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<<he mi fai assaggiare, quindi, stasera?>> mi chiede mentre facciamo la spesa. <<Lasagna?>> propongo io e lei subito acconsente.

<<Allora, adesso andiamo a casa, faccio la lasagna e la metto nel frigo, e quando torniamo la inforniamo, ok?>> le dico una volta in macchina. <<Va benissimo>> dice lei sorridendo ancora di più.

Una volta pronta la lasagna, la metto in frigo e scendiamo dirette all'Ikea di Modena. Lungo il tragitto cantiamo a squarciagola tutte le canzoni che passano alla radio. Una volta arrivate, Andie si fionda dentro e inizia a guardarsi intorno. <<La casa è tua o sei in affitto?>> mi chiede guardando delle mensole e delle cornici. <<È mia>> le dico guardando delle cornici bianche. <<Fortunata, io sono in affitto da due anni, perché il proprietario non me la vuole vendere>> <<Che dici se prendiamo queste e le mettiamo a forma di cuore appese alla parete. Non un cuore grande, uno piccolino>> chiedo <<Oddio si, sarebbe bellissimo>> esclama lei. <<Prendiamo delle candele. Oh, e delle mensole. E elle piante finte. Anche una scrivania, questa sedia e la lampada da scrivania. Oh, anche questi cuscini per il divano e per il letto>> Una volta pagato tutto ho dovuto abbassare i sediolini posteriori della macchina per far entrare tutto.

<<Dobbiamo iniziare a montare tutto>> dico con il fiatone dopo aver salito tutte le rampe quattro volte per portare tutto su.

Montiamo la scrivania, la sedia e ci poggiamo sopra la lampada, una candela, una pianta e la mia stampate. <<Hai portato la stampante da Napoli?!>> chiede sconvolta. <<Anche la play, il computer, la Ninthendo, le tazze, i bicchieri, le posate, i piatti e le pentole>> le rispondo io, come se fosse la cosa più normale del mondo. <<Pazza, pazzissima>> dice e poi ride. Dal suono della risata capisco che scherza e rido anche io. Fissiamo le mensole, le cornici e sistemiamo altre candele e piante finte. Sul mobile sotto la televisione  monto la play e la Ninthendo. Stampo tutte le foto e le posiziono nelle cornici che formano il cuore: sul contorno c'erano tutte foto con amici e parenti e al centro la sua, la nostra foto. Gli occhi mi si riempiono di lacrime guardando il suo sorriso e i suoi occhi. Mi manca. La voce di Andie mi riporta alla realtà, al presente. <<Manca una foto, sorridi>>. Scatta una foto e la va a stampare dal computer e la posiziona esattamente dove manca. <<Ora è perfetto>> dico sorridendo.

<<Mangiamo?>> mi chiede dopo aver giocato a Ninthendo Sport per un po'. <<Hai fame?>> chiedo e lei annuisce. Metto la lasagna nel forno e nel mentre apparecchio la tavola. <<Andie?>> le chiedo vedendola imbambolata a fissare un punto della cucina. Seguo il suo sguardo che è diretto sulle prussiane nel contenitore. <<Ne vuoi una?>> le chiedo. <<Avevi detto che le avevi finite stamattina>> dice con un tono che non le avevo mai sentito: era duro, freddo, distante. <<Mi sarò confusa, mia nonna me ne ha fatte tante>> le rispondo io, leggermente nervosa e prego che non se ne accorga. <<Sicura?>> mi dice e io la assicuro. La mia testa inizia a vorticare e viene fermata dal suono del timer del forno. La lasagna è pronta.

<<È buonissima, sei bravissima!>> dice una volta finito il piatto. <<Ne vuoi un altro po'?>> le chiedo e lei annuisce.

<<Domani io non devo andare a lavoro, tu?>> le chiedo mentre sparecchio la tavola. <<Ehm... no>> dice dopo averci pensato un po'. <<Vuoi dormire qui? È tardi per andare a casa>> le propongo <<Posso? Posso davvero?>> dice lei con un tono da bimba.

Le presto una tuta per dormire, mi metto il pigiama e accendiamo Netflix. <<Vediamo Titans?>> propongo io e lei acconsente.

Alle 4.30 andiamo a dormire. Per la prima volta dopo anni riesco a dormire senza problemi, con Andie stesa vicino a me, così come dormivo bene quando stavo con Lei. 

E poi la vita miglioraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora