Capitolo 2: Un Vento di Cambiamento

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La settimana seguente si snodò tra un susseguirsi di eventi quotidiani, ma Emma non riusciva a scrollarsi di dosso l'ansia che le attanagliava il cuore. Le visioni continuavano a tormentarla, accompagnate da una costante sensazione di inquietudine. Ogni giorno, si interrogava se quel cambiamento imminente avrebbe potuto coinvolgere non solo se stessa, ma anche Matthew e Lily.

Era venerdì quando Matthew si avvicinò a Emma durante la pausa pranzo. Il sole splendeva alto nel cielo e gli studenti si riraggruppavano a tavoli colorati attorno al cortile della scuola. Tra chiacchiere e risate, un'aria festosa aleggiava, eppure Emma non si sentiva parte di quel mondo vibrante.

«Ehi, Emma! Vuoi unirti a noi nel fine settimana? Stiamo organizzando qualcosa di speciale. Sarà divertente!» disse Matthew, con un sorriso che avrebbe potuto sciogliere chiunque.

Emma alzò lo sguardo, sorpresa dall'insistenza e dall'allegria di Matthew. Il suo volto rifletteva una sincera eccitazione, ma Emma era riluttante. «Matthew, veramente non so se...»

«Dai, non essere così noiosa! Ho bisogno della tua mente brillante per risolvere alcuni indovinelli che ho in mente. Sarà solo un gruppo di amici, niente di serio.»

Le sue parole, cariche di spensieratezza, si scontrarono con la tempesta di pensieri nella mente di Emma. In quel momento, le visioni di Lily, di cui se ne stava con le sue amiche, tornarono prepotenti. L'ultimo sogno che l'aveva tormentata, l'eco di una voce che avvertiva della possibilità di un pericolo imminente, la portò a riflettere sulla propria vigilanza.

«Va bene, ci penserò...» mormorò Emma, incapace di resistere al fervore contagioso di Matthew.

Il pomeriggio passò lento, come un fiume che si appresta a rompersi. Emma si ritrovò nel suo angolo preferito della biblioteca, incollata a un libro di storia. Ma le parole si confondevano, invisibili, mentre la sua mente danzava su pensieri inquieti. Voleva proteggere Lily. Voleva tenere lontano il pericolo, ma non ne conosceva la forma.

La disciplina della lettura si frantumò quando il campanello della fine delle lezioni risuonò, e il tumulto del corridoio la riportò alla realtà. Trovò non solo i colleghi, ma anche Lily, che la cercava nella folla. Quando le due sorelle si incontrarono, un sorriso illuminò il viso di Lily, e Emma sentì un immediato sollievo.

«Emma! Vuoi che ci avviamo a casa insieme? Ho un progetto da mostrarti!» esclamò Lily, abbattendo tutta l'ansia che Emma aveva accumulato.

«Certo, andiamo,» rispose Emma, decisa a godersi quel momento prima che la vita riprendesse il suo corso frenetico.

Con le mani affonate nel suo zaino, Lily cominciò a raccontare delle sue ultime scoperte e dei problemi di matematica, mentre Emma sorrideva, felice. Il cammino verso casa le sembrava più leggero, in parte grazie al sorriso della sorellina, in parte perché per un attimo aveva messo da parte le angustie.

Tornate a casa, la madre le accolse con un abbraccio e le chiese di aiutarla in cucina. Mentre affettavano le verdure insieme, Emma si sentiva più serena, ma un pensiero la disturbava: Matthew. Come poteva abbandonarsi completamente a quella gioia contagiosa quando c'era tanto in gioco? Le scelte da prendere gravavano su di lei come nuvole grigie, pronte a scaricare pioggia.

La cena si svolse in un'atmosfera cacofonica, tra chiacchiere e risate, ma Emma non riusciva a concentrarsi. Pensava a Matthew, al weekend che stava arrivando e alla pressione di fare scelte. La serata si concluse con la famiglia riunita davanti alla televisione, ma Emma si ritirò nella sua stanza. Si sedette al tavolo e tirò fuori il taccuino, provando a scrivere per fermare la frenesia nel suo cuore.

Stava per immergersi nei fogli, quando il suono del campanello della porta la interruppe. Era Matthew, con un sorriso che sembrava illuminare la notte.

«Sorpresa! Ho pensato che vorresti sapere di più della festa di domani,» rivelò, e Emma si sentì nuovamente invasa da una strana miscela di ansia e anticipazione.

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