Per chi se lo fosse perso, ho iniziato una nuova storia: Lessons In love
Vi aspetto anche lì! 🫶🏻
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❄️❄️❄️
«Sei bellissima, tesoro». La voce di mia madre mi accolse non appena varcai la maestosa entrata.
Mi rifugiai nel suo abbraccio, un luogo sicuro che mi era mancato terribilmente. La voglia di raccontarle tutto quello che stavo vivendo ultimamente premeva dal profondo, ma con tutta la mia forza di volontà misi a zittire quel desiderio.
Avevo scelto una gonna ampia, nera, abbinata ad una camicia di raso bianca con le maniche a sbuffo, fatte collidere da una cintura dorata. Ai piedi avevo delle semplici décolleté nere e avevo lasciato i capelli mossi al naturale.
«Grazie mamma», risposi allontanandomi quel tanto da poterla osservare, mantenendo sempre la presa delle sue mani.
«Sei un incanto», le dissi emozionata. «Papà ti chiederà di sposarlo nuovamente».
Lei sorrise e quel suo sorriso fu la dimostrazione che l'abito color oro, che cadeva morbido sul suo fisico invidiabile, non era la cosa più bella che avrebbe mostrato quella sera. Mia madre splendeva di luce propria, era in grado di illuminare qualsiasi stanza dove entrasse. La sua gentilezza, la sua dolcezza, si riflettevano nei suoi modi attenti e sempre premurosi verso chiunque avesse a che fare con lei.
«Anche tuo padre si è tirato a lucido per l'occasione», commentò ridendo mentre mi prendeva sottobraccio per addentrarci maggiormente verso la festa.
«Ma ti lascio immaginare i commenti per allacciarsi la cravatta».
Le riservai un'occhiata incredula. «La cravatta?»
Mio padre era una persona estremamente a modo e anche elegante a volte, ma preferiva sempre sporcarsi le mani, lavorare su campo e vivere le situazioni da vicino. Nonostante tutti gli eventi a cui avevamo preso parte e quelli che noi stessi avevamo organizzato, potevo contare sulle dita di una mano le volte in cui mio padre aveva indossato una cravatta.
Lei annuì fiera. «Ti ho detto che ha preso la cosa molto seriamente!»
Ci lasciammo andare ad una risata contenuta, ma ciò non bastò ad evitare che mio padre comprendesse il tema.
«State ridendo della mia cravatta, vero?» domandò aggiustandosi il nodo e strattonandolo un po' con il dito indice.
L'altra mano reggeva un calice di Champagne che teneva ad una ragionevole distanza di sicurezza dal suo costoso abito ingessato blu notte.
«Non potremmo mai», disse mia madre allontanando con un gesto delicato la mano dal nodo, prendendola nella sua.
«Sei davvero elegante papà», commentai sincera con un sorriso che ricambiò.
«Ecco, ora so per certo che mi prendevate in giro per la cravatta! Non fate le adulatrici con me!»
Entrambe ridemmo, colte in flagrante. Mio padre si aggiunse alla risata, ma poi tornò serio e guardò negli occhi mia madre con quello sguardo carico d'amore. «Non potevo mettere in imbarazzo tua madre», disse. «Tanta bellezza merita riguardo».
Si scambiarono un casto bacio, sfiorandosi appena le labbra e sorridendo nel mentre. Per quanto fossi infinitamente felice per loro, una piccola parte di me era estremamente invidiosa del loro rapporto.
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𝑀𝑟. 𝑊𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟 - Disponibile su Amazon
Romance18+ | Adelwin Winter è un nome che risuona greve nella fredda città di Berlino. Chiunque riconosce il suo potere, teme il suo confronto, alimenta la sua fama di uomo più crudele e spietato nel campo degli imprenditori. Si possono contare sulla dita...