Capitolo 11

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"Coraline!" esclamò con entusiasmo Winnie mentre correva ad abbracciare la cugina
"Winnie! È bello vederti cuginetta" ammise Coraline ricambiando la stretta
"Mi sei mancata tantissimo! Sono passati ben 2 anni" disse la bambina
"Già e tu sei cresciuta parecchio"
"Tu eri molto più bassa invece " notò Winnie ridacchiando
"Si hai ragione" le sorrise Coraline
"Coraline!" sentì la zia chiamarla mentre scendeva dalla macchina
"Zia Adelyn!"
"Ohw nipotina mia ne è passato di tempo. Quanto sei cresciuta in due anni! Sei una giovane donna ormai"
Coraline resistete all'impulso di alzare gli occhi al cielo. Ancora quella storia....
"Oh zio Max!" salutò Coraline suo zio mentre tirava giù dal seggiolino Henry il più piccolo dei suoi cugini,aveva solamente 4 anni, quando lo aveva visto l'ultima volta era così piccolo e adorabile.
"Ciaoo Coraline, sono dentro i tuoi?" chiese lo zio.
"Si, vi stavamo aspettando" spiegò.
I suoi zii e i suoi due cugini entrano in casa.
Una quinta persona poi scese dall'auto mentre guardava qualcosa sul suo telefonino.
"Oh ciao Rory, non sapevo ci saresti stato anche tu" disse Coraline lasciando che il suo tono diventasse meno amichevole
"Infatti, ma i miei non hanno voluto lasciarmi dai nonni, quindi mi è toccato venire" disse sbuffando il ragazzo, era un anno più grande di Coraline e i due non andavano molto d'accordo.
"Allora Caroline sei rimasta la solita cugina insopportabile?" chiese lui con un sorriso furbo.
Sapeva quanto Coraline odiava che usasse quel nome al posto di quello giusto.
"Ahah divertente Rodrick" finse una risata lei.
"Sai che detesto quel nome" chiarì Rory, il suo sorriso svanito.
"E beh a me non piace quando mi chiami Caroline" disse lo stesso la ragazza.
Rodrick trattenne un sospirò mentre la superava.
"Tranquilla cugina, non ti darò fastidio ancora per molto, tanto non resto come Winnie, me ne vado con i mie genitori, non hai di che preoccuparti"

"Cosa significa che resterà anche lui?!" chiese Coraline tentando di non urlare.
"Si esatto zia cosa significa?" si unì Rodrick
"Abbiamo pensato farebbe piacere a entrambi passare un po' di tempo insieme, quindi tua mamma ha acconsentito per farti rimane" annunciò Mel.
I due ragazzi si scambiarono un'occhiata infastidita al pensiero di passare un'intera settimana nella stessa casa.
Coraline finse un sorriso entusiasto
"Ma questo è fantastico"
"Già zia è un stata un'idea meravigliosa, così io e la mia cuginetta avremo il tempo di ritrovare il tempo perso" disse dolcemente Rory resistendo a malapena all'impulso di vomitare per la sua stessa sdolcinatezza.
"Perfetto! Allora è deciso" disse allegramente zia Adelyn.
"Fate i bravi nè tesori"
"Certamente mamma" mormorò Rory mentre lasciava che il suo sorriso cadesse in una smorfia.
"Oh non essere triste, ci vediamo solamente tra una settimana, non è tanto" lo rassicuró sua madre
Il ragazzo annuì silenziosamente.
"Ciao bambina mia, non far disperare gli zii" parlò zio Max rivolto a Winnie
"Sarò bravissima, promesso" disse la bambina abbracciando entrambii suoi genitori.
Era già sera quando se ne andarono.
Gli zii e il cuginetto più piccolo tornarono in macchina e si allonarono dal Pink Palace, Winnie che continuava a salutarli anche quando furono lontani e Rory che non la smetteva di sbuffare per mostrare la sua esasperazione a trovarsi lì.
"Non è colpa mia se ti hanno fatto restare" chiarì subito Coraline
"Non rendere le cose ancora più brutte di così, il solo pensiero di restare qui per un' intera settimana è già di per sé terribile, non mi serve sentire la tua voce irritante ogni tre secondi" si lamentó il cugino
Coraline incroció le braccia al suo comportamento e ignorandolo prese Winnie per mano e tornò dentro casa.
Lo odiava con tutta se stessa.

             
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Coraline si girò dall'altro lato del letto quando sentì un colpo alla finestra, provó a ignorarlo, ma poi ne arrivó un secondo e anche un terzo.
