Scuse e scuola

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L'allenamento era passato veloce e Nathan e il verdino adesso erano seduti sull'asfalto del retro della palestra.
O meglio, Izuku era seduto, Nathan invece stava saltellando per strada continuando a dire cose come "Ce l'ho fatta!" o "Mi ha perdonato!" mentre il verdino stava ridendo come un matto vedendolo così felice.

"Ok ok, abbiamo capito, adesso puoi dirmi che è successo? Cioè che vi siete detti?" Nathan lo guardò trasognato
"Oh Izuku, è stato orribile, ma alla fine io lho baciato e lui ha detto *parole incomprensibili* e poi.. AAAAAA SONO TROPPO AGITATO PER STARE CALMO"

"Ok, adesso fai un respiro profondo, magari due, e poi racconta"
Il castano si rilassò un attimo poi si decise a parlare
"Allora, è andata più o meno così.."

Flashback

Nathan condusse il biondino un pò più lontano, certo che Izuku li stesse ascoltando, poi iniziò.
"Jake, ascolta, io ti devo chiedere scusa. Non è stata colpa tua se ci siamo lasciati,  è solo mia, mia e della mia stupida ignoranza e gelosia. Quando ti ho visto davanti a lui... io, io no ci ho visto più. Pensavo che tu mi stessi tradendo e sono andato nei matti. Scusami ti prego, so che probabilmente non riuscirò mai a farmi perdonare ma ci voglio comunque provare."

"M-ma, io ti ho tradito, i-io ho fatto s-sesso con lui, i-io sono stato o-orribile" balbettò l'altro con le lacrime agli occhi, mentre già i primi singhiozzi iniziavano a scuoterlo.
"No, no, no, e ancora no. Ora rispondimi, tu volevi fare quello che hai fatto?"
"N-no, ma..."

"Niente ma, non prenderti colpe che non hai, Jake. Quell'uomo ti ha fatto del male e io non sono stato capace di proteggerti, e, cazzo, mi odio per questo.
Ti ho lasciato da solo nel momento più difficile della tua vita e sono consapevole di non meritare il tuo perdono. Volevo solamente vederti un'ultima volta e sperare che tu mi ascoltassi, ma soprattutto volevo farti sapere che non e stata colpa tua, hai capito? Il mostro non sei tu, è quell'uomo. Lo stesso che ti ha fatto del male. E forse lo sono anche un pò io, che non ti sono stato vicino."

Il biondo non ce la fece più, crollò in ginocchio scoppiando in lacrime e in un secondo Nathan gli su vicino
"N-non è vero, io-io..."
"Guardami negli occhi, Jake" sollevò lo sguardo incontrando gli smeraldi del suo compagno "Non è stata colpa tua, ok? Non-è-stata-colpa-tua" ripetè scandendo bene le parole.
Allora Jake si lasciò andare ad un pianto violento e liberatorio, stringendosi alla sua maglietta scura "L-lui mi h-ha costretto a-a fargli u-un... e poi m-mi ha preso per l-la maglietta e-e...l-lui mi toccava o-ovunque e... è-è stato o-orribile Nath"
"Shhhhh... va tutto bene. Ora sei con me, forza, nessuno ti farà più del male, va bene?" Lo strinse a accarezzandogli la testa e passando la mano tra le ciocche bionde, si ricordava che la cosa lo faceva tranquillizzare e in quel momento ne aveva decisamente bisogno.

"Ti prometto che d'ora in avanti ti proteggerò io, sarò il tuo scudo, quello che ti proteggerà dal quel mondo che ti vuole male. Promesso."
Gli prese delicatamente la testa facendolo girare verso di e ammirò per qualche secondo la bellezza di quel ragazzo, poi glielo chiese "J-Jake, posso baciarti?" Il biondo annuì energico ancora in lacrime, così il castano unì le loro labbra in un bacio delicato e casto, che trasmetteva tutto l'amore che covava in loro.

Ma quanto si può essere soli in campo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora