Pov's Viola
Al lavoro va sempre meglio e le cose tra me e Greg stanno andando a gonfie vele, mentirei se dicessi che ho dimenticato Dusan, anche perché per me sarebbe impossibile farlo e non solo in quanto viviamo nella stessa casa. Ma il mio sentimento per lui è talmente profondo che mi sarebbe impossibile estirparlo. Dopo quella sera in cui ho capito che lui è davvero geloso di me, non ci sono state più interazioni del genere tra di noi. Ci comportiamo come due coinquilini che condividono lo stesso spazio ma niente di più, mi dispiace che siamo arrivati a questo e mi manca il mio amico e sicuramente la presenza di Vanja non aiuta affatto. Però con Greg ci sto davvero bene, lui mi fa stare bene, è fantastico con me e non potrei desiderare davvero di meglio, mi piace, mi piace trascorrere del tempo con lui ma purtroppo non è Dusan. E per quanto io mi sforzi non riesco a togliermelo dalla testa il serbo, sono rammaricata per Greg che si meriterebbe molto di più da parte mia e magari con il tempo riuscirò anche a darglielo ma ora proprio non ci riesco. Come stasera che siamo a casa sua, ormai ci frequentiamo da abbastanza tempo e io mi fido di lui, ci stiamo baciando e sono chiare le sue intenzioni, lo voglio anch'io, lo voglio davvero, desidero fare questo passo ma improvvisamente mi blocco e non riesco a proseguire
"Greg aspetta"
Lui mi fissa confuso
"Che c'è? Ho fatto qualcosa che non dovevo? Scusami mi era sembrato di capire che lo volessi anche tu ma magari ho frainteso tutto"
E' davvero rammaricato e mi sento una merda a fargli questo ma davvero non riesco ad andare avanti
"No Greg, tu sei meraviglioso e non hai fatto assolutamente nulla né hai frainteso, sono io che non me la sento, non ancora perlomeno"
"Viola se è così lo capisco davvero, vuol dire che aspetteremo, non abbiamo mica fretta"
"Grazie per la comprensione"
"Non dirlo nemmeno per scherzo, non ti farei mai fare qualcosa contro la tua volontà, non sono quel genere di uomo, spero che tu lo sappia"
"Sei fantastico davvero Greg e io sono veramente fortunata ad averti incontrato"
"Sono io quello fortunato e ringrazio mia madre che quel giorno mi ha mandato nella pasticceria dove lavori, altrimenti non ti avrei mai conosciuta, sei speciale Viola, non credere mai a chi ti dice il contrario"
Lo abbraccio piena di gratitudine per le sue parole
"Ti dispiace accompagnarmi a casa ora? Si è fatto tardi"
"Certo che no splendore"
Arriviamo sotto casa mia, sto per scendere dalla macchina quando il biondo mi dice
"Aspetta"
Lo vedo scendere fare il giro della vettura e venirmi ad aprire lo sportello, mi tende la mano
"Mademoiselle"
Prendo la sua mano sorridendo
"Merci"
Esco dall'automobile, mi prende tra le braccia e mi regala un bacio lungo e lento, mi accarezza lo zigomo con le nocche delle dita
"Buonanotte principessa"
Odio essere chiamata così ma lui non può di certo saperlo e penso che per stasera l'ho già ferito abbastanza con il mio rifiuto non voglio infierire ancora per cui sorrido e replico
"Buonanotte Greg"
Sto per entrare nel portone del palazzo quando una voce alle mie spalle, voce che conosco molto bene mi fa letteralmente sobbalzare...
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Le parole che non ti ho detto
FanfictionQuesta è la storia di una grande amicizia che potrebbe diventare un grande amore, chissà...