Capitolo 7

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Camila non aveva certezza, l'unica cosa che sapeva era che stava scherzando e ridendo con persone che non sapeva minimamente chi fossero. Dovette però ammettere che la biondina si era rivelata molto più simpatica del previsto e soprattutto si era offerta di accompagnarla in bagno, viste le sue condizioni. Berta incerta accarezza la spalla di Camilla che appena uscita dal bagno si sedette a terra con la schiena appoggiata alla parete bianca.
<Tutto bene tesoro?> Chiese Berta bagnando i polsi della ragazza.
<Sisi sto bene! Andiamo!> Esclama frettolosamente cercando di mettersi in piedi senza successo. Berta porta le braccia attorno ai fianchi di Camila aiutandola ad alzarsi.
<Berta tranquilla, faccio io.> Dice Marc entrando nel bagno delle donne mettendo il braccio attorno al fianco di Camila aiutandola a camminare.
<Non dovresti essere qui.> Ridacchia Camila guardandosi attorno curiosamente come se non conoscesse il posto in qua aveva passato la serata.
<Perché mai?> Chiese confuso Marc guardando con la coda dell'occhio l'espressione seria di Camila che alzò la testa per guardarlo negli occhi.
<Perché ti ho ferito lasciandoti da solo quella sera.> Sorrise amaramente abbassando la testa.
<Non mi hai ferito. Smettila di vederti come un mostro, non sei una persona orribile Mila. Sei solo una persona che ha bisogno di essere amata.> Dice facendo sedere Camila sulla sedia liberata gentilmente da Hector che le cedette il posto viste le sue evidenti condizioni. Marc sapeva, nel profondo del suo cuore, di non essere stato completamente sincero con Camila, ma sentiva che in quel momento la verità avrebbe fatto male a lei come anche a se stesso. Perché infondo sapeva che quella sera vederla andare via senza lasciarli la minima opportunità di dimostrarle di poterle insegnare ad amare l'aveva lasciato con l'amaro in bocca.
<E allora perché tutti mi guardano con disprezzo?> Domanda osservando incerta Marc che le sorrise leggermente accovacciandosi sulle ginocchia per poterla guardare bene negli occhi.
<Io non ti guardo con disprezzo e mai lo farò, Mila.> Sussurra afferrando le mani di Camila che puntò lo sguardo su di esse ricambiando la stretta dubbiosa.
<Sei sicuro?> Mormora imbarazzata davanti agli occhi scuri di Marc che sorrise percependo il nervosismo di Camila.Nonostante l'alcol in circolazione Camila riusciva a capire tutto quello che Marc le stesse dicendo, come se la sua voce richiamasse la sua concreta attenzione.
<Voglio insegnarti ad amare.> Afferma convinto prendendo il volto di Camila fra le mani obbligandola a guardarlo negli occhi. <Ma dovrai anche permettermi di amarti senza scappare. Mi permetterai di farlo Mila?> Chiese rassicurando la ragazza con un sorriso sincero sulle labbra accarezzandole la guancia.
A Camila sembrava di star vivendo nuovamente le emozioni di quella sera davanti all'ospedale, con la differenza che però quella volta non avrebbe più permesso alle sue paranoie di rovinare l'idea di poter permettere a qualcuno di rimanerle affianco. Probabilmente l'alcol era uno dei mille fattori che l'avevano spinta ad annuire frettolosamente, ma la cosa che più l'aveva convinta erano gli occhi scuri di Marc che quella sera dopo averla vista brillavano di lussuria, esattamente come in quel momento. Il modo in cui la stava guardando le bastava per permetterli di entrare a far parte della sua quotidianità. Nessuno aveva lottato mai così tanto per lei e nessuno l'aveva guardata mai in quel modo...Semplicemente nessuno l'aveva trattata come Marc.
<Andiamo a casa dai..> Sussurra Marc prendendo il volto di Camila fra le mani lasciandole in dolce bacio sulla fronte.
<Dove la devi accompagnare?> Chiese Berta preoccupata per la ragazza, la bionda non sapeva perché ma sentiva uno strano legame con quella ragazza che non aveva mai visto.
<In verità non lo so nemmeno io.> Sussurra imbarazzato grattandosi il retronuca ricevendo un'occhiataccia da parte della sua amica.
<Hermano credo proprio che tu debba portarla da te, sta letteralmente dormendo..> Sussurra Pablo guardando la ragazza addormentata con la testa poggiata sulla sua spalla.
<Sempre se non è svenuta..>Borbotta trattenendo le risate Fermín ricevendo uno schiaffo dietro al collo da parte di Hector.
<Non sai veramente dove abita?> Chiese Berta a braccia incrociate guardando con disapprovazione Marc. Berta conosceva tutti i ragazzi, ormai li frequentava da mesi, e aveva ben chiaro che tipo di ragazzi fossero ed è per questo che la preoccupava un po' l'idea di lasciare Camila da sola con Marc, soprattutto in quelle condizioni.
<Berta ti ho già detto di no. Smettila di insistere!> Esclama Marc inziando ad innervosirsi.
<Dai ragazzi cerchiamo di non rovinarci la serata litigando inutilmente.> Interviene Pedri cercando di calmare la situazione mettendosi fra Marc e Berta.
<Non voglio insistere, semplicemente conosco te come gli altri e voi stessi sapete come vi competante con le ragazze. Voglio solo evitare che una povera ragazza cada nella trappola del calciatore bello!> Esclama Berta fronteggiando senza paura Marc che spalancò gli occhi guardando con disprezzo la bionda allontanata da lui da Fermín. <Che cosa vorresti dire con questo, Berta?> Chiese Marc stringendo con rabbia i pugni.
<Non sarebbe la prima volta che ti approfitti di una ragazzina, dico questo Marc.> Sbotta con rabbia guardando con disappunto Marc che sorrise amaramente camminando avanti.
<Non sai cosa c'è tra me e Camila.> Afferma a denti stretti guardandolo di sott'occhio Berta che sorrise ironicamente. <Tra te e quella ragazza in 1 settimane non può essere successo niente. Sempre se non l'hai convinta con quelle vostre stupide promesse,quelle che fate a tutte ogni santa volta che le portate a letto!> Esclama presa dalla rabbia alzando il tono di voce scansandosi dalla presa del suo fidanzato. <Ti ricordo che sei la prima ad essere fidanzata con un fottuto calciatore!> Esclama Marc a sua volta facendo rimanere sbalordita Berta dal tono usato. Marc odiava la parte di se che Berta aveva nominato, lui non era così, e non voleva usare Camila...Sentiva realmente qualcosa per lei perché prima d'ora non aveva mai lottato così tanto per qualcuno.
<Verrà a casa mia.> Afferma Berta dopo attimi di silenzio in cui nessuno si era permesso di dire una singola vocale.
<Cosa? No! Non ti conosce nemmeno è meglio che lei rimanga con me.> Ribadisce nuovamente Marc non volendo permettere alla bionda di mettersi in mezzo.
<E come diavolo credi di portarla a casa sulla moto? È ubriaca Marc, cazzo smettila di pensare solo a te.> Dice puntando con rabbia il dito contro il petto del ragazzo che strinse il labbro fra I denti per la troppa rabbia. Berta scosse la testa rassegnata scuotendo dolcemente la spalla di Camila che dopo qualche secondo si svegliò confusa.<Tesoro alzati dai, ti porto a casa mia ok?> Chiese a bassa voce vedendo la ragazza limitarsi ad annuire. <Fer aiutami a portarla in macchina..> Mormora richiamando l'attenzione del suo fidanzato che fece oscillare lo sguardo fra la sua ragazza e il suo amico che lo guardò a braccia incrociate.
<Be' mi dispiace ma io non posso..> Sussurra Fermin abbassando la testa ricevendo un'occhiataccia da parte di Berta che sorrise indignata aiutando lei stessa Camila, che fortunatamente stava già meglio di prima e riusciva a camminare, seppur mezza addormentata.
<Berta dopo anni porti ancora rancore nei miei confronti per quello che è successo con Estrella. Sei l'unica che non è ancora andata avanti cazzo!> Urla Marc con rabbia lasciando di stucco tutti quanti, Berta compresa che si bloccò sul posto stringendo gli occhi con l'intento di reprimere la rabbia e le la lacrime.
<Non porto rancore, semplicemente voglio evitare che un'altra ragazza stia male per te.> Afferma convinta la bionda per poi trascinare con sé Camila che di quella sera ricordava poco e niente, molti ricordi spezzettati vagavano interrottamente nella sua testa la mattina seguente e la confusione reggeva sovrana.

Eres Tú / Marc Bernal / Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora