Il resto del weekend di test ha alti e bassi: Lewis e Charles riescono ad andare bene al mattino si e al pomeriggio no, o viceversa.
Durante questo weekend di test ho passato quasi tutto il tempo che non ero al muretto con Lando nel paddock e con Nicholas nell'hotel.
È domenica sera, mi sono appena sdraiata sul letto per riposarmi, dopo una giornata a fare avanti e indietro, quando bussano alla mia porta. <<Andie, apriti, non mi far alzare che sono distrutta e Nicholas dorme>> dico senza muovermi <<Sbagliato, non siamo Andie>> dice una voce femminile che non riconosco subito <<Possiamo?>> aggiunge una maschile, che riconosco all'istante. Charles e Alexandra entrano nella mia stanza e io tiro su mio malgrado. <<Come mai da queste parti?>> chiedo confusa da questa visita improvvisa. <<Alexandra ti voleva conoscere, non ha più un'amica speciale nei box, da quando Carlos e passato in Williams>> spiega Charles con la tristezza che gli aleggia negli occhi. Lewis gli sta simpatico, ma quello che si era creato tra Charles e Carlos è molto più di una semplice amicizia tra compagni di squadra era un'amicizia speciale e Charles Carlos manca, tanto.
<<Piacere, sono Athena e sono l'ingegnere di pista di Lewis>> dico tendendo la mano ad Alexandra e sforzandomi di sorridere, con le poche forze che mi sono rimaste. <<Mi dispiace di essere piombati qui all'improvviso, però stavamo uscendo e non sapevo quando avrei avuto l'opportunità visto che in paddock o lavori o stai con Lando o Andie.>> si scusa Charles <<A proposito, c'è qualcosa tra te e Lando? Vi ho visti parlare molto questo fine settimana>> mi chiede Alexandra con un sorriso malizioso. <<Siamo solo amici, lo giuro>> dico io. <<Prima ha accennato ad un Nicholas che dorme, Alex, non penso sia il tipo di persona che fa queste cose.>> dice Charles per poi guardarsi intorno e chiedere <<Ma dov'è questo Nicholas?>>. <<Eccolo>> dico prendendolo dal materasso in braccio. <<Ma è un amore di patatino!>> esclama Alexandra e Charles da conferma alle parole della fidanzata.
<<Volevo chiederti se volevi uscire con me una di queste sere, andarci a fare un giro prima del weekend, perché poi sarai distrutta>> dice Alexandra prima di uscire dalla porta. <<Va bene, troverò qualcuno a cui lasciare Nicholas, magari Andie.>> le rispondo sorridente. <<Perfetto, allora poi ci organizziamo meglio>> dice e poi lei e Charles vanno via.
Vengo svegliata da una telefonata improvvisa da casa. <<Pronto, nonno? Tutto bene? È successo qualcosa?>> chiedo rispondendo al telefono. <<No, tesoro, tutto bene. Volevamo solo sapere se è tutto apposto. Ma stiv rummenn (dormivi)?>> <<Eh sì, stavo dormendo. Qua in Australia sono le dieci e mezza di sera>> confesso sottovoce per non svegliare Nicholas che si è riaddormentato da poco. <<Scusaci tesoro, è che noi ci siamo appena svegliati>> <<Non vi preoccupate, mi fa piacere che avete telefonato.>> dico io. Parliamo un altro po' e poi torno a dormire.
La mattina dopo mi sento persa. Questa notte non ha portato a niente di buono. Lei è stata il soggetto principale dei miei sogni, e ha fatto male. Quando suona la sveglia mi metto a sedere, controllo sul mio tablet qualche mail di Fred e poi, siccome non devo fare niente, mi metto a leggere.
Dopo poco Andie viene e decide che si farà un giro con Nicholas, così "posso stare un po' da sola", ma lei non sa che può farmi solo male questa cosa. Una volta che escono mi sento sola e svuotata. I pensieri mi opprimono. Sblocco il telefono e risento i suoi messaggi vocali, riguardo i nostri video, le nostre foto. Sembrano tutte così lontane... Piango. Piango così tanto e così a lungo che mi gira la testa e di istinto mi fiondo nella mia valigia e prendo la mia scatolina, il mio posto sicuro.
<<Ciao, sono Maria. In questo momento non sono disponibile... o semplicemente non voglio parlare con voi. Lasciate un messaggio che sicuramente sentirò>> dice la sua voce alla segreteria telefonica. <<Mary, scusami... l'ho fatto di nuovo... so che te lo avevo promesso... tutto era diventato troppo... mi manchi... ora mi prendo io cura di Nicholas, dovresti vedere come sta crescendo... è identico a te...>> dico tra un pianto e l'altro alla sua segreteria. Mi manca e questo mi fa stare ancora peggio.
Sento dei passi e una voce avvicinarsi alla mia porta, quindi mi metto una felpa in fretta e mi sciacquo la faccia. Mi guardo allo specchio e dagli occhi rossi che ho le persone possono dedurre due cose: la prima è che ho pianto (la verità) e la seconda è che mi sono drogata. Nessuna delle due mi fa impazzire, ma oramai non ci posso fare niente.
Lando bussa alla mia porta poco dopo, con una vaschetta di gelato in una mano e un computer nell'altra. <<Film?>> mi chiede quando apro la porta. <<Come mai proprio io?>> gli chiedo una volta che si è gentilmente appropriato del mio letto. <<Volevo guardare Scream, però nessuno voleva guardarlo con me, allora ho deciso di fare un ultimo tentativo con te>> confessa <<E tu mi hai aperto!>> aggiunge poi con tono allegro.
Così ci mettiamo a guardare Scream. <<Ho caldo>> dice Lando interrompendo il film e soffiandosi con la mano per farsi aria <<Tu non hai caldo con la felpa?>> mi chiede <<In realtà no>> rispondo.
Finito il film Lando è terrorizzato, e stringe il cuscino così forte che, se fosse una persona, sarebbe morta per strangolamento. <<Ti sei spaventato?>> gli chiedo prendendolo in giro <<No>> mi risponde lui con la voce che gli trema.
Andie mi scrive che sta tornando e, siccome lei dormirà con me stanotte, accompagno Lando nella sua stanza e torno nella mia. Appena arriva stringo Nicholas forte a me e mi addormento poco dopo con lui in braccio.
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E poi la vita migliora
RandomUn sogno. Una passione. Un passato da cui fuggire. Questa é la vita di Athena Ferrari, una che ha il destino scritto nel cognome. Ma si può davvero fuggire dal proprio passato?