere da soli nella propia stanza che mostrarsi sensibile come una preda agli occhi degli altri.

-Oh, vediamo cosa stai leggendo... Jane Austen, quanto sei sdolcinata! mi fai venire la nausea- dico mentre alzo il libro fin sopra la sua testa in modo tale che non riuscisse a riprenderlo.

-Lascialo Mark!- Cerco di urlare anche se era ancora troppo incerta e spaventata.

Sorrido sfrontatamente -Ah, davvero? E se faccio questo...- dico mentre strappo leggermente una pagina e lei si lancia verso di me.

In un attimo succede l'unica cosa che non mi sarei mai aspettato.

Marty si sporge verso di me per prendere il libro, la sua statura bassa non aiuta quindi mettendosi sulle punte perde l'equilibrio e io con lei.

In un attimo la sua testa è premuta contro il mio torace, cadiamo l'una sull'altro.

Lei non si alza, allunga la mano per arrivare al libro che le aveva strappato di mano.

Non mi ritraggo, il mio corpo non risponde più ai miei comandi.

è impressionante l'effetto che mi fa questa stupida ragazzina.

Si alza piano scuotendo la testa per togliere i capelli da davanti agli occhi e scappa via poco dopo.

Mi rialzo respirando piano.

Torno da Ver e e senza dire niente e cammino velocemente.

La mia maschera di ghiaccio resiste.

A quanto pare continuerò a soffrire in silenzio,

ma non sono capace di fare altrimenti.

Ciaooooo

Aiuto questo capitolo mi dà troppo le vibes di "From the start" di Laufey.

Oggi nuovo pov sboccato, e nuova coppia.

Questo è uno dei miei capitoli preferiti quindi perfavore trattatelo bene anche se può sembrare un pò cringe.
(Siamo su Wattpad che vi aspettate💀).

Comunque ho provato a creare una playlist di questa storia che in questo momento è su Spotify .

Lasciate stare il fatto che mi chiamo Violet, è sempre stato il mio pseudonimo .

Ci vediamo al prossimo aggiornamento,

Grazie per le 574 visualizzazioni raggiunte, sono felice che questa storia stia crescendo sempre di più.

Xoxo S.💜🖤💜🖤

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