Miriam:
Feci molta attenzione a non svegliare nessuno di quelli che c'erano in casa mentre scendevo le scale in legno.
Attraversai il corridoi e andai dritta in cucina non trovando nessuno e la luce spenta,grazie al cielo.
Presi il mio bicchiere d'acqua e lo consumai in piedi vicino al lavello di metallo.
In quel momento pensai alla mia famiglia...o meglio a quella che fu la mia famiglia....
Al mio ex...a quella sera...e a lui....
Quel ragazzo...che compare nella mia vita da un momento all'altro ...che la sconvolge...
Non so neanche perché io stia pensando a lui in questo momento dato che è il mio mandante,ma...non posso fare a meno di farlo..
È...è carino....molto e non mi ricordo l'ultima volta a qui l'ho detto a qualcuno...
Mi sembra strano pensare a lui in questo momento però più lo faccio più mi rendo conto di quanto sia strana la mia situazione attuale.
Tommaso:
Non riesco a dormire maledizione,domani devo dare le istruzioni a lei e non riesco a fare altro che pensarci....
Non so perchè ma il pensiero di avercela in casa non mi inquieta...ed è spaventoso....
É strano pensare a lei ma...mi incuriosisce ...
Come avrà fatto a finire così a fare questo lavoro...?Perchè sembra così apatica?e perchè la trovo così interessante?
Voglio dire che insomma io non vado matto per le relazioni ma lei..lei è...diversa...
Si vede che a sofferto tanto....quasi quanto me...almeno credo.
Sento dei passi che scendono le scale di legno allora mi alzo dal letto.
Sono senza maglia e con dei pantaloni della tuta grigi.
Apro leggermente la porta e guardo chi è che sta scendendo e la vedo .
Lì con i capelli spettinati ma pur sempre stupendi che si muove nel quasi silenzio della notte.
Mi sorprende che sia ancora sveglia,è tardi e sembra un pò pallida.
Che abbia avuto un incubo?possibile?.
Si volta di scatto forse sentendo degli occhi puntati addosso e io mi scosto dalla piccola fessura.
Sento allora i suoi passi che si allontanano e scelgo di rimanere nascosto un altro pò.
Esco solo quando sono sicuro se ne sia andata.
Attraverso la porta e quatto quatto esco dalla mia stanza e,vado in corridoio fino a fermarmi sulle scale..
-Al diavolo- sussurro e scendo le scale con attenzione come a fatto lei..
Mi prendo il mio tempo,non voglio spaventarla.
Passo per il soggiorno e vedo che si è fermata in cucina.
Mi fermo un secondo vicino alla porta e poi entro.
Non sembra notare la mia presenza fino a che non mi avvicino e mi metto vicino a lei.
Si scosta un pò,sembra indifesa quasi fragile in questo momento.
Non diciamo nulla per un pò fino a che non mi decido di parlare....
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Sei la mia macchina di morte.~Tesoro...~
Romanzi rosa / ChickLitRomanzo rosa mafioso se non ti piace non leggerlo. Un mafioso e una ragazza che conosce solo una parola "Morte" cosa potrà andar storto...