"Hey perché non siete in classe ragazzine ? " Grace fa un passo indietro spaventata e si gira verso la figura della bidella del quinto piano che si avvicina con fare minaccioso verso di noi , vedo il viso di Grace che un attimo prima era a un soffio dal mio diventare di fuoco e poi ritrovare quella calma che la contraddistingue " scusi ma noi avevamo un' ora di buco e abbiamo pensato di trascorrerla qui in giardino" risponde con gentilezza Grace , sfoggiando il sorriso più bello del suo repertorio e facendo gli occhi dolci verso quella che sembra essere una Cinzia che non vuole scuse , al contrario di me che ho il volto verso i miei piedi e con una voglia mai provata prima di scavare una fossa e seppellirmici dentro . Non mi passa neanche per l' anticamera del cervello di fiatare e parlare di ciò che stava inevitabilmente succedendo tra di noi " Bè le lezioni ricominciano tra cinque minuti quindi fareste meglio a muovervi e ad andare in classe " io non me lo faccio ripetere due volte e come se avessi due razzi al posto delle scarpe sfreccio verso il portone della scuola senza il coraggio di voltarmi indietro per incrociare gli occhi della persona che molto probabilmente sarebbe stato il mio primo bacio . I giorni seguenti cercai in tutti i modi di evitare Grace il pensiero di ciò che sarebbe successo mi martelló il cervello : a scuola , in palestra , in giro per la città , nei corsi del doposcuola , arrivo perfino a non risponderle più ai messaggi ; fino a un sabato particolarmente caldo di settembre in cui le mie cuffie decisero di rompersi così prendo la borsa , metto le scarpe , e prima che mia madre possa urlarmi dietro di mettere una giacca invernale esco di casa diretta dal più bravo tecnico e musicista che io conosca : Marco Scaramuccia . Marco è l' amico d'infanzia di mio padre più in gamba che io conosca , loro si sono conosciuti quando lui giocava ancora nella squadra di pallavolo maschile e Marco era il capitano della squadra , gestisce un piccolo negozio vicino a Castel Sant'Angelo in via Crescenzio , ci vado spesso per il mio violino ma lui fa anche riparazioni ad oggetti elettronici , vende spartiti e dischi in vinile di ogni genere . Quando entro nel suo negozio un buon odore di pino e salvia si insinua nelle mie narici e mi fa tornare a quando ero bambina , lui mi accoglie con un grande sorriso e gli occhi che brillano
" Violet da quanto tempo ! Ti serve un nuovo spartito ? Delle corde per il violino ? Hai finalmente deciso di imparare a suonare la batteria ? Ahahahah "
" Ahahahah no , per ora resto fedele al mio violino ma se dovessi cambiare idea ti farò sapere . In realtà sono venuta qui perché oggi le mie cuffie hanno smesso di funzionare all' improvviso e non so bene il perché , non è che potresti dargli un' occhiata? "
" Ma certo da qua . Te le sistemo in un battibaleno . Ora vado in laboratorio ma tu fai pure un giro se vuoi e se ti serve qualcosa non esitare a chiamarmi ."
"Ok grazie Marco ,sei sempre il migliore "
Si avvicina a me e prende tra le sue grandi mani le mie cuffie come se fossero un piccolo uccellino caduto dal suo nido , e come ha detto poco prima , sparisce dietro la tenda che fa da accesso al suo laboratorio . Marco è un uomo alto con una folta barba bianca che tiene legata con un piccolo elastico e la testa calva , il bello è che pur essendo un gigante buono quando deve lavorare i piccoli microchip o anche il più complicato degli strumenti lo fa con una delicatezza e una precisione affascinante. Mentre lui lavora io passaggio tra tutti gli strumenti e gli espositori che si trovano in quel luogo , decido di andare al secondo piano che qualche anno fa non c'era e che non avevo mai visto , salgo la picca rampa di scale nere a chiocciola e percorro i muri scuri ricoperti di vecchie locandine di artisti , poster e souvenir da viaggi con lo sguardo restando affascinata . All' improvviso dopo un po' che gironzolo e Marco non ha ancora finito sento il piccolo scampanellio provenire dalla porta che indica che qualcuno era appena entrato in negozio , mi sporgo poco poco dalle scale e quando metto a fuoco la figura snella che si aggira con aria confusa per il negozio l' unica cosa che vorrei fare è scappare <<dio non posso scendere per uscire dalla porta , e non posso neanche scavalcare la finestra sennò finiscl sotto chissà quale macchina , l' unica sarebbe rimanere qui ma prima o poi lei dovrà salire . Oh merda , ma perché proprio oggi si dovevano rompere quelle dannate cuffie ?! >> Alla fine decido che sarei comunque dovuta tornare giù così prendo un bel respiro e cercando di scendere con l' aria più tranquilla che posso inciampo per le scale e finisco letteralmente ai piedi di Grace <<maledette scale a chiocciola , e io che mi fidavo di voi , ora penserà che sono patetica e non si vorrà mai più avvicinare a me , questa è la fine >> . Quando apro gli occhi per controllare se non ci sia niente di rotto vedo la sua mano tesa verso di me ,i suoi occhi azzurri che mi guardano con sguardo preoccupato e le guance rosse , il mio primo pensiero è quello di afferrare quella mano e stringerla a me più forte che posso ma poi mi maledico per aver pensato una cosa così insensata su di lei e mi concentro su quello che mi sta dicendo con tono preoccupato
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the simphony of love
DragosteViolet è da sempre una grande appassionata di musica e l' arrivo nella sua scuola di una nuova studentessa crea scalpore , ma soprattutto spinge Violet a conoscere di più questa ragazza misteriosa , di cui ben presto diventerà molto amica per la l...