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Mi svegliai di colpo, guardai la sveglia, erano solo le tre di mattina. Non ero ancora abituata a dormire in un ospedale e mi sembrava strano non essermi svegliata nella piccola cameretta di casa mia. Lessi un po' il libro che mi aveva portato mamma e poi mi riaddormentai.

Il sogno che feci prima stava continuando e più che un sogno stava prendendo le sembianze di un incubo. Ora mi trovavo dentro una stanza tutta nera, davanti a me c'era una pila, la stessa che usavo da piccola per giocare a fare l'esploratrice; dietro di me c'era la porta nera da cui ero entrata e intorno a me le mie quattro amiche che mi continuavano a trattenere. Dentro la stanza c'era una piccola candela che mi permetteva di vedere, improvvisamente questa si sollevò da terra e una voce apparentemente femminile iniziò a parlarmi sussurrando: -Grace...- 
Le mie quattro amiche si dissolsero nel nulla e io basita risposi  -come fai a sapere il mio nome?- la voce a sua volta rispose sussurando -Io sono dentro di te- iniziava a venirmi la pelle d'oca, volevo chiarirmi le idee e per farlo la nostra conversazione doveva continuare, così gli domandai: -Sei il mio subconscio? O sei anche tu una che ha a che fare coi riti B.L.- la voce calma mi rispose - Io sono B.L.-  cercai di tenere i nervi saldi e le chiesi - Cosa vuoi da me? - la voce calma rispose -Io non voglio nulla, sei tu che mi hai chiamata, sei tu che hai partecipato al rito B.L.- una lacrima inizio' a scendermi giù per la guancia e intanto lei continuava -Io sono un demone, e ora sono dentro di te, siamo una cosa sola, siamo la stessa essenza. Hai partecipato al rito B.L. e sono io che ho mosso le carte dal nulla, non hai rispettato la legge  dei tre giorni che ti era stata fermamente raccomandata e questo mi ha fatto capire che volevi io rimanessi a impossessarmi di te, hai ucciso le tue amiche e sono stata io tramite te a farlo, sono io la tua anima ora-.
La candela improvvisamente si spense e cadde a terra, non si riusciva più a vedere nulla, così corsi davanti a me nel tentativo di riuscire a prendere la pila, col piede la mossi e con un balzo la afferrai immediatamente, le mie dita veloci trovarono il pulsante di accensione, lo schiacciai con forza, incredula mi accorsi che non uscova luce, essa emanava luce nera, il buio continuava ad accecarmi; la risata soffocata del demone B.L. rimbombò per tutta la stanza e io accecata dal vuoto iniziai a cadere in quella voragine sconosciuta, mi dimenavo in cerca di qualcosa su cui tenermi, ma quel lungo tunnel degli orrori continuava,fino a quando improvvisamente mi risvegliai.

Black Light #Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora