𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟏𝟕

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SILVIA'S POV

"Con Matias é successo qualcosa di interessante?Mi ha detto che hai dormito da lui." mi dice Kenan
"Non parliamo di stamattina per favore." dico
"Perché?Avete-" prova a dire il turco, che viene fermato dalla sottoscritta
"No!Non abbiamo fatto niente, però ho rischiato di ucciderlo."
"Non mi stupisco più ormai." ridacchia lui.

SKIP TIME

"Devo proprio venire?" domando
"Si, niente scuse, entra in macchina." dice Kenan spingendomi dentro di esso
"Non sei per niente delicato!Come fa Elisa quando lo fate?!" domando
"Non tocchiamo l'argomento per favore." dice lei.

Non faccio ulteriori domande perché potrei avere paura della risposta.

***

"Scendi!" dice Elisa
"No, rimango qua." dico.

Tempo di reazione di Kenan:0,005 secondi.

"Lasciami animale!" dico divincolandomi
"Se fossi scesa di tua iniziativa!" mi rimprovera Elisa
"Puoi dire al tuo fidanzato di lasciarmi?Ho le gambe, posso arrivarci da sola al campo." dico
"No, se ti mette giù al 99% scapperesti dritta verso i bagni e ti chiuderesti dentro, quindi no."
"E lasciami animale selvatico!" dico buttandomi giù.

Finalmente sento la terra sotto i piedi.

O meglio dire, l'erba.

Oggi non ho voglia di vedere ne Matias, ne Nicola, piuttosto mi chiudo nello spogliatoio.

E invece, sono costretta a sedermi in panchina con Elisa.

"Senti Silvia..." inizia lei
"Elisa ti blocco, se devi parlarmi di Matias o Nicola puoi evitare di sprecare fiato, perché non mi interessa." la avviso io
"Silvia io e Kenan lo diciamo per te, non dire che non ti interessa perché non é così e lo sai benissimo anche tu."

A quella frase alzo un sopracciglio.

"Almeno con tuo fratello parlaci, non dico con Matias ma almeno con Nicola."
"Avete preso a cuore la situazione più di me." dico
"Noi lo diciamo per te, é te che abbiamo a cuore, non la situazione."
"Ci penserò." dico
"No, ci devi parlare, punto, niente scuse, con Nicola almeno."
"Va bene, se ci tenete tanto, ma non sarò io che andrò da lui, sia chiaro, sai come sono fatta."
"Intendi che sei una super egocentrica e con un ego alto quanto un grattacielo di New York?"
"Non avrei saputo spiegarlo meglio." dico
"Sei incredibile."
"Lo prenderò come un complimento." dico
"Brava, ora però devi farmi un mega favore."
"Dipende." dico incrociando le braccia
"Niente che riguardi tuo fratello o Matias."
"Allora hai tutta la mia attenzione." dico
"Puoi andare nello spogliatoio e prendere la mia pochette dal borsone di Kenan, ho il burro cacao dentro e mi si stanno screpolando le labbra." dice
"Va bene, torno subito."
"Grazie mille."

E così, mi alzo per dirigermi nello spogliatoio.

Entro e individuo il borsone di Kenan, lo apro e tiro fuori la pochette di Elisa.

"Silvia."

Non ci credo.

"Che vuoi?" sputo acida
"Possiamo parlare?" mi chiede
"Dovremmo?" chiedo retorica
"Dovremmo."
"Non avevi detto che non te ne sarebbe importato più niente di me, Nicola?"
"Sia che era una cazzata, ma ero arrabbiato, non volevo dire quelle cose."
"Però le hai dette." gli ricordo
"Si, é vero, ma non le penso sul serio, lo sai." continua
"Non girarci troppo intorno, che devi dirmi?"
"Volevo dirti scusa, ho capito che ho sbagliato, sono scelte che implicano la tua di vita, non la mia, ormai hai 19 anni, ma sai che per me rimani sempre la mia sorellina, però ho capito che se hai fatto ciò che hai fatto non é solo per una questione fisica volta al piacere, non sei tipa; perciò vuol dire che se l'hai fatto, Matias non ti é indifferente, quindi ti prometto che non mi metterò più in mezzo a meno che a contemplarmi non sarai tu stessa."
"Ho sentito bene?Ti stai scusando?" dico scioccata
"Si, segnatelo sul calendario perché non accadrà mai più, quindi?Mi perdoni."
"No." dico
"Come no."
"Certo che ti perdono scemo." dico
"Perfetto, non ti abbraccio perché sono sudato, ora corro, altrimenti DDR mi fa fare altri 20 giri di campo."

E così, mio fratello esce dallo spogliatoio.

Rimango di nuovo sola e apro la pochette di Elisa, da dove estraggo il burro cacao.

Rimetto tutto a posto.

"Hai parlato con Nicola?" sento una voce dietro di me.

Non lui, tutti ma non lui. Vi prego.

"Non vede perché dovrebbe importarti." dico schietta
"Sai com'è, si tratta di noi, grazie al cazzo che mi importa."

A quella frase rido leggermente.

"E da quando esiste un noi?" domando
"Da 6 anni."
"Ed é qui che ti sbagli, esisteva, un noi, ora non più." dico
"Invece si, per me é sempre esistito e continua a farlo, é da quando avevamo 13 e 15 anni che esiste un noi, ora ne abbiamo 19 e 21, non possiamo mandare tutto a puttane."
"Rettifica tutto, IO, non volevo mandare tutto a puttane, sei tu che hai preso l'iniziativa, che é ben diverso Matias." dico
"Silvia, tu non sai un cazzo, quindi non parlare."
"L'unica cosa che non so Matias, é perché quello sera hai fatto ciò che hai fatto, ma ti ricordo che ero lì presente quella sera e non mi scorderò mai quello che ho visto, non mi scorderò mai come cazzo mi sono sentita, quindi per favore, risparmiati le cazzate." dico
"Non sono cazzate, se solo mi facessi parlare, ti spiegherei come sono andate realmente le cose." mi dice avvicinandosi.

Faccio un passo indietro.

"Non ti faccio parlare perché non voglio sentire le tue stronzate, é diverso."
"Sei una cazzo di bambina." mi dice alzando leggermente la voce
"Io sarei la bambina?" dico indicandomi
"Chi sennò?"
"Tu!" lo accuso
"Stronzate, se solo mi facessi parlare!"
"Non voglio farti parlare, forse non ti é chiaro, io ti odio." dico mettendo un taglio alla discussione.

A quella frase mi sbatte al muro.

"Sei una stronza, non ci credi neanche tu che mi odi." mi soffia sulle labbra
"O forse sei tu che non vuoi crederci perché non vuoi ammetterlo a te stesso." dico
"Se mi odiassi davvero, non saresti venuta a letto con me, eppure l'hai fatto, ciò vuol dire che provi qualcosa per me, ma qui l'unica che non vuole ammette qualcosa sei tu, e non vuoi ammettere che sei ancora innamorata di me, ma che hai troppa paura, perché sei un'egoista del cazzo."
"Egoista?" dico spalancando gli occhi.

In base a quale criterio mi chiama egoista?!

"Si, sei una fottutissima egoista, perché non ti importa un cazzo di noi, ma solo di te stessa, ecco perché non vuoi ammettere che provi qualcosa per me." dice a dentro stretti
"Matias basta, stammi lontano." dico
"É davvero ciò che vuoi mi paraiso?Sappiamo entrambi che il tuo corpo dice il contrario, o forse non vuoi ammettere neanche quanto ti sia piaciