Somebody Else

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La musica che usciva dalle casse rimbombava nella casa e nelle orecchie di Manuel che, già alla seconda birra, aveva passato la prima ora della festa a guardarsi intorno aspettando impaziente qualcosa - o qualcuno.

Simone non era ancora arrivato. Aveva provato a mandargli un messaggio ma non aveva ricevuto nessun tipo di risposta così aveva iniziato a bere aspettando che il ragazzo si presentasse.

Non voleva chiamarlo, si sentiva già un coglione per ciò che aveva detto prima di uscire da casa sua.

Stasera ne parliamo? Ma che cazzo glie doveva dì? pensò sbuffando e tirando giù un altro sorso di birra, me dispiace Simò ma nun riesco ad accetta' che me possano piace' anche i maschi?

Sbuffò nuovamente scuotendo la testa e, indossando la stupida maschera bianca che aveva comprato per la festa, tirò fuori un pacchetto di sigarette dalla tasca di dietro dei pantaloni bianchi e si fece strada per uscire in giardino.

La casa di Giulio era enorme ma comparata a quella di Simone gli sembrò comunque piccola. Uscì chiudendosi la porta scorrevole di vetro alle spalle e la musica si affievolì notevolmente.

Tirò su la maschera poggiandola sulla testa e si accese velocemente una sigaretta.

Fuori non c'era nessuno e, appena una folata di vento gelido lo colpì, capì anche il perché. Si sfregò con la mano sinistra - libera dalla sigaretta - il braccio destro avendo addosso solamente una camicia bianca a mezze maniche sopra.

Fece una smorfia mentre ispirava il fumo sentendo la bocca pienarsi di quel sapore amaro e che molti odiavano e allo stesso tempo i polmoni riempirsi di fumo per poi rilasciarlo poco dopo.

Chiuse gli occhi alzando la testa al cielo e ascoltando il silenzio che lo circondava. In sottofondo, anche se poco udibile, sentiva la musica provenire dalla casa ma in quel momento gli sembrava così... lontana. Un po' come tutti quelli che c'erano dentro.

Manuel si sentiva come immerso nella sua bolla di solitudine e silenzio e nessuno avrebbe potuto spezzarla.

O quasi.

«Sai che i bambini non dovrebbero rimanere da soli? Soprattutto vicino a una piscina. Non vorrai mica affogare?!»

Quella voce così familiare gli fece aprire gli occhi di scatto e, quando si girò, sentì i propri polmoni smettere di funzionare lasciandolo senza fiato.

O forse era il look di Simone che lo aveva lasciato senza fiato.

I suoi occhi non si staccarono dal suo corpo neanche per un secondo. I pantaloni neri erano tanto stretti da fasciargli le cosce in modo quasi illegale. La cintura che li teneva su - o che forse era solo per bellezza - Manuel la visualizzò per un secondo intorno ai polsi di Simone.

Dovette scuotere la testa per riprendersi da quel pensiero.

Salendo su con lo sguardo notò un pezzo di pelle poco sopra la cintura scoperto che separava i pantaloni da un qualcosa fatto di pizzo bianco che, partendo dal collo dove era legato, cadeva giù lungo il petto di Simone coprendolo alla sua vista.

Il tutto era incorniciato da un mantello nero stile Dracula che arrivava fino ai polpacci del ragazzo.

Un «Oh.» uscì dalle labbra del corvino che, osservando il ragazzo vestito completamente di bianco con quella camicia leggermente aperta sopra che gli cadeva perfettamente sui fianchi e quella che sembrava una maschera portargli indietro i capelli lunghi che solitamente gli incorniciavano il viso.

Me & You Together SongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora