Capitolo 10

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Coraline sentì un tonfo al piano di sotto, i suoi erano già a letto da tempo, quindi era certa non si trattasse di uno di loro.
Prese la sua bacchetta da rabdomante poggiata sul comodino e scese lentamente al piano di sotto.
Raggiunse la fine delle scale, quando all'improvviso una voce arrivò da dietro l'angolo, proprio dal salotto, dove c'era la piccola porticina
"Coraline.... Perché mi hai abbandonato?" sussurrò la voce femminile che riconobbe subito.
Coraline indietreggió tremante, ma dal salotto spuntó comunque la testa dell'altra madre che la guardò con un ghigno malefico.
"Coraline...." mormorò lei.
La ragazza cadde all'indietro ritrovandosi sdraiata a terra, si spinse indietro con i gomiti, ma l'altra madre camminó a passo svelto verso di lei quando notó che la ragazza stava tentando di scappare.
"Coraline! Non puoi sfuggirmi!" esclamò la megera mentre si avventava su di lei.
Coraline sobbalzó mentre si svegliava dall'incubo, l'ennesimo di quei giorni.
Si passò una mano sopra la testa e si rese conto del sudore che le impregnava la fronte per lo scherzo che gli avevano giocato i suoi sogni.
"Stanno peggiorando sempre di più questi incubi" si disse mentre guardava fuori dalla sua finestra solo per rendersi conto che il cielo era ancora scuro.
Spinse i piedi fuori dal letto intenzionata ad andare in bagno, ma indietreggió sul letto, inciampando nelle coperte alla vista della bambola con i bottoni di sé stessa poggiata sulla sedia accanto al suo letto che guardava proprio nella sua direzione.
Le lanció contro il cuscino e la bambola cadde a terra come nulla fosse.
"E-e q-quella come ci è arrivata qui?! L'avevo bruciata anni fa!" disse mentre si stringeva i capelli tra le mani per l'agitazione.
Prese veloce un panno e ci avvolse la bambola.
Aprì il suo baule e gettò dentro entrambi, chiudendolo a chiave subito dopo.
"Non mi prenderai questa volta!" dichiaró Coraline mentre si rimetteva nel letto e rimaneva sveglia a fare la guardia.
Doveva resistere solamente due ore, poi il sole sarebbe sorto.
Solo due ore......

"Coraline! Coraline!"
La ragazza aprì pigramente gli occhi al suono della suo nome.
"Mi sono addormentata?" si chiese, ma non ebbe tempo di soffermarsi troppo sulla cosa, poiché la voce di sua madre arrivò più forte e suonava più infastidita di prima.
"Coraline! Scendi, c'è Wyborn alla porta" esclamò la donna dal piano di sotto.
"Arrivo" gridò Coraline ora completamente sveglia.
"Mi chiedo a volte se faccia più paura l'altra madre o mia mamma quando urla, da arrabbiata fa veramente venire i brividi" borbottó Coraline mentre si cambiava in tutta fretta, liberandosi del pigiama e correva di sotto.
Wybie era sulla porta che l'aspettava, Mel che la vide arrivare si allontanò per lasciarli da soli e tornò a fare quello che stava facendo in precedenza.
La ragazza riprese fiato, mentre Wybie le parlava preoccupato.
"Coraline non trovo più il gatto, è sparito, di solito gironzola per casa mia la mattina, ma stamattina non c'era traccia di lui. Penso li sia successo qualcosa di brutto"
"Mi piacerebbe dirti che sia un caso, ma temo non sia così, l'altra madre deve avergli fatto qualcosa, dopotutto lei odia i gatti, soprattutto quelli impiccioni che rovinano i suoi piani, lo ha tolto di mezzo così che non possa intralciare i suoi piani una seconda volta" disse cupa la mora
Fissò i suoi occhi in quelli di Wybie e parlò con una serietà preoccupante
"Ho una cosa da mostrarti, è un'altra conferma che l'altra madre è tornata e nessuno qui è più al sicuro"
Il bruno deglutì alle sue parole, mentre lasciava che Coraline lo guidasse fino in camera sua.
La ragazza gli mostrò la bambola e Wybie impallidì incredibilmente.
"Da dove è arrivata questa?" chiese piano, timoroso che qualcosa sarebbe successo da un momento all'altro avendo vicino quella dannata bambola.
"Stanotte mi sono svegliata per un incubo e l'avevo accanto" disse Coraline mentre si passava una mano sul viso abbastanza scossa.
Wybie prese il panno con la bambola dalle mani di Coraline e le parlò seriamente.
"Devi liberartene subito"
"Come?"
"Servirebbe gettarla in un luogo in cui l'altra madre non riuscirebbe mai a recuperarla" disse pensieroso
"Quindi l'ideale sarebbe un posto profondo e irraggiungibile" ragionó Coraline e mentre si metteva una mano sotto il mento lei è Wybie ebbero la stessa idea.
"Il vecchio pozzo!"
Coraline chiuse le bambola nel panno facendo un nodo e si rivolse all'amico
"Sbrighiamoci prima che trovi un modo per fermarci"
Wybie sollevò il coperchio del vecchio pozzo e Coraline ci gettò dentro la bambola.
Videro la Coraline con i bottoni inoltrarsi sempre di più nell'oscurità, finché non fu completamente avvolta nel buio del pozzo e un tonfo si udì dopo parecchi secondi di attesa, segnando che aveva raggiunto il fondo.
"Ce l'abbiamo fatta, siamo riusciti a liberarcene" disse Wybie facendo un sospirò di sollievo.
"Si, ma sono sicura non sia finita qui, non può essere così facile" dichiaró Coraline fermando il suo entusiasmo.
"Cosa intendi dire?"
"Sto dicendo che l'altra madre non si fermerà finché non avrà ottenuto quello che vuole e so per certo che il suo obiettivo sono io, il messaggio col sangue che ha lasciato due giorni fa era abbastanza chiaro" rispose triste ricordando la sera in cui sono stati attaccati dal fantoccio dell'altra madre.
"Faremo in modo che non ti prenda. Non lascerò che ti faccia del male" chiarì Wybie con un sorriso sicuro e determinato mentre le posava una mano sulla spalla.
"Si, hai ragione, dovrà vedersela con noi! "
"Ora che ci penso però che ne sarà del gatto?"
"Io... Non lo so, ma lo salveremo"

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"Wyborn! Dove diavolo ti eri cacciato?" gli chiese sua nonna una volta che tornò a casa
"Ero dai Jones nonna" spiegò lui mentre le passava accanto.
"Sai che non mi piace quando ti avvicini a quella casa, il Pink Palace è un luogo oscuro e maledetto fin dalla sua costruzione, è pericoloso per un ragazzo giovane come te" affermò sua nonna seria come sempre mentre apparecchiava la tavola.
"Può darsi, ma Coraline è mia amica nonna, non smetterò di andare a trovarla solo per quello che dici tu.
Vado in camera mia" disse Wybie mente si chiudeva in camera sua.
"Scendi tra 10 minuti per la cena" l'avvisó l'anziana
"D'accordo" esclamó.
Il ragazzo si lasciò cadere sulla sedia girevole mentre iniziava ad andare in giro per la stanza.
"Perché mai non dovrebbe essere finita tutta la storia con quella megera, insomma, la porticina è chiusa e abbiamo buttato la bambola dove non potrà trovarla, ed è quella che usa per spiarci, quindi perché dobbiamo continuare a preoccuparci? Io non capisco..." parlò tra sé Wybie mentre si spingeva vicino alla scrivania.
L'odore delle lasagne di sua nonna gli arrivò da sotto la porta.
" Wow! Che buon odore" ammise mentre gettava la sua maschera sulla scrivania pronto a raggiungere quelle prelibatezze, ma vide una cosa che lo paralizzó sul posto.
"N-non è possibile, n-n-noi l'avevamo buttata un paio d'ore fa" balbettó lui mentre osservava una versione di lui bambola, i bottoni cuciti al posto degli occhi.
Aveva indosso il suo tipico abito nero, i guanti e i suoi caretteristici capelli bruni erano ben distinguibili
"C-com'è arrivata qui?" chiese deglutendo mentre realizzava che quello sarebbe stato un problema.
"Questo non è affatto buono, Coraline ha ragione, lei non si fermerà"

Coraline 2 l'incubo ricominciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora