-6 anni fa-
Io e Jinni non ci parlammo più.
Seppure fossero passati solo pochi giorni da quella sua confessione non ebbi più la possibilità di parlarle o di chiederle scusa.
Un po' la capivo in realtà.
Le avevo spezzato il cuore e ci stava male.
Vero anche che lei avrebbe potuto dirmelo in modo diverso invece di confessarsi con un cazzo di bacio.
Scrollai la testa da quei pensieri e tornai a sbucciare le patate.«Le voglio pelate bene quelle patate Jisung, capito? Servono per tutti gli abitanti del paese e non possiamo deluderli»
Mugugnai una specie di "Si" e lei si giró con un sopracciglio inarcato.
«Tutto bene tesoro? Sembri giù di morale»
«No nonna tutto bene..sono solo stanco»
«Andiamo, c'entra Jinni vero?»
Come cazzo aveva fatto?
Avevo paura di mia nonna.«C-che? Ma come hai fatto!? Comunque si..abbiamo..litigato»
Lei annuì portandosi l'indice sulle labbra mentre rifletteva.
«Peccato. Sareste stati una coppia perfetta! Vedete di risolverla così io divento una bisnonna felice circondata di nipotini»
«F-frena la fantasia, nonna! Non mi piace Jinni, n-non mi é mai piaciuta! Ew»
Lei sorrise prima di pizzicarmi una guancia.
Mia nonna sapeva che mi piacevano i ragazzi ma insisteva da anni ormai che io e Jinni fossimo fatti l'uno per l'altra.
Tornai a sbucciare le patate nervosamente e con le guance rosse.
No e no, Jinni era fuori questione.*Perché la tua testolina pensa solo a lui vero Jisung?*
Sobbalzai sul posto tagliandomi un dito con il coltello.
Io? Pensare a Minho?
Si.
'Era già tanto se non mi ci facevo le seghe AH!'
MA CHE CAZZO PENSO!?
In preda al panico feci cadere alcune delle patate che stavo pelando mentre le guance mi esplodevano letteralmente.
Dio santo quel ragazzo mi altera il sistema.«Razza di un nipote inutile! Vattene fuori a prendere una boccata d'aria e riposa quella diavolo di testa bacata! Ma dimmi te..»
Neanche il tempo di metabolizzare che venni spinto fuori di casa tra le urla e imprecazioni di mia nonna.
Venisse a sapere il razza di pensiero che mi era passato per la testa.
'Ma che diavolo mi é successo!?'
Mi era bastato un secondo per andare in pappa pensando a Minho.
Se solo non fosse stato così carino.
'Basta, basta pensare a lui'
Scossi la testa e mi guardai intorno cercando qualcosa da fare.
Andare da Jinni, sua mamma e quelle anziane in piazza a preparare tutto per la festa era fuori discussione.
Mi guardai il dito che perdeva sangue e mi domandai cosa potessi fare, finché dei passi dietro di me non mi fecero voltare.«Ma guarda chi si vede, Jisung il morto di cazzo»
Mi prese in giro Minho.
Effettivamente l'ultima volta che ci eravamo visti gli avevo quasi preso in bocca le dita facendomi una reputazione da verginello inesperto.«Ma guarda chi si vede Minho il..Hem..Uh..»
«Sono troppo bello e figo perché tu possa prendermi per il culo, tesoro»
«Smettila di fare lo splendido, principessa»
Si fece una risata mostrando i denti bianchi come l'avorio e distendendo le labbra rosee e piene.
Il suo sguardo si posò sul mio dito grondante sangue e il suo sorriso scomparve subito.«Che cazzo hai fatto al dito? Qualche gioco da bambino finito male?»
«M-ma che d-dici!?»
Si avvicinó pericolosamente a me prendendo la mia mano tra le sue esaminando la ferita.
Il respiro mi si mozzó quando mi passó il dito sulla ferita facendola bruciare.
Mi morsi il labbro squittendo dal leggero dolore.
Il ragazzo davanti a me se ne accorse e mi strinse il polso tirandomi via con lui mentre mi portava chissà dove.
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Fiori di primavera ||minsung||
Romance||Trama|| Dimenticare il passato non è facile. Segreti, bugie e menzogne ingarbugliano il cuore debole di Jisung che di fronte all'amore si trova in grande difficoltà e scappa. Minho è il nodo che Jisung non riesce ad allentare. Risolvere i confli...