Spinse indietro le coperte e si alzò svogliatamente dal letto.
Aprì la finestra e un sassolino le colpì la guancia.
"Ahi!" esclamò tenendo la voce più bassa possibile.
"psst Coraline" sussurrò una voce da fuori.
Coraline guardó di sotto e riconobbe Wybie di sotto che si sbracciava nel tentativo di attirare la sua attenzione.
"Cosa ci fai qui?"
"Coraline abbiamo un problema e anche serio"
"E vieni qui a quest'ora per dirmelo?" chiese lei scioccata mentre lanciava un'occhiata nella stanza a sua cugina che dormiva sul materassino gonfiabile. Le era stata preparata una stanza tutta sua, ma alla fine finì per venire usata da Rory.
"Era urgente!" si giustificó lui.
La ragazza sospirò sbattendosi una mano in faccia per la situazione.
"Okay dammi un secondo, ora scendo" annunciò.
"Qual è il problema?" chiese una volta in giardino.
"Il problema è che hai ragione, lei non si fermerà" le disse mostrandole  la bambola.
"Era in camera mia"
Coraline deglutì realizzando qualcosa.
"Wybie.... Capisci questo cosa significa? Se è riuscita a recuperare la bambola in fondo al pozzo significa che sarà riuscita a riprendersi anche la chiave della porta!"
"Ma allora perché non è aperta la porticina? Insomma se ti vuole così tanto perché non viene a prenderti e basta? Ha la chiave dopotutto"
"Eppure è come dici tu, ho controllato più volte ed è chiusa. Ma come sono arrivati i topi allora?"
"Coraline.... E se in realtà ci fosse più di un passaggio per l'altro mondo?"
"Wybie sei un genio! Deve per forza essere così, è l'unica spiegazione ai ratti e alla finta megera. Solo perché non usare la porticina se è in possesso della chiave?"
"Forse voleva farti credere che non è in grado di uscire, in modo da non allarmarti oppure non voleva che tu sapessi che ha recuperato la chiave, per avere un vantaggio su di te"
"Penso possa trattarsi della seconda, ma è tardi ormai penso che lo sappia che lo abbiamo scoperto" indicò la bambola nelle mani di Wybie.
"Scusa, non ho pensato che in effetti è grazie alla bambola che sa tutto quello che facciamo"
"Non preoccuparti, ma ora come ce ne sbarazziamo? Il pozzo è off limits"
"Bruciamola no?"
"Ne farà un'altra"
"Allora cosa facciamo?"
Coraline sorrise quando le venne un'idea.
"E se non fosse necessario sbarazzarsi della bambola, ma semplicemente farle qualche modifica?"
"Ovvero?"
"Seguimi"
Coraline portò Wybie dentro casa e aprì un cassetto della cucina, tirando fuori un paio di forbici.
Strappó la bambola dalle mani di Wybie e con qualche fatica staccò i bottoni dalla bambola "
"L'altra madre controlla i suoi fantocci cucendo loro dei bottoni, prorpio come fa con le sue vittime, quindi sono sicura che valga lo stesso per questa bambola, senza i bottoni non avrà più alcun controllo su essa e non potrà più conoscere ogni nostra mossa"
"Questa si che è un ottima idea, potresti avere ragione. Sei davvero incredibile"
Coraline sorrise leggermente al complimento e nascose il colore rosa scuro sulle sue guance voltandosi dall'altro lato.
"Terrò io la bambola, la metterò nel baule in camera mia, in teoria è innocua ora, ma non si sa mai" parlò la mora mentre gli dava le spalle.
Wybie si portò una mano dietro la testa non capendo il comportamento dell'amica.
"Allora... Ora che il problema è risolto penso tornerò a casa, se nonna si accorge che non sono in camera mia si preoccuperà e non penso potrei sfuggire tanto facilmente a una delle sue punizioni" borbottó il ragazzo mentre si passava ora una mano tra i capelli, segno che qualcosa lo disturbava.
"Oh si certo, hai ragione meglio non farla preoccupare. Ti avrei anche chiesto di restare, ma la stanza degli ospiti è occupata, quindi...." disse Coraline.
Wybie proseguì silenziosamente all'uscita, Coraline dietro di lui che giocherellava con le mani.
La luna era chiara nel cielo e la ragazza si ritrovò a fissarla intensamente, le tornò in mente la luna dell'altro mondo, un'altro vecchio ricordo delle intenzioni che l'altra madre aveva con lei, proprio per la figura di un bottone che caratterizzava la palla luminosa.
"Coraline?" la chiamò Wybie che la stava guardando.
"Oh si scusa, mi sono distratta. Allora ci vediamo..."
"Si ciaooo" sussurrò il ragazzo.
Proprio mentre Wybie afferrava il manubrio del suo mezzo pronto a partire però il ragazzo si fermò.
"No aspetta! Io..."
Coraline osservò incuriosita l'amico mentre si rivoltava lentamente verso di lei.
"Coraline.. La mia presenza ti disturba? Insomma ti dò fastidio quando sono con te?"
Coraline alzò un sopracciglio confusa
"Perché lo pensi? Da dove arriva questa domanda?"
Wybie sbuffó grattandosi il collo per l'agitazione.
"Nulla, lascia stare. Dimentica che te l'ho chiesto, era una domanda stupida, lo so." disse velocemente il ragazzo mentre faceva per andarsene, ma Coraline lo fermò prendendogli un braccio.
"Wybie siamo amici da quattro anni, se fosse così te ne saresti già accorto da un pezzo. Sei uno sciocco e a volte anche fastidioso, ma mi piace stare in tuo compagnia,quindi non pensare più a cose stupide come queste!" parlò la mora colpendolo con un piccolo pugno sul braccio all'ultima frase.
" Ahi! " esclamò Wybie tirandosi indietro.
"Stupido"disse semplicemente Coraline mentre gli sorrideva
" Ok messaggio ricevuto ma per favore smetti di colpirmi " pregò lui
" Vedremo " chiarì la ragazza.
"Che fai cuginetta? Appuntamento al chiaro di luna con il tuo fidanzatino?" una voce proveniente dall'alto si fece sentire.
Coraline puntò lo sguardo sulle finestre del Pink Palace e incontrò gli occhi furbi e maliziosi di suo cugino Rodrick.
"Cosa stai facendo a quest'ora? Ci stai spiando?!"
Rory alzò le spalle
"Potrei chiederti la stessa cosa e poi perché dovrei spiarvi? Non siete affatto interessati, ho anche di meglio da fare"
"Allora chi è il ragazzo riccio?" chiese mentre lanciava un'occhiata al tipo accanto a Coraline
"È Wybie, un mio amico e ora potresti tornare a fare qualsiasi cosa stavi facendo prima?"
Rodrick ignoró la sua richiesta e continuò ad osservare lo strano duo.
"E lui chi sarebbe?" chiese Wybie alzando un sopracciglio alla presenza di una ragazzo in casa dell'amica.
" Lui è mio cugino, è il fratello maggiore di Winnie" spiegò Coraline
"Oh giusto è oggi che è arrivata tua cugina, ma non mi avevi detto che ci sarebbe stato anche lui" le fece notare Wybie.
"Non era una cosa prevista" chiarì all'istante la ragazza.
Rodrick si passó una mano tra i capelli color rame e si rivolse al ragazzo accanto a sua cugina.
"Allora Wybie, cosa ti porta qui al Pink Palace a quest'ora proprio da Coraline?"
Wybie aprì la bocca, ma Coraline gliela tappó con una mano.
"Non sono affari tuoi Rory"
"No, ma forse a zio e zia la cosa potrebbe interessare" disse con un ghigno il ragazzo più grande.
"Non azzardarti a dirglielo!"
"Altrimenti?"
"Non metterai più le mani sul tuo stupido telefonino"
Rory aggrottó le sopracciglia infastidito e le parló seriamente.
"Io non dirò niente agli zii, ma tu stai lontano dal mio telefono!"
Rodrick richiuse la finestra, rassegnato, ma non prima di lanciare un'ultima frecciatina alla cugina.
"Oh e nel caso pensiate di sbaciucchiarvi sappiate che posso vedervi da quassù"
"Noi non stavamo pensando a nulla del genere!" esclamò Coraline oltraggiata mentre avvampava, ma Rory aveva già chiuso la finestra della camera.
"C-ci ved-diamo Coraline, notte" sentì dire Wybie dietro di lei.
Si voltò mentre osservava Wybie che con qualche fatica montó sul suo mezzo e si allontanò.
"S-si notte" balbettó Coraline mentre tentava di scacciare il rossore dalle sue guance.
Tornó in casa borbottando più volte sotto voce "Maledetto Rory!"
"Coraline?" sussurrò una voce quando entró in camera sua.
"Dov'è sei stata?" chiese Winnie con la voce impastata dal sonno.
"Torna a dormire, non preoccuparti".
La bambina si girò allora dall'altra parte del materassino e tornò a dormire.
Coraline sorrise e dopo averla osservata per qualche minuto si infilò nel letto e lasciò che il sonno la invase.

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