𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝟷𝟻

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«Voglio sapere ogni cosa», disse Eva entrando in casa come un bulldozer.

«Non c'è molto da d- »

«Non ci provare nemmeno, Olimpia!» mi bacchetto' poggiando il suo cappotto verde bosco su una sedia del tavolo. «Non provare a dire che non hai nulla da raccontarmi perchè potrei impazzire! Sei uscita a cena con Gregor Winter, te ne sei resa conto, vero?»

«Si, Eva. Me ne sono resa conto, ma...». La vidi estrarre dalla borsa una bottiglia di vino. «Ancora?»

«Uno: è weekend. Due: c'è da festeggiare o da dimenticare e il vino è sempre un ottimo amico in entrambi i casi». Scoppiammo a ridere per l'assurdità e veridicità al tempo stesso di quelle parole.

«Inizia, su'», mi incitò prendendo posto sul divano.

Era bello averla lì, era bello aver trovato un'amica con la quale non condividere solo il lavoro, ma anche la vita. Poter raccontare i propri segreti senza la paura di essere giudicati è un lusso che in pochi si possono permettere.

«È stato molto galante, è venuto a prendermi fino alla porta di casa...»

«Fiori?»

Scossi la testa.

«Meno uno», fu la sua risposta e davanti alla mia curiosità aggiunse «Che c'è? Devo tenere il conto dei punti, abbiamo una lunga lista di pro e contro da fare».

Scossi nuovamente la testa, questa volta in maniera divertita. Scelsi di non replicare a quella frase, così continuai il racconto.

«Siamo stati a cena in questo ristorante davvero meraviglioso e abbiamo mangiato benissimo».

«Ha allungato le mani sotto il tavolo?»

«Ma che dici!»

«Su' Olimpia, non fare la puritana con me! Non è il mio tipo per molti motivi, ma chiunque sia in possesso di due occhi noterebbe quanto è bello Gregor!»

Sorrisi non potendo ribattere. «Ripeto: è stato molto galante, anche alla cena. Abbiamo mangiato, riso e scherzato».

«Argomenti piccanti?»

«Nulla di che, mi ha chiesto un riassunto della mia vita che ho fornito in circa sessanta secondi e poi al dessert si è lasciato andare ad un commento su Kimberly e la sua dieta ferrea senza zuccheri».

Eva spalancò la bocca. «Cosa aspettavi a parlarmene?!»

«In realtà non ha detto nulla di compromettente», replicai scrollando le spalle. «Semplicemente, come tutti, non si spiega cosa ci trovi suo fratello in una persona così lontana da lui».

La mia amica aprì la bottiglia e bevve un generoso sorso di vino. «Quindi non ha detto nulla nemmeno su Winter?»

Ciondolai la testa. «In realtà ha speso solo belle parole per suo fratello, mi ha raccontato di come Adelwin si è fatto carico delle responsabilità dell'intera famiglia da quando loro padre si ammalò e di come gli ha lasciato vivere un'intera giovinezza senza preoccupazioni mentre lui, nonostante fosse giovane, era immerso nel lavoro».

Dalle sue sopracciglia inarcate potei constatare che Eva era rimasta sorpresa quanto me. «Questo si che è un plot twist notevole. Quei due sono peggio di un cane e un gatto chiusi nella stessa stanza».

𝑀𝑟. 𝑊𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟 - Disponibile su AmazonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora