Capitolo 7

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"Che stavi facendo?" domandò Astrid quando Coraline apparve nella stanza.
"Nulla" rispose la ragazza nascondendo il fatto che era sconcertata dal fatto che la porticina fosse in realtà chiusa.
"Forza festeggiata unisciti a noi" parlò Oliver mentre Coraline con una risata si sedeva tra Astrid e Wybie.
Quest'ultimo le si avvicinò e le sussurrò: "Tutto bene?"
La ragazza annuì mentre Astrid le tirò una giocosa gomitata.
"Un giovane amore né?" chiese con un sorriso divertito Astrid riferendosi a poco prima
"Si esatto" si uní Oliver con un piccolo ghigno dipinto in volto.
Coraline scosse la testa esasperata
"Okay ora piantatela"
"Andiamo Cory, amica mia sto scherzando, non dico sul serio, ti sto solo prendendo in giro" ammise Astrid mentre fissava i suoi occhi verdi in quelli dell'amica.
"Oh io invece dicevo sul serio" si intormise Oliver
"Oliver!" esclamò Wybie in tono di avvertimento
"Ollie!" si aggiunse subito anche Coraline
"Okay okay scherzo" chiarì Oliver mettendo le mani davanti a sé in segno di resa.
"Allora che si fa?" domandò Wyborn
"Raccontiamo storie dell'orrore, ovvio"  sorrise loro Oliver
"Non mi piacciono le storie di paura"  ammise Astrid
"Oh avanti cosa sei una fifona?" la stuzzicó Oliver
"Non sono una fifona cretino!" esclamò la bionda
" Allora non avrai problemi con la mia storia " disse Oliver mentre inziava a raccontare e si puntava una torcia in faccia per un maggiore effetto
" Tutto ha avuto inizio 150 anni fa, quando il Pink Palace era appena stato costruito da una giovane coppia e il loro figlio.
Erano una famiglia unita, ma poi un giorno, mentre la madre si recava a prendere l'acqua dal pozzo in cima alla collina con il figliolo accade qualcosa che avrebbe stravolto la loro famiglia.
La donna riempì due secchi d'acqua e si avviò per tornare a casa, ma si accorse dell'assenza del figlioletto.
È allora che si accorse del bambino seduto lungo il bordo roccioso del pozzo che si dondolava avanti e indietro mentre si teneva attaccato con una mano a uno dei pilastri del pozzo.
Il bambino non sapeva del rischio che correva e la madre non fu abbastanza veloce da raggiungerlo, la presa del bambino scivoló e con un grido di terrore cadde nel vuoto, finché non fu inghiottito completamente dall'oscurita del pozzo.
Le urla straziate della madre si udirono fino al Pink Palace e un  fulmine squarció il cielo grigio.
La terra tremó e le pareti del pozzo crollarono cadendo nelle profondità della fessura, finché del pozzo non ne restò solamente la crepa, la cui profondità si dice non abbia più fine da allora"
Astrid si strinse contro il braccio di Coraline per la paura, mentre la mora ascoltava interessata il racconto.
"Questa non è una vera storia dell'orrore, te la sei appena inventata" affermò Wybie
"Pensi di poter fare meglio Wybie?" lo sfidó amichevolmente Oliver
"Si, senti qua.
Quarantacinque anni fa mia nonna era una bambina e viveva esattamente in questa stessa casa.
Aveva un gemella e un giorno la sorella scoprì una piccola porta murata che racchiudeva un oscuro segreto.
Una notte la bambina si sveglió allo squittio di un topo e curiosa di sapere da dove arrivasse la bestiolina la bambina lo seguì fino alla porticina, la spalancó e un portale si formò davanti a lei.
La bambina entró e scoprì un mondo magico, dove tutti i suoi sogni sembravano realizzarsi, le persone li avevano dei bottoni al posto degli occhi e per poter continuare a vivere quel meraviglioso sogno la bambina dovette fare una scelta e così lasciò che gli furono cuciti i bottoni al posto degli occhi.
Non sapeva però che quel mondo si trattava solamente di una trappola e alla fine si mostrò per la sua vera natura e lei fu costretta a rimanere lì, intrampollata per sempre senza via di scampo. La sua anima vaga ancora oggi in quel mondo in cerca di una via di fuga "
Coraline strinse gli occhi  al ricordo della piccola fantasmina con le treccine, per fortuna però il finale che Wybie aveva narrato non era come quello reale. Lei era stata liberata e ora la sua anima poteva finalmente vivere in pace.
" Okay lo ammetto un po' faceva paura" dichiaró Oliver mentre incrociava le braccia.
"Ma seriamente amico da dove ti è venuta l'idea di una piccola porticina che in realtà è un portale magico?"
Wybie alzò semplicemente le spalle mentre lanciava un'occhiata a Coraline, sapendo che solo loro due potevano capire.
Astrid era nascosta nel sacco a pelo mentre si poteva vedere la sua figura tremare sotto il tessuto, spaventata.
"Cos'è Astrid le nostre storie ti hanno spaventato?" chiese ridacchiando Oliver
"Niente affatto" disse la ragazza, l'espressione sul suo volto però parlava da sola su quanto fosse spaventata in quel momento.
"Lasciala stare Ollie" lo rimproveró Coraline, ma il ragazzo non lo prese come un reale rimproveró e si limitò a smettere di prendersi gioco di Astrid.
Wybie ridacchió alla scena mentre Coraline tranquillizzava l'amica.
"Tranquilla Astrid so quanto in realtà tu sia coraggiosa" le sorrise Coraline
Oliver alzò gli occhi al cielo.
"Andiamo Astrid non prendertela, siamo tra amici, sai che non intendevo offenderti"
"Si lo so" borbottó la bionda, ma fece comunque una linguaccia al ragazzo.
Coraline all'improvviso sbadiglió e tutti gli occhi si puntarono su di lei.
Si sentì leggermente osservata e un po' in imbarazzo.
"Si ecco è stata una giornata lunga e sono un po' stanca" ammise lei
"Ok potrai andare a dormire, ma solamente dopo la lotta coi cuscini!" esclamò Oliver mentre lanciava un cuscino addosso a Wybie che si tolse una piuma di bocca  quando alcune volarono addosso a lui.
"Certo che così sei sleale!" parlò Astrid quando una cuscita le arrivò in piena faccia.
Coraline mirò a Oliver e un cuscino lo colpì in cima alla testa.
Wybie scoppiò a ridere quando Oliver lanció un occhiata sorpresa a Coraline per l'inaspettato lancio.
"Quello era un tiro perfetto" si complimento Wyborn, ma si pentì di aver parlato, quando la ragazza si affrettò a tirarne uno anche a lui.
"Ehi!" si lamentó il giovane
"Voglio partecipare anche io" annunciò Astrid mentre afferrava due cuscini e colpiva simultaneamente Coraline e Oliver.
Piume che volavano per tutta la stanza mentre la lotta continuava.
Oliver tentó di colpire Astrid, ma la ragazza lo schivó abilmente.
Wybie intanto si avventó su Coraline con in mano un cuscino, salí a cavalcioni su di lei in modo da intrappolarla e riuscire a colpirla in testa sferrando un colpo calcolato alla perfezione.
Coraline rise mentre le piume l'avvolgevano e anche gli altri tre ragazzi su unirono a lei.
Wybie poi si accorse della posizione in cui erano finiti e avvampó, non accorgendosi neanche dell'attacco di Coraline che ribaltó le loro posizioni e finì sopra di lui.
La mora piantó un cuscino sopra la faccia di Wybie in cerca della rivincita che chiaramente aveva ottenuto.
Stava adorando questo momento di spensieratezza con i suoi amici, era sempre più difficile riuscire a rilassarsi per lei negli ultimi giorni con tutta la storia dell'altra madre, ma in quel momento ci stava riuscendo alla perfezione e si era solo per pochi istanti dimenticata di quello che l'altra madre stava facendo per tormentarle la vita.
In quel momento si sentiva in pace con sé stessa.

Coraline 2 l'incubo ricominciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora