Emma si svegliò di soprassalto, il cuore che le batteva all'impazzata. Le visioni della notte si affollavano nella sua mente come nuvole tempestose, rendendo difficile distinguere il sogno dalla realtà. Si sedette sul bordo del letto, lasciando che la luce del mattino scaldasse la sua pelle pallida. Doveva farcela, doveva liberarsi dalla confusione dei pensieri che l'avevano perseguitata. Ma mentre si alzava, un'immagine emerse, nitida come la luce del sole: il volto di Lily, la sua dolce sorellina, luminosa e sorridente nella sua semplicità, ma circondata da un'ombra inquietante.
Si forzò a scacciare il pensiero, indirizzando la sua attenzione verso la routine quotidiana che la attendeva. Tornò a guardarsi allo specchio, schiarendosi la voce mentre preparava il pettine per districare i capelli in disordine. La scuola l'aspettava, e con essa la realtà da affrontare: tra compiti, amici e un'esistenza che pareva fin troppo normale, non sarebbe stata semplice portare il peso delle sue visioni.
Dopo una rapida colazione, Emma afferrò la borsa della scuola e si diresse verso la porta. Ad attenderla c'era il suo vicino, Matthew, il ragazzo che sembrava avere un'incredibile capacità di infastidirla. Nonostante ciò, una parte di lei sapeva anche che era destinato a diventare parte della sua vita in modi che non riusciva ancora a comprendere.
«Pronta per un'altra giornata di avventure, Emma?» chiese lui, con un sorriso disarmante.
Emma fece spallucce e rispose con un tono sarcastico: «Avventure? Non direi proprio. Solo lezioni noiose e qualche paese impertinente da sopportare.»
«Dai, non è così male» ribatté Matthew, camminando al suo fianco. «Semmai, hai bisogno di un po' di eccitazione nella tua vita. Potresti considerare di uscire con noi nel fine settimana. Ho sentito parlare di una festa in giardino...»
Un brivido di premonizione correva lungo la schiena di Emma. Rifiutò l'invito con un cenno del capo, consapevole di ciò che quei momenti spensierati avrebbero potuto significare. Voleva proteggere tutti, ma non le sembrava giusto rivelare le sue preoccupazioni. Chissà se Matthew fosse davvero l'uomo che appariva nella sua visione, o se fosse solo un compagno di studi, un semplice vicino.
Raggiunsero la scuola, e tra le nuvole di teenager che ridacchiavano e chiacchieravano, Emma si sentiva un pesce fuor d'acqua. Le sue eccellenti doti di studentessa e la sua riservatezza la portavano a rifugiarsi nel suo mondo interiore, lontana dalla frenesia esterna. Ma nonostante la sua volontà di rimanere invisibile, il suo sguardo si posò su Lily, che stava parlando con le sue amiche. Il viso della sorellina irradiava luce e gioia, come un faro in mezzo alla tempesta.
Nel momento in cui Emma si avvicinò, il suo cuore si stringeva per il pensiero dell'ombra che l'aveva seguita nei sogni. Si sentiva come un angelo custode, consapevole di non potere sempre proteggere i propri cari. Eppure, la semplice vista di Lily la tranquillizzava. Fino a quel momento, la vita sembrava andare avanti come al solito, ma una parte di lei sapeva che qualcosa si stava avvicinando, come un temporale nascente all'orizzonte.
La giornata proseguì tra lezioni e discussioni, ma Emma non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione di inquietudine. Verso sera, quando il sole cominciò a calare e il cielo si tingeva di sfumature arancioni e rosa, Emma decise di concedersi un momento di tranquillità. Si rifugiò nel suo posto segreto, un antico albero di ciliegio nel parco vicino a casa, dove amava sedersi a riflettere e disegnare.
Le stelle si cominciavano a schiarire nel cielo serale mentre Emma si perdeva nei suoi pensieri. La penna si muoveva sul taccuino scarabocchiando immagini e parole che tentavano di catturare l'intensità delle sue visioni. Proprio in quel momento, provò a descrivere l'immagine di Lily, di come il suo sorriso sigillasse ogni paura e di quanto fosse fondamentale proteggerla.
Ma l'immagine di Matthew tornò a farsi vivida, e il suo cuore ebbe un sussulto. Com'era possibile che un ragazzo con cui aveva più conflitti che amicizie la colpisse in quel modo? Rimanere in silenzio si rivelava una scelta difficile. La penna si fermò nella sua corsa, mentre il pensiero tornava a vagare sull'incidente che aveva visto nelle sue visioni.
"Sarei in grado di fare una scelta?" si chiese Emma, un peso sul cuore. La risposta le arrivò come un'eco distante, e il suono fu quello del silenzio. L'oscurità si stava avvicinando, avvolgendo l'albero di ciliegio nel suo abbraccio. Tornò a casa con il cuore più pesante, portando con sé il peso delle sue responsabilità.
Quella notte, mentre scrutava il soffitto della sua camera, Emma si rese conto che i confini tra sogno e realtà si stavano sempre più assottigliando. E nel profondo della sua anima, una certezza cominciava a prendersi forma: presto sarebbe arrivato il momento di fare scelte che avrebbero cambiato le vite di tutti.
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Dear Future
AdventureEmma è una ragazza che, quando sogna, ha delle visioni del futuro... scoprirà che riuscirà a diventare un'insegnante ma anche che suo marito sarà il suo vicino di casa che non sopporta; come si comporterà d'ora in poi con lui? Le sue visioni non rig...