Capitolo 18

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"Che c'è Coraline? Qual è il problema? Credevo fossi felice di vedermi" disse Wybie mentre la sua voce si trasformava in qualcosa di più oscuro.
"T-tu chi diavolo sei?" si azzardó a chiedere Coraline mentre la creatura di fronte a lei rivelava i bottini al posto degli occhi.
"Piuttosto con chi dovrei iniziare? hai detto di non volere che lei ti cucia i bottoni al posto degli occhi, quindi a chi vuoi che tocchi invece? I tuoi genitori? Oliver? Forse Astrid? Oppure invece Wybie? Chiunque tu scelga prometto che sarà divertente, lei ha promesso che terrà te per ultima, così potrai goderti lo spettacolo "
" Oppure puoi rendere le cose facili sai Coraline, consegnati subito senza opporre resistenza e le persone che ami verranno risparmiate"
"Corri" sussurrò Coraline al gatto mentre si lanciavano in picchiata verso il portale da cui erano arrivati.
"Ma così che divertimento ci sarebbe Coraline?" parlò la voce del fantoccio dell'altra madre dietro di loro.
La sua voce era terrificante, da raggelare il sangue.
La ragazza tornò nella cameretta, ma la creatura dalle sembianze di Wybie la seguì come un'ombra.
"Non puoi scappare da me Coraline, io sono tuo amico e gli amici devono restare uniti." mormorò mentre del suo orecchio cascava un topo salterino e con movimenti lenti si avvicinava alla figura terrorizzata di Coraline.
La giovane si precipitó in direzione dell'entrata attraversando tutto l'appartamento, ignorando la squittio dei topi alle sue spalle e la voce del mostro che le risuonava nelle orecchie.
"Perché tanta fredda di andare via? Resta un altro po', sono sicuro adorerai quello che l'altra madre ha in mente"
La sua caviglia venne afferrata e un forte gridò lasciò la sua bocca.
Si dimenò dalla presa del fantoccio mentre alcuni ratti abbandonavano il corpo del finto Wybie per bloccare la porta d'ingresso.
"Lasciami andare!" esclamò mentre veniva trascinata a terra, allungó le mani fino a raggiungere una vecchia sedia, l'afferró e la sbattè contro Wyborn il fantoccio con tutta la forza che aveva.
La creatura la lació andare e Coraline lanció in avanti la torcia per far disperdere i ratti che le bloccavano il passaggio.
La ragazza dopodiché si trascinó in avanti, mentre il gatto le afferrava la manica nel tentativo di aiutarla a tornare in piedi.
Si sollevò il più velocemente possibile zoppicando con qualche difficoltà oltre la porta.
Cadde sul pavimento dell'entrata sicura di essere al sicuro, ma tornó a urlare quando si ritrovò a sbattere contro il fantoccio e inizió a lottare contro di lui nel portico del quarto appartamento.
"Lasciami!" gridò
"Coraline calmati sono io! Sono Wybie!" parlò la figura sotto di lei mentre tentava di afferrarle le mani
"Non mentire tu non sei il vero Wybie!" Coraline assestó una ginocchiata nello stomaco del ragazzo che si piegó per il dolore.
"Owh! Perché lo hai fatto?" chiese Wybie stringendo i denti per il dolore.
"Aspetta se tu sei il vero Wybie, dov'è quel mostro?!"
Wybie sollevò appena la testa.
"Ma di cosa stai parlando?"
"Non puoi liberarti di me!" esclamò il mostro di cui stava parlando mentre usciva dalla porta dell'appartamento.
Coraline si voltò tirando un pugno in pieno volto al fantoccio controllato dall'altra madre, questo inciampò all'indietro cadendo accanto al vero Wybie che dimenticatosi del dolore si fece indietro alla vista della sua copia malvagia.
"Ma cosa?!Coraline stai indietro!" parlò Wybie mentre si spostava vicino alla ragazza pronto a proteggerla dalla creatura dalle sembianze umane.
Il fantoccio provó ad alzarsi, ma ricadde indietro e i topi si dileguarono lasciando indietro solamente l'indumento nero che aveva addosso.
"Cosa diavolo doveva essere quello?! Dovevo essere io?!" esclamò Wybie mentre i topi tornavano alla velocità della luce all'interno dell'appartamento disabitato.
"È un altro dei fantocci mandati dall'altra madre" spiegò brevemente Coraline quando ricevette un'occhiata seria dall'amico.
"Cosa stavi combinando là dentro?! Era pericoloso, quell'appantamento è sul punto di crollare, per non parlare di quei ratti e la mia controparte malvagia"
"Stavo cercando di scoprire qualcosa in più sull'altra madre, cercavo qualcosa per fermarla"
"Là dentro? Avresti potuto dirmelo, sarei venuto con te"
"Non volevo che venissi con me"
"E per quale ragione? Senti è già qualche giorno che cerchi di evitarmi e non fingere dicendo che non sei stata bene perché non ti credo, voglio sapere perché?"
"Cerco solo di proteggerti"
"Non ho paura dell'altra madre" dichiaró Wybie facendo prontamente un passo avanti.
"Beh io non posso permettere che faccia del male alle persone a cui tengo quindi fatti da parte Wybie"
Il ragazzo però le si paró davanti bloccandole la strada.
"Si può sapere perché ti comporti così?!"
"Perché si tratta di te Coraline, non puoi correre un pericolo dietro l'altro, non puoi affrontare quel mostro da sola,qualunque cosa tu abbia in mente vengo con te, non ti lascio da sola"
"Sei mio amico e proprio per questo ti sto chiedendo di non preoccuparti per me, finché mi starai lontano l'altra madre ti lascerà stare, ma se mi aiuterai non sarò in grado di proteggerti Wybie" parlò seria Coraline
"Sono in grado di difendermi, lasciami aiutare" disse sicuro il ragazzo
"Non se ne parla" scacció all'istante la cosa Coraline mentre lo superava velocemente
"Per favore" la rincorse lui
"Nooo" chiarì la quindicenne
"Ti prego" insistette Wybie continuando a in seguirla
"Noo! Smettila" ripetè lei voltandosi a guardarlo infastidita
"Non la smetterò finché non dirai di sì Jones" specificó il giovane afferrandola per il polso.
"Wybie" disse la ragazza lanciandogli un'occhiata.
"Coraline" la copió lui.
La porta dell'appartamento vuoto scriccioló in modo inquietante facendo sobbalzare Wybie e questo non fece che incitare Coraline a continuare.
"Non se ne parla, non ti metterò in pericolo, non lascerò che le cose vadano come con Astrid"
"Che è successo ad Astrid?" domandò alzando un sopracciglio confuso, si era perso molte cose negli ultimi giorni.
"Lascia stare è una lunga storia, ma comunque la mia risposta continua ad essere un no, quindi ora lasciami andare" mormorò tentando di strappare via il braccio intrappolato nella presa dell'amico.
Wybie la guardò tristemente.
"Mi hai sempre detto tutto, non ci sono mai stati segreti tra noi, non voglio che tu inizi proprio ora, quindi dimmi tutto Coraline, raccontami cosa sta succedendo"
Coraline però lo ignoró e continuò a tentare di liberarsi
"Wybie, sono seria, lasciami!"
"E se non volessi farlo?" chiese Wybie stringendo la presa sul polso della ragazza.
"Oh beh lo dirò a tua nonna" minacciò Coraline seria
"No non oseresti" dichiaró Wybie fin troppo sicuro.
"oooh vuoi scommettere?"
Alle parole dell'amica Wybie le afferrò anche l'altro polso e la trascino più vicino fino a sbattere contro il suo petto.
"Dio sei così...."
"Così come?" chiese duramente mentre lo guardava dritto negli occhi non distogliendo nemmeno per un secondo gli occhi dal ragazzo.
"Così testarda, fastidiosa e veramente scorretta" affermò senza peli sulla lingua, quando si comportava così Coraline lo faceva davvero arrabbiare.
"Si beh o così o tu in pericolo per l'altra madre, quindi mi va benissimo così" disse la mora facendo un passo indietro, ma Wybie la trattenne e l'avvicinó ulteriormente a sé fino a far sfiorare i loro nasi.
"Sei insopportabile sciocchina" dichiaró mentre i suoi occhi brillavano di un'emozione sconosciuta mentre si trovava a un soffio dal viso di Coraline, i loro nasi si toccavano.
Coraline approfittó del momento di distrazione del ragazzo e si strattonó via dalla sua presa, colpendolo con un pugno sulla spalla.
"owh!" esclamò Wybie che sembrò improvvisamente tornare con i piedi per terra.
"Che stavi facendo?!" parlò Coraline mentre la sua rabbia si trasformava in confusione e agitazione.
Le sue guance si tinsero di rosa.
"N-nulla! N-non stavo facendo nulla l-lo giuro!"  si difese Wybie ma inzió a balbettare e a gesticolare nervosamente con le mani.
Le sue guance che diventavano via via sempre più rosse.
Coraline scosse la testa ritrovando la sua compostezza.
"Stai lontano da me e da questa casa, chiaro?! Altrimenti vedrai me, Coraline Jones arrabbiata come mai prima d'ora, sono stata chiara?!" disse ritrovando la sua determinazione a tenere Wybie al sicuro e se significava fare la cattiva con lui  bene così avrebbe fatto.
Wybie sbuffó quasi divertito dal suo tentativo di essere minacciosa.
"Ti ricordo che non dò mai retta a quello che mi dici di fare Jones" le ricordò con un sorrisetto.
"Sarà meglio per te che tu lo faccia questa volta Wybie" rispose subito Coraline mentre si voltava e correva via.
Il ragazzo gemette quando la vide tentare di nuovo di liberarsi di lui
"Ma Coraline io..."
"La nostra conversazione finisce qui arrivederci Lovat" lo interruppe lei senza neanche fermarsi.
Wybie però non si arrese e tentó di fermarla correndole dietro per la millesima volta
"Coraline aspetta!"
La ragazza salì i gradini di casa, Wybie ancora dietro di lei a pochi metri di distanza.
"Ho detto arrivederci! Sei forse duro di orecchie?!" esclamò la mora lanciandogli un'ultima occhiataccia prima di sparire in casa sua.
Wybie si fermò al primo gradino sbattendo la testa contro il legno della casa per la frustrazione e il fastidio
"La odio" dichiaró mentre guardava fisso davanti alla porta dove Coraline era entrata, sapendo benissimo quanto quello fosse una bugia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 19 hours ago ⏰

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