Capitolo 17: Le Ombre del Passato

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La luce del giorno filtrava attraverso gli alberi mentre Emma e i ragazzi del campo si preparavano a ricevere i nuovi alleati. L'energia era palpabile; tutti erano ansiosi di avere notizie da Noah e Sasha riguardo alle dinamiche all'interno dei Rampanti. L'incontro aveva rappresentato un punto di svolta, ma Emma sapeva che il cammino verso la vera unità sarebbe stato irto di ostacoli.

Mentre un gruppo di ragazzi si dedicava alla costruzione di strutture nel campo, un altro si preparava a discutere le strategie per la loro prossima mossa. Emma radunò tutti attorno a un grande tavolo di legno, ricoperto di piani e mappe della zona.

«Ragazzi», iniziò Emma, «oggi è un giorno importante. Abbiamo accolto nuovi membri e stiamo costruendo una rete di solidarietà. Ma non dobbiamo dimenticare che ci sono ancora pericoli là fuori. I Rampanti non ci lasceranno in pace senza combattere.»

Damon si alzò in piedi, accennando a una mappa che aveva portato. «Ho raccolto informazioni sui movimenti dei Rampanti. Ci sono stati rapporti di nuove reclute e l'attività non sembra diminuire. Dobbiamo essere pronti a rispondere e proteggere chi si unisce a noi, specialmente i più vulnerabili.»

«Cosa dobbiamo fare?», chiese Max, lottando per mantenere la calma. «Non possiamo attaccare direttamente, abbiamo bisogno di un piano. Dobbiamo rimanere sempre un passo avanti.»

Emma si voltò verso di lui, sentendo il peso della loro responsabilità. «Dobbiamo creare dei punti di avvistamento e avere sempre delle squadre di avvertimento pronte ad intervenire. E soprattutto, dobbiamo tenere d'occhio chiunque si avvicini.»

Dopo aver discusso i dettagli, il gruppo decise di effettuare una missione di ricognizione per monitorare le attività dei Rampanti. Emma, Damon, Lily e Max avrebbero guidato un piccolo team verso la base dei Rampanti, sperando di raccogliere informazioni utili e di valutare a che punto fosse la loro organizzazione.

La notte scese rapidamente; il campo si illuminò con fuochi e risate, mentre il gruppo si preparava. Emma sentiva una leggera ansietà. Avrebbero dovuto affrontare il cuore stesso del nemico, e ogni dettaglio doveva essere perfetto.

«Non vogliamo un combattimento, ma solo informazioni», ricordò Emma mentre si sistemava il coltellino nella tasca. «Ricordate di rimanere vicini e tenere gli occhi aperti. La comunicazione sarà cruciale.»

Mentre si avvicinavano al territorio nemico, il gruppo si muoveva in silenzio, nascosto nell'oscurità. La base dei Rampanti si trovava in un vecchio capannone industriale, le luci sporadicamente accese, segno di attività in corso.

Quando giunsero in vista dell'edificio, si nascosero dietro un gruppo di arbusti e observarono. Non ci volle molto per accorgersi che era in corso una riunione. Il cuore di Emma si accelerò mentre ascoltava le voci provenienti dall'interno. Il tono era esasperato, e si sentiano grida di discussione.

«Dobbiamo essere aggressivi! Non possiamo lasciarci sopraffare da un gruppo di ragazzini!» urlava qualcuno, mentre altri sembravano prendersi il tempo per riflettere.

Emma si scambiò uno sguardo preoccupato con Damon. «C'è una frattura tra loro», sussurrò. «Dobbiamo sfruttare questa debolezza.»

«Ma come?», chiese Max, mentre Lily si chinava per sentire meglio.

«Se possiamo dimostrare che non hanno il controllo, possiamo reclutare nuovi membri. Mostriamo che la disobbedienza esiste anche tra le loro fila», rispose Emma, ora con un nuovo fuoco nei suoi occhi.

Mentre continuavano ad ascoltare, le discussioni interne diventarono sempre più accese. Emma notò che i Rampanti sembravano divisi riguardo le strategie da adottare. Alcuni erano stanchi di combattere e cercavano di voltare pagina.

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