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-6 anni fa-

Sarebbe mai potuto andare qualcosa storto?
La mia vita era già un pasticcio di suo ed era andato decisamente tutto storto.
Ma da un po' di tempo sembrava che tutto potesse solo andare per il verso giusto.
Chissà perché.

La festa di inizio estate si avvicinava e ormai mancava una settimana all'evento.
Avevo comprato dei fuochi d'artificio di nascosto senza che mia nonna lo sapesse ed ero seduto della mia stanza a leggere le istruzioni.
Tecnicamente bastava mettere del fuoco sulla specie di miccia e aspettare che esplodesse.
Peccato che avevo paura che fossi io ad esplodere.
Dalle finestre aperte entrava un vento caldo e qualche miagolio di gatto ogni tanto che interrompeva il silenzio.
Nell'ultimo periodo avevo pensato tanto a Minho e ai suoi modi di fare.
Mi piacevano tanto gli occhi che si chiudevano un po' quando sorrideva e quelle labbra rosee che si estendevano in un sorriso.
Tutto di lui era perfetto come se fosse un disegno fatto da un artista prodigioso.
Mi ritrovai a sospirare poggiando una mano sotto al mento.
Non lo avevo più visto da quella volta in cui mi spalmó il gelato addosso.
'Ma quanto sono disperato da uno a dieci? Dodici'
Quello lì si era già dimenticato me mentre io non facevo altro che pensare a lui e al gelato alla fragola che da quel giorno non riuscivo più a mangiare.

«A che pensi Jisung?»

Una voce femminile mi distrae e mi voltai di scatto nascondendo tutto il materiale esplosivo che stavo guardando sotto al letto.

«Yah! Ma sei pazza? Che ci fai qui?»

Quella mocciosa pidocchiosa di Jinni era sbucata dal nulla in camera mia.
Si era fatta più carina del solito.
Portava i lunghi capelli neri sulle spalle e indossava un vestito rosa chiaro.

«Ti ho chiesto a cosa pensi»

Ripete lei come un automa.
Mi innervosiva il fatto che fosse in casa mia e che soprattutto parlasse.
Stava sempre zitta e mi doveva rompere il cazzo mentre pensavo a Minho?

«Non sono cazzi tuoi. Ora puoi anche andare»

«Non posso. Sono venuta ad aiutare tua nonna per il cibo della festa. Lei é andata a raccogliere altra verdura e io aspetto»

Stavo per avere una crisi di rabbia.
Rimaneva lì a fissarmi con quei suoi occhioni da cucciolo sottomesso.
Finché non fece un passo e poi un altro fino a ritrovarsi davanti a me.
Si avvicinó pericolosamente a me e di istinto mi ritrassi.
Il suo naso sfiorava il mio ma decisi di mantenere il contatto visivo.

«Baciami Jisung»

Era seria?
'Dio ti prego ma perché tutte a me?'
Essere il principino del paese era un ruolo difficile da gestire.
Ma lei no, non volevo baciarla per nessuna ragione.

«No»

Incastró le dita tra i miei capelli e mi avvicinó a lei.
Alzai il volto per fuggire alle sue labbra.
Non la volevo nemmeno sfiorare quella lì.
E poi in mezzo alle gambe non aveva quello che volevo io.
'Jisung quanto sei patetico'

«Perché mi fai questo? Dimmi Jisung, cosa ti ho fatto?»

«Esisti, ecco cosa mi fai Jinni»

Mi morsi il labbro subito dopo.
Avevo detto quello che pensavo ma mi resi conto che fosse stato veramente come un pugno nello stomaco.
'Non intendevo quello Jinni, scusa'
Ma dalle mie labbra non uscì più nessuna parola.
Jinni si allontanò da me con il capo chino.

«Oh Jisung come mi fai soffrire. Mi batte il cuore solo perché tu esistiti e invece io ti sto solo in mezzo alle scatole»

Alzó lo sguardo e una lacrima infelice le sfuggì dagli occhi.
Mi crolló il mondo addosso.
Vedere la gente che soffriva per me, per colpa mia era in deja vú continuo.
Mi passó davanti tutta la vita e la guardai consapevole di aver perso anche lei per una stupida frase detta male.
'Eccoci qui Jisung. L'hai fatta soffrire. Bravo'
No, no non di nuovo.
Una morsa mi strinse lo stomaco e la paura mi assalí e mi trascinó giù con lei.
Jinni scappó via ma si fermò sullo stipite della porta.

«Ti ho amato tanto e forse continuerò a farlo. Ma sappi che se in amore si soffre allora mi augurerò di farti provare tanto dolore»

Ci guardammo da lontano come quando eravamo piccoli e uno rubava le caramelle all'altro.
Ma sta volta io le ho rubato un pezzo di felicità e a me un pezzo di coscienza, come se avessi una vittima che pesava su di me.
Rimasi solo per tutto il pomeriggio, accartocciato sul letto senza pensare ad altro se non a quello che era successo.
'Jisung fai solo soffrire le persone che hai attorno. Guardati, sei solo un inutile peso da portare in giro'
Le voci mi tomentavano la testa fino a farmi male.
Mi addormentai poco dopo stremato e con l'anima a pezzi.
Volevo solo qualcuno che fosse rimasto per sempre.

Angolo autrice 🕺🏼

CIAO PASTICCINI MIEI💕
Allora facciamo chiarezza..NO ehehe

Scoprirete tutto andando avanti a leggere 😃io non dico nulla 😶

Diciamo solo che Jisung ha TANTI PROBLEMINI con il suo passato e fa fatica a dimenticare 😿

Comunque io mi sto svegliando tutti i giorni alle sei e mezza e voglio morire ⚰️ male, non ne posso più.
😩

Bom 💥 andate avanti quindi?
Bene 😊 Grazie tesorini

Un kiss🇬🇧

Fiori di primavera ||minsung||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora