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La mattina seguente mi risvegliai e con mia grande sorpresa trovai sopra il piccolo comodino bianco affianco a me, la pila che mi era apparsa nell' incubo della notte precedente, la accesi e provai a vedere se emanava la luce nera che avevo sognato  ma purtroppo non funzionava e l'unica cosa che si poteva sentire era il click-clock del pulsantino di accensione. Iniziò dunque il mio secondo giorno all'ospedale che fu' inaugurato da miliardi di nuovi pensieri.
La notte avevo fatto due sogni alquanto strani e come se non fosse abbastanza era comparsa dal nulla la stessa pila che c'era nell'incubo, queste due "coincidenze" mi  confermavano per la seconda volta che qualcosa fuori posto dentro di me c'era e se volevo mandare  avanti la mia vita in maniera soddisfacente mi sarei dovuta liberare del demone B.L. .
Fino ad allora avevo poche certezze ma la cosa  che rimaneva piu' importante  era quella di aver ufficialmente cominciato la mia battaglia.

Prima di iniziare la mia 'guerra' dovevo capire una cosa fondamentale: quando il demone B.L. riusciva a impossessarsi di me;
Aspettai tutto il pomeriggio pregando che succedesse qualcosa, ma non accadde nulla, e questo mi fece capire che il demone B.L. era fornito di furbizia visto che non si manifestava quando lo aspettavo. Provai anche a tirare fuori dalla tasca del pigiama la figurina che avevo visto a casa di Johnny e che avevo trovato nell' acqua il giorno dell' incidente, ma nulla accadde.
A quel punto non mi rimaneva che dormire e vedere se potevo mettermi in contatto con lui.
Andai a letto presto, e pur di prendere sonno presi due pasticchette per dormire che mi ero fatta procurare dall'infermiera con la scusa di soffrire d'insonnia; in meno di un secondo ero già comodamente appisolata ed eccomi arrivare un nuovo tremendo incubo.
Questa volta ero seduta su una poltrona di pelle nera molto elegante, davanti a me c'era la solita insignificante candelina; essa si alzò da terra ed ecco che ero in diretta live con il mio adorato demone. La conversazione fu' più lunga del previsto, questa volta inziavo ad avere meno paura. Cominciai a fare domande stupide fino a quando non decisi di accendere la conversazione:
-Bhe che dire caro B.L., abbiamo passato tutti e due una giornata molto intensa a quanto vedo, comunque visto che ci sono volevo farti un paio di domanducce, sempre se non sei troppo indiffarato- B.L. rispose: -sono sempre qui a tua disposizione- rise timidamente e io inziai a fargli delle domande tranquille per non scaldare troppo l'atmosfera: -inanzitutto sei maschio o femmina, non perché mi interessi particolarmente ma almeno per chiamarti in maniera corretta- rispose fermo -puoi chiamarmi come vuoi non sono ne l'uno ne l'altro- così risposi allegramente per cercare di sciogliere la tensione e farmi coraggio -ah ahn! Finalmente capisco perché cambi sempre voce, comunque ti chiamerò B.L. d'ora in poi, per non confondermi troppo... bhe... e quando andresti in vacanza? -
Stupito rispose -Vacanza? Quale vacanza?- io risposi convinta -bhe sai é estate, fa caldo, potresti anche uscire un po' da me e rilassarti per qualche giorno, non deve essere gradevole sopportare gli sbalzi d'umore di una ragazza- e lui ridacchiando - ora capisco,  in poche parole mi stai chiedendo quando ti lascerò in pace e mi disinpossessero' da te- e ribattei- sì giusto! - con molta fermezza mi disse -Grace, i demoni non vanno in vacanza, e prima di tutto io non ho nessuna intenzione di staccarmi da te, però si può sempre raggiungere un accordo- io incuriosita domandai -  di quale accordo si tratterebbe? - incominciò a spiegare - facciamo così, hai un mese di tempo, se  tu trovi la luce nera io me ne andrò da te, se invece non ne sarai in grado sarò costretto a uccidere sotto mano tua uno ad uno ogni componente della tua famiglia e infine te- dubbiosa risposi -Sì una valida proposta ma molto rischiosa, penso che accetterò- la sua voce iniziò a modificarsi, e da tranquilla che era inizio' a diventare sempre più inquietante, rispose - va bene Grace, l'hai voluto tu- la candela si spense e fui travolta dall'oscurità,  iniziai a precipitare nel vuoto e tutto ad un tratto mi risvegliai.

Black Light #Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora