Capitolo 4

243 12 8
                                    

Erano passati ormai 3 giorni e Marc non poteva fare a meno di pensare al fatto che Camila fosse sparita dalla circolazione. Non era passata minimamente ad accertarsi dello stato fisico del suo paziente e questo non fece altro che alimentare l'amarezza nei suoi confronti da parte di Marc che però non sapeva che Camila,nonostante la sua apparente assenza, stava seguendo la sua  guarigione seppur da lontano..Aveva chiesto alla dottoressa Fernández di occuparsi di Marc, ribadendole che il suo lavoro ormai l'aveva svolto, e dopo averla supplicata riuscì a convincerla di occuparsi del ragazzo e soprattutto di aggiornarla giornalmente sul suo stato fisico. Camila sapeva che Marc probabilmente d'ora in poi non avrebbe più voluto vederla, ma sentiva che forse era meglio così oppure semplicemente stava cercando di autoconvincersi che allontanarlo da lei avrebbe diminuito la possibilità di rimanere ferita o di provare cose a lei sconosciute.
Per qualche strano motivo il destino aveva deciso di rendere più movimentata la sua mattinata con una semplice chiamata da parte della sua superiore.
<Camila buongiorno, dove sei? I tuoi genitori chiedono di te..Sono 4 giorni che non torni a casa.> Sussurra con la voce stanca Blanca Fernández aspettando una risposta da parte di Camila che disorientata vagava per l'ospedale in cerca di qualcosa da fare.
<Puoi dire loro di andare a farsi fottere.> Risponde come tono duro senza trattenere la rabbia nei confronti dei suoi genitori.
<Va bene, non ti chiederò altro..> Sbuffa la donna scuotendo la testa difronte alla testardaggine di Camila che uscì dalle scale d'emergenza sedendosi a terra per fumare una sigaretta.
<Tutto qui?> Chiese leggermente confusa la mora guardandosi attorno.
<Non proprio. Ho la febbre e quest'oggi non verrò a lavoro, sarai tu a prendere il mio posto in reparto.> Dice Blanca tutto d'un fiato lasciando Camila senza parole.
<Cosa vorresti dire?> Chiese sconcertata  spegnendo il mozzicone della sigaretta ormai finita.
<Dovrai occuparti dei miei paziente.Eh se te lo stessi chiedendo dovrai occuparti anche di Marc.> L'anticipa la donna rispondendo alla domanda sotto intesa da parte di Camila.
<No, non se ne parla nemmeno!> Esclama scuotendo la testa come se la donna avesse la possibilità di vedere il suo disappunto.
<Camila non fare storie. Non so cosa è successo con quel ragazzino, e non mi interessa saperlo, ma dovrai fare il tuo lavoro. Non puoi permetterti di mescolare un lavoro del genere con la tua vita privata.> Dice severamente sentendo poi Camila sbuffare titubante <Ah e Camila torna a casa, i tuoi genitori nonostante tutto sono preoccupati..> Sussurra incerta chiudendo poi la chiamata con Camila che strinse gli occhi passandosi le mani sul volto esausta per poi rientrare dando inizio a quella giornata fin troppo carica di lavoro.

<Buongiorno..> Mormora imbarazzata davanti agli occhi scuri di Marc che sorpreso la guardò da testa a piedi.
<Ciao.> Si limita a rispondere mostrandosi indifferente davanti agli occhi di Camila che si morse la lingua trattenendosi dal dire qualcosa di qui in un momento di lucidità si sarebbe pentita di aver detto.
<Come stai?> Chiese incerta indossando  i guanti in lattice per analizzare il ginocchio del ragazzo che con sua gran sorpresa stava guarendo molto rapidamente.
<Lo stai chiedendo solo perché ti hanno obbligata a farlo o perché ti interessa realmente saperlo?> Chiese amaramente distogliendo lo sguardo dal viso concentrato di Camila che scosse la testa.
<Cosa vorresti dire con questo, Marc? Mi interessa realmente sapere come stai..> Dice Camila guardando sconcertata il ragazzo che ricambiò lo sguardo serio.
<Intendo dire che non capisco niente di te, continui sempre a scappare Camila> Mormora con un sorriso ironico sulle labbra.
<Marc non ho avuto semplicemente tempo per passare da te..Niente di più e niente di meno.> Mormora dubbiosa mordendosi il labbro nervosamente evitando di guardare il ragazzo che annuì consapevole che Camila gli stesse mentendo.
<Sei così irritante!> Esclama nervosamente Marc non riuscendo a  sopportare l'idea di rimanere incantato davanti a lei come se fosse l'ottava meraviglia del mondo.
<Che c'è? Non sei abituato ad essere rifiutato da una ragazza?> Chiese ironicamente trattenendo le risate.
<Tu non mi hai rifiutato, Mila.> Afferma convinto a braccia incrociate guardando Camila intenta a cambiare il bendaggio del suo ginocchio.
<Esatto, non ti ho ancora rifiutato.Ma se ne avessi l'occasione lo farei.> Sussurra guardando di sott'occhio l'espressione sorpresa di Marc che successivamente sorrise divertito.
<Non lo faresti mai.Ti trovi troppo bene con me,e solo che non vuoi ammetterlo!> Esclama ammiccando ironicamente verso la mora che lo guardò male.
<E chi te lo dice che mi trovo bene con te? Non credi essere troppo convinto?> Chiese togliendosi i guanti guardando orgogliosa di sé il bendaggio fatto perfettamente al ginocchio di Marc che scosse la testa sicuro di sé.
<Ti sei mostrata a me in un momento dov'eri estremamente vulnerabile.> Mormora sorridendo dolcemente a Camila che rimase immobile sul posto ricordando le emozioni condivise quella sera con Marc. Probabilmente la parte più chiusa e apatica di lei si era tremendamente penitata di essersi mostrata così vulnerabile davanti ad uno sconosciuto ma d'altro canto sentiva di aver fatto la scelta giusta.
<Dimenticati tutti, stasera verrai dimesso e non ci vedremo mai più.> Sussurra rassegnata avvicinandosi alla finestra.
<Allora dovrei forse fare qualcosa per rivederti, giusto Mila?> Chiese voltando la testa verso Camila che ricambiò lo sguardo incuriosita..
<Che cosa vorresti fare?> Chiese divertita.
<Non so magari chiederti di venire a cena con me..Accetteresti?> Chiese giocherellando con la cover del suoi iphone probabilmente nervoso.
<Un appuntamento?> Ridacchia vedendo l'espressione imbarazzata di Marc che annuí.
<, cioè se proprio vuoi chiamarlo così.> Ridacchia a sua volta grattandosi il retronuca imbarazzato sotto lo sguardo attento di Camila.
<Non credo di poter accettare..> Sussurra sedendosi sul lettino del ragazzo che aggrotta le sopracciglia confuso
<Cosa? E perché mai?> Chiese dubbioso <Sei percaso fidanzata? Oddio-> Spalanca gli occhi sorpreso inziando a sentirsi terribilmente a disagio.
<No,cosa ti salta in mente!> Esclama Camila scoppiando definitivamente a ridere.
<Ti farò sapere.> Afferma incerta guardandosi attorno per evitare di mostrarsi nuovamente in balia alle emozioni.
<E un'altra promessa che non manterrai vero?> Chiese ricevendo un'occhiataccia da parte di Camilla che scosse la testa alzandosi poi dal lettino.
<Devo andare.> Afferma facendo finta di controllare qualcosa sullo schermo del suo telefono.
<Scapparai sempre da me, Mila?> Sospira stanco Marc.
<Finché non ti stancherai di rincorrermi Marc...> Mormora dando poi le spalle al ragazzo per poi raggiungere l'uscita. <Buona guarigione.> Sussurra abbassando lo sguardo.
<Non credo di potermi mai stancare di cercarti.> Afferma convinto prima che la ragazza potesse sparire dalla sua visuale.

Eres Tú / Marc Bernal / Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora