Di nuovo amico per un giorno

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Pov's Viola

Oggi per me è una giornata davvero triste, è l'anniversario della morte di mio padre, è pure il mio giorno libero al lavoro e quindi non ho nemmeno modo di tenermi occupata e di distrarmi almeno con quello. Giada e Vanessa sono entrambe al lavoro. Sarei tanto voluta andare a Firenze, a portare dei fiori sulla sua tomba, ma le mie scarse finanze non me lo hanno permesso. Carlotta naturalmente se ne è ricordata e mi ha chiamata stamattina

"Tesoro vorrei essere lì con te per poterti abbracciare, non sopporto l'idea che tu stia da sola in un giorno così triste per te"

"So che vorresti essere qui e ti ringrazio, te ne sei ricordata e non è da poco"

"Ti voglio bene Viola e ne volevo anche a tuo padre, era un uomo burbero ma con un gran cuore"

Era vero, il mio papà era davvero così e anche lui si era affezionato alla mia amica

"Te ne voleva anche lui, mi manca così tanto, così come la mia mamma"

"Posso solo immaginare il tuo dolore Viola, sono certa che ovunque siano saranno sicuramente orgogliosi della donna che sei"

Dopo aver chiuso la telefonata con Carlotta e aver fatto colazione, ora sono qui a fissare una delle poche foto che ho con mio padre e che mi sono portata dietro dalla mia casa d'infanzia, quando sento suonare il campanello, mi chiedo chi possa essere a quest'ora del mattino, mi affaccio allo spioncino e vedo Dusan, che ci fa qui? Poi una flebile speranza si fa strada nel mio cuore, che se ne sia ricordato anche lui? Non mi resta che aprirgli la porta per scoprirlo

"Ciao Dusan"

"Ciao Viola, posso entrare?"

Gli faccio spazio per farlo passare

"Vieni entra, posso sapere come mai sei qui?"

"Pensavi che me ne fossi dimenticato? Che non sapessi che giorno è oggi?"

Allora lo ha ricordato davvero, non so se esserne stupita o meno, ma so che mi fa un gran piacere saperlo

"Te lo sei ricordato"

Mormoro

"Certo che sì, volevo bene a tuo padre, ha fatto tanto per me e certe cose io non le dimentico"

"Grazie per essere passato"

"Ho immaginato che non fosse un giorno facile questo per te e volevo poterti stare vicino, senza secondi fini Viola, solo come amico, se tu me lo permetti"

Come potevo dirgli di no? Avevo bisogno del mio migliore amico, nessuno poteva capire, a parte Carlotta, cosa stessi passando in quel momento

"Certo che si Dus"

"Bene, allora preparati ti porto a Firenze"

Mi spiazza completamente con quella proposta, al che lo fisso allibita

"Vuoi portarmi a Firenze? Davvero?"

"E' quello che ho appena detto, immagino che tu voglia fare visita alla sua tomba"

"Beh si, ma è un viaggio lungo e sicuramente tu avrai di meglio da fare che trascorrere la giornata in questo modo"

"E' il mio giorno libero e soprattutto non c'è niente di più importante di te per me Viola, niente"

Resto senza parole, non so che dire, questo ragazzo riesce sempre a stupirmi, nel bene e nel male, quando evito che esito ancora aggiunge

"Dai Viola, lo so che è quello che desideri di più oggi, quello di cui hai bisogno"

Le parole che non ti ho dettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora