Era di nuovo mattina in quel pallido ospedale e avevo appena ricevuto buone notizie dai dottori, dicevano che stavo migliorando a vista d'occhio e che nel giro di poche settimane sarei stata pronta per ritornarmene a casa. Intanto quello stesso giorno si svolgevano i funerali delle mie amiche, mi sembrava un gesto poco rispettoso non andarci, ma i dottori me lo impedirono. Ad ogni modo non avevo tempo da perdere, avevo un mese di tempo per risolvere tutta la faccenda.
Focalizzai il mio scopo: trovare la luce nera.
Ora che sapevo quello che dovevo fare non avevo più scuse, da qualcosa dovevo pur cominciare e così inziai a formulare un Pre-piano:
1) Analizzare tutti gli indizi già a disposizione;
2) Filmare ciò che accadeva nella stanza durante la notte e quindi durante i miei incubi;
3) Infine verificare tutti i dati disponibili e formulare il piano d'attaccoI primi tre punti mi sembravano ottimi come inizio, e in più potevo contare sulla mia buona organizzazione.
Partii per ordine dal punto uno, avevo già qualche indizio a mia disposizione; avevo la carta che avevo trovato nell'acqua il giorno dell'incidente e la pila che era apparsa dopo l'incubo. Decisi di conservarli sotto il cuscino così nessuno avrebbe potuto prenderli, prima o poi potevano sempre essermi utili.
Oramai era arrivato l'orario delle visite, e dopo un breve saluto dei miei genitori, arrivò anche Johnny. Appena lo vidi entrare dall'uscio della porta la mia faccia diventò rossa e calda come un paio di fiamme ardenti e le mie lentiggini sembravano ingrandirsi a vista d'occhio; appena avvicinatosi al letto per darmi un bacio sulla fronte io ricambiai con una sberla e lui come offeso fece marcia indietro e mise il muso. Io senza alcun ripensamento di quello che avevo appena fatto gli dissi: -Johnny... o forse meglio Jonathan Robston da quando non siamo altro che conoscenti, perché sei stato così stupido! Perche? Non posso domandarti altro che: perché? Bastardo! Vattene via o chiamo il tuo amico demone dall' aldilà a darti calci nel sedere!- Lui imbarazzato rispose semplicemente -Ho sbagliato- io arrabbiata gli dissi -Bhe, potevi capire prima di aver sbagliato, sappiamo tutti e due che sei stato l'arteficie di tutto questo! Prima di quel maledetto giorno non sapevo neanche che esistesse la parola 'riti B.L.'; ti conviene fare il fighetto da un'altra parte e non metterci di mezzo cinque splendide ragazze di cui quattro ormai cenere! Vattene e vergognati a vita di quello che hai fatto! - consapevole dell'enorme errore compiuto mi salutò dicendo - Grace, Scusa se sono stato un completo idiota, però voglio almeno darti le carte e tutto quello che usammo il giorno del rito B.L., so' che potrebbero esserti utili; non pretendo che tu mi perdoni, anzi, nemmeno ci spero, sono io qua l'errore; ed é solo colpa mia.- gettò sopra al letto i nuovi indizi e se ne andò veloce sbattendo la porta.
STAI LEGGENDO
Black Light #Wattys2015
Gizem / GerilimGrace, una ragazza del North Carolina, rimane quasi uccisa in un incidente stradale; fenomeni paranormali inizieranno a manifestarsi nella sua vita. Riuscirà a trovare la luce nera? #Wattys2015