Capitolo 16

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"Forse non dovrei farlo" pensó Coraline mentre stava ferma immobile davanti a casa di Wybie.
"No, devo farlo ho bisogno di risposte e se la risposta per fermare l'altra madre si trova nel quarto appartamento io devo andarci" continuò a dirsi mentalmente.
Premette il campanello e il suono le rimbombó nelle orecchie fino a farla star male.
Sperava che Wybie non fosse in casa o le cose si sarebbero fatte più difficili.
La porta si aprì e con suo enorme sollievo si ritrovò davanti la nonna dell'amico.
"Oh ciao Coraline, Wyborn non è in casa al momento"
"Buon pomeriggio signora Lovat, io sono solo venuta a riprendermi una cosa che gli ho prestato" mentì la ragazza
"Oh capisco allora vai pure in camera sua, qualunque cosa sia la troverai sicuramente là, non far caso al disordine, mio nipote non è un amante dell'ordine. Se hai bisogno mi trovi in soggiorno, chiamami non appena trovi quello che cerchi"
"Certo, la ringrazio, ma non voglio disturbarla, me ne andrò subito via non appena trovato quello per cui sono qui"
Coraline superò la donna e salì le scale fino ad arrivare alla camera di Wybie, era stata numerose volte a casa sua, ma non era mai entrata nella camera del ragazzo se non un paio di volte.
Le pareti erano di un grigio scuro, molti poster di una rock band erano appesi in giro per la stanza e c'era una sola grande finestra al centro della stanza da cui si poteva vedere il giardino.
C'era un mobile in legno posto in uno degli angoli della stanza e il letto era schiacciato contro il muro a destra della camera, un comodino dello stesso colore delle parati accanto ad esso.
Quello che le era saltato subito agli occhi però erano le luci al neon sparse per la stanza le frasi illuminate "never give up" e "follow your dreams" erano solamente alcune delle molte presenti nella camera.
Fece qualche passo avanti fino alla scrivania del ragazzo dove un mucchio di cianfrusaglie erano sparse sul mobile, tra di esse riuscì a distinguere i biglietti del concerto a cui avevano assistito loro due ormai 2 anni prima, poco prima che incontrassero Oliver e Astrid, era trascorso così tanto tempo da allora, le cose erano cambiate così tanto.
Si spostò fino al comodino della stanza, dove trovó una foto incorniciata di quelli che chiaramente erano i genitori di Wybie.
Il ragazzo non parlava mai dei suoi genitori e lei non aveva mai osato chiedere cosa fosse loro successo, era al corrente che erano morti quando lui aveva solamente otto anni, ma sapeva che sarebbe stato crudele porre domande che sicuramente Wybie avrebbe ritenuto scomode.
Accarezzó piano la foto incorniciata, poi si ricordó del vero motivo per cui era venuta e tornò verso la porta della camera, superò una foto di  lei e Wybie appesa al muro e sorrise piano, quella era stata la loro prima foto insieme.
Si spostò nella stanza della nonna del ragazzo e iniziò a frugare tra i cassetti di ogni mobile, sapeva che era sbagliato, ma aveva assolutamente bisogno di quella chiave.
Coraline gemette frustrata quando non trovó nessuna chiave nella stanza dell'anziana, forse teneva le chiavi del Pink Palace da qualche parte al piano di sotto.
Cercando di fare il più piano possibile tornò in punta di piedi al piano di sotto e poi le vide, lì appese in cucina c'era quello che sicuramente era il gruppo di chiavi del Pink Palace.
Non riuscì nemmeno ad allungare la mano e ad afferrarle poiché la porta dell'entrata sbattè facendola bloccare sul posto.
"Nonna sono a casa" chiamò Wybie.
Coraline volò contro il muro, le chiavi completamente dimenticate.
"Wyborn finalmente, Coraline è di sopra" annunciò l'anziana
"Aspetta cosa intendi? Coraline è qui?" chiese Wybie
"Si é in camera tua"
Sentì Wybie che correva di sopra e così capì di doversi sbrigare, si allungó per afferrare le chiavi, ma dei passi si avvicinarono.
Si fece velocemente indietro spostandosi nel corridoio prima che la nonna di Wybie potesse vederla.
Non era riuscita ad affermare le chiavi, ma non aveva tempo, doveva uscire di lì.
"Nonna guarda che qui Coraline non c'è" dichiaró Wybie dal piano di sopra ma i suoi passi si fecero via via più vicini segno che stava tornando di sotto.
"Forse se n'è già andata" sentì dire dalla  donna mentre apriva la porta d'ingresso e scivola all'esterno prima di essere trovata da Wybie.
Si allontanò di corsa dall'abitazione finché con il fiatone non inciampò in un sasso e cadde a pancia in giù.
Le ci volle qualche secondo per trovare la forza di sollevarsi da terra,aveva fallito, non aveva preso la chiave e ora come avrebbe fatto ad entrare nel quarto appartamento?
Alzò lo sguardo e i suoi occhi trovarono la chiave verde che Miss Spink le aveva dato in mezzo all'erba, era caduta insieme a lei.
Un'idea conparve nella sua mente.
"E se..." iniziò Coraline senza finire la frase.
Si rialzó di corsa e tornò al Pink Palace senza perdere altro tempo.
Si ritrovò di nuovo di fronte alla porta dell'appartamento vuoto e infilò la chiave verde nella serratura.
Girò la chiave è chiuse gli occhi prima di afferrare la maniglia.
"Ti prego fa che si apra" supplicó a bassa voce, dopodiché girò piano la maniglia e accadde davvero, la porta si aprì.
Trattene il fiato per qualche secondo scioccata, ma poi iniziò a gioire.
"Non ci credo si è aperta! Questa vecchia porta si è aperta davvero grazie a questa chiave spuntata dal nulla dai resti di alcune caramelle vecchie di decenni! Non ringrazierò mai abbastanza Miss Spink e Miss Forcible"
La sua felicità però scomparve alla vista dell'oscurita totale in cui si trovava l'interno dell'appartamento.
"Andiamo Coraline, non può essere così male" si disse nel tentativo di scacciare la paura.
Tirò fuori la torcia che si era portata dietro e deglutí piano, poi entrò nel buio della casa.

Coraline 2 l'incubo ricominciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora