Chapter four

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The Raven

Mi pietrificai vedendo cosa aveva sulla spalla il ragazzo dagli occhi scuri. I capelli neri gli ricadevano sul viso sudato e le vene delle sue braccia tatuate erano messe in rilievo. Portava un cervo... Una carcassa. Lui era sporco di sangue ed i suoi vestiti erano strappati. Gettò la carcassa con violenza sul tavolo, facendo sussultare la ragazza con la busta di caramelle.

"E che cazzo, vuoi rompere il tavolo?" Lo rimbeccò il ragazzo accanto a me, che si alzò per esaminare il cervo morto. Lui era alto... Ma mai quanto il predatore, ossia il nuovo arrivato, che, ignorò il fratello e mi scrutandòi attentamente. Si soffermò su quello che era il livido sul mio viso. Strinse i denti, indurendo la mascella e i suoi occhi divennero fuoco ardente.

"Zeke dov'è?" Chiese pacatamente il ragazzo dai capelli più chiari, che si stava lavando le braccia incrostate di sangue, dopo aver ripulito la lama del coltello.

Il predatore non rispose. Fissò me in silenzio. Lo guardai attentamente. Senza dire una sola parola indietreggiò e se ne andò. Rimasi allibita. Ma erano tutti fulminati?

"Lascialo stare, è sempre così" Roteò gli occhi al cielo la ragazza.

"Comunque dovremmo almeno dirle i nostri nomi, eh" Disse il ragazzo che aveva buttato le caramelle dal pavimento, ora seduto vicino alla sorella.

"Faccio io-" Disse la ragazza ma venne interrotta dal ragazzo col piercing al labbro. Lei lo guardò malissimo.

"Io sono Drake. Il ragazzo coi capelli più chiari è Eliot, è stato lui a ripulirti. Lei invece è Gillian-" Stavolta fu lei ad interromperlo.

"Per gli amici Gilly" Sorrise lei a trentadue denti. Gillian nonostante sembrasse avere la mia età, aveva una bellezza quasi bambinesca. Capelli castani non troppo lunghi, legati in due codini alti. Non aveva un accenno di trucco in faccia e i suoi occhi erano neri e spenti, nonostante la personalità allegra.

"Dicevo, lei è Gillian, lui è Tristan, sono gemelli. Quello che è andato via adesso è Kaden. Siamo tutti fratelli in caso te lo stessi chiedendo e poi c'è Zeke che presumo sia in città. Il nostro cognome è Westwood." Concluse Drake. Annuii lievemente, ancora confusa.

"Ma torna a dormire almeno?" Riprese

il discorso Eliot, pulendosi le braccia con una tovaglia. Notai un piccolo tatuaggio sul suo braccio.

"E chi lo sa. Doveva fare un lavoretto ha detto, non mi ha spiegato cosa." Tristan scrollò le spalle. Senza dubbio, Tristan aveva una bellezza da malandrino. Occhi verdi, sorriso furbetto, capelli castano scuro. Notò che lo fissavo e mi fece l'occhiolino.

"Ma lei come si chiama?" Chiese Gillian chiudendo il sacchetto di caramelle.

"Piccola, la ragazza non parla, non sappiamo il suo nome." Eliot le rispose gentilmente.

"Allora gliene daremo uno" borbottò lei. Alzai un sopracciglio.

"Gillian, non è mica un cane." Tristan borbottò ricevendo un'occhiataccia da lei.

"Io ho un'idea migliore." Disse Drake alzandosi ed uscendo, per poi ritornare con un pezzo di carta ed una penna. Me li porse gentilmente e tutti mi fissarono, aspettando che scrivessi. Erano 5 anni che non pronunciavo il mio nome, 5 anni che non scrivevo. Non mi mossi. Eliot si avvicinò cautamente e posò la mano sul mio braccio. Stranamente non sussultai, il suo tocco era lieve e gentile.

"Se non te la senti non devi per forza. Vorremmosolo che tu ti fidassi. Non sappiamo cosa ti sia accaduto e quando sarai pronta ce lo dirai." Mormorò pacatamente.

"Sappi che qualsiasi cosa sia accaduta quegli stronzi l'hanno pagata." Aggiunse cupamente Drake. Mi bloccai. Li avevano uccisi? Come se avesse letto nei miei pensieri, Drake prese parola.

"Non ti daranno mai più fastidio, se è questo che vuoi sapere. " Disse con un sorrisetto gelido. Impugnai la penna con la mano, deglutendo. Non sapevo se sentirmi felice o spaventata da questi perfetti sconosciuti. Presi a scrivere lentamente, tracciando le linee fin quando non finii. Girai il foglio affinché tutti potessero leggere.

"Amelie? Ti chiami così?" Chiese Tristan scrutandomi ed alzando un sopracciglio.

"È un bellissimo nome." Eliot sorrise rassicurante.

"Ti posso chiamare Ame?" Gillian propose allegramente.

"Gilly..." Eliot sospirò e sorrisi lievemente. Annuii e lei batté le mani felicemente.

"Ci divertiremo tantissimo io e te!" Gillian si alzó di scatto facendo imprecare Tristan, e corse via.

Guardai il cervo sul tavolo, privo di vita ed il sangue gocciolante sul pavimento. Guardai i colpi che l'avevano abbattuto e mi si mozzò il respiro.

"Beh... Chiama Kaden, per la cena ci vorrà un po' " Disse Drake per sdrammatizzare.

Angolo autrice

Ok ammetto che questo capitolo me l'aspettavo più lungo MA in compenso il prossimo sarà dal pov di lui hehehe... Mi è venuto in mente di aggiungere un capitolo dal suo pov tipo adesso, devo scriverlo totalmente poiché questi per ora sono solo revisionati. A breve inizia anche la scuola e quindi non so quanto riuscirò a scrivere, in caso verrete avvertiti. Ci riaggiorniamo 🤍🎀

~ D
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