Capitolo 13

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Camila si guarda attorno ansiosamente, improvvisamente aveva l'impressione di aver dimenticato come si facesse a respirare. Sentiva la gola secca e il battito cardiaco aumentare di fretta, aveva quasi paura che qualcuno vedesse il cuore uscirle dalla gabbia toracica. Al suo fianco, Carlos Bernal,  cercava di rassicurarla e di mostrarsi sicuro davanti alla Corte giudiziaria. Il processo aveva attirato l'attenzione dei media, tutti i giornalisti erano piantati da ore davanti all'ingresso del tribunale pronti ad immortalare l'esito di quel processo che aveva fatto il giro del mondo con molta facilità, sicuramente l'essere figlia di due medici famosi non aveva giocato a favore di Camila.
<In piedi, il signor Giudice è pronto per iniziare.> Dice a gran voce un uomo del Pubblico Ministero imponendo l'obbligo ai presenti di accogliere silenziosamente l'arrivo del Giudice. Camila non aveva ben chiaro come fosse possibile tutto questo, sapeva solo che l'udienza Preliminare aveva fornito le prove necessarie per approvare la volontà della signora Rodríguez di svolgere il Processo.
<Corte d'Assise possiamo iniziare il processo. Accusa, presentate le vostre testimonianze.> Afferma l'uomo sulla mezza età.
<Onorevole Giudice l'imputata Camila Àlvarez Dìaz è accusata dal pubblico Ministero, secondo le volontà di Elisa Rodríguez, di omicidio corposo di 1 grado, secondo l'articolo 589.> Afferma una donna guardando attentamente l'avvocato della signora Rodríguez che prese subito parola concretizzando le accuse verso di lei.
<Va tutto bene?> Chiese a bassa voce Carlos guardando preoccupato Camila che si limitò ad annuire totalmente assente. Non capiva niente ma sapeva solo che in quel momento aveva bisogno di qualcuno affianco a lei.
<Lei ha fatto morire di proposito mia figlia..> Scoppia in un pianto disperato la signora Rodríguez chiamata a testimoniare davanti dalla Corte dal Pubblico Ministero.
<Obiezione! Chiedo il permesso di interrogare pubblicamente la dottoressa Àlvarez per avere una ricostruzione dettagliata dell'accaduto.> Interviene Carlos guardando seriamente il Giudice che annuì.<Proceda avvocato.>
<Dottoressa Àlvarez, può spiegare cos'è successo in sala operatoria?> Chiese Carlos guardando attentamente Camila come a volerla rassicurare.
<Quella mattina la paziente era venuta in condizioni abbastanza critiche. Erano ormai settimane che veniva spesso al pronto soccorso, ma quella volta c'era qualcosa che non andava. Prima di eseguire l'Artoprotesi del ginocchio destro ho avvisato la famiglia della paziente dei possibili rischi..> Dice torturandosi le pellicine delle dita con agitazione.
<Evidentemente c'erano altre complicanze mediche a lei sconosciute, giusto Dottoressa?> Chiese nuovamente Carlos ponendo davanti al Giudice la cartella clinica di Ines Rodríguez.
<La pazienza lamentava molti dolori, ho dovuto somministrarle una dose di Morfina prima di portarla in sala operatoria. Niente che va contro le linee guida.> Spiega Camila guardando attentamente l'espressione scocciata dell'avvocato della signora Rodríguez.
<A quanto pare l'iniezione di morfina ha prodotto una reazione allergica nel copro della pazienza. Quando è stato chiesto alla signora Rodríguez se la figlia avesse qualche allergia lei ha risposto di no.> Dice Carlos guardando di sott'occhio la signora Rodríguez che indignata si alzò in piedi.
<Vorreste dare la colpa a me per la morte di mia figlia!> Esclama con le lacrime agli occhi.
<Signora Rodríguez, la prego di mantenere un tono consolo e di sedersi.> Interviene il Giudice.
<Obiezione, non mi sembra opportuno trarre conclusioni affrettate Onorevole.> Dice l'avvocato prendendo le difese della signora Rodríguez che si limitò ad annuire addolorata.
<Obiezione non concessa, avvocato prosegua.> Afferma convinto il Giudice cedendo la parola a Carlos che poggiò dinanzi al Giudice la cartella Penale di Elisa Rodríguez.
<Ho svolto alcune ricerche e ho scoperto che la signora Rodríguez ha subito una reclusione di due anni per spaccio e uso di stupefacenti, stiamo parlando in particolare di Morfina ed Eroina...> Ghigna Carlos.
<Il periodo della reclusione risale al 2022, anno vicino a noi, e pare che la signora Rodríguez non abbia seguito giornalmente il percorso di disintossicazione. Non è strano che non abbia detto a nessuno dell'allegria della propria figlia? E soprattutto come mai il corpo della paziente ha avuto una reazione del genere? Evidentemente qualcuno la obbligava ad assumere Morfina quotidianamente...> Trae conclusioni Carlos facendo allarmare l'avvocato di Elisa che obbiettò subito.
<La fedina penale della signora Rodríguez non c'entra niente. Il problema posto davanti al Pubblico Ministero è l'omicidio corposo di una ragazzina di 7 anni!> Esclama l'avvocato con autorità.
<Chi ci assicura che la Dottoressa Àlvarez abbia seguito le linee guida per l'intervento? Perché l'intervento si è trasformato nell'amputazione dell'arto inferiore della paziente?> Domanda retoricamente l'uomo guardando attentamente il Giudice.
<Onorevole vorrei chiamare a testimoniare la Dottoressa Fernández, nonché la titolare del reparto.> Interviene Carlos facendo un cenno con la testa alla donna di raggiungere il posto affianco al Giudice.
<In base alla mia analisi, la dottoressa Àlvarez ha agito correttamente. Non si possono attribuire colpe a un medico per eventi imprevisti legati ad allegrie non dichiarate dai tutori> Afferma convinta la mora.
<La dottoressa avrebbe dovuto svolgere ulteriori controlli prima dell'intervento!> Esclama l'avvocato con severità.
<In un momento di emergenza si fa affidameneto sulle parole dettate dai tutori del paziente minorenne, anche perché le diagnosi non sempre sono certe. Le complicazioni possono insorgere improvvisamente.> Contrabbarre Camila prendendo finalmente coraggio per rispondere e per difendersi davanti ad accuse non giuste. <La paziente era in una situazione critica, l'ultima cosa da fare in un momento del genere è fare dei controlli relativi a possibili allergie.>
Fu proprio in quel momento che i suoi occhi incontrarono lo sguardo sicuro di Marc. Non si aspettava di vederlo la nè tantomeno di vederlo in compagnia di Estrella. Non capiva perché ma vederlo con lei la rendeva ancora più agitata al solo pensiero di essere stata sostituita in sole 48 ore, come se tutto quello che ci fosse stato fra loro non avesse avuto nessun significato per lui. Questo bastava a distruggerla più di quanto quel maledetto processo lo stesse già facendo.
<Dottoressa Àlvarez perché ha eseguito l'amputaizone dell'arto inferiore della paziente?> Chiese una donna sulla mezza età appartenente al Pubblico Ministero.
<Durante L'artoprotesi ho notato la presenza di un Osteosacroma e ho ritenuto giusto eseguire la rimozione del tumore non rilevato durante l'autopsia. Durante la rimozione del tumore, i parametri vitali della paziente si sono abbassati gradualmente,per via dello shock anafilattico la paziente aveva difficoltà a respirare..> Mormora titubante sentendo gli occhi diventare lucidi, sentiva i sensi di colpa aumentare ripercorrendo anche solo a voce le vicende di quella sera. Non si sarebbe mai perdonata tutto quello che era successo fra quelle mura.
<Procedendo mi sono accorta che il tumore era esteso ormai su tutto il ginocchio, non c'era nessuna possibilità di salvarle il ginocchio, a quel punto ho ritenuto fosse opportuno amputare l'arto inferiore della paziente..> Sussurra mordendosi il labbro cercando di trattenere le lacrime.
<La Giuria ha ascoltato le testimonianze e le prove necessarie. Direi di iniziare con la deliberazione.> Dice il Giudice prima di congedarsi per prendere una decisione.



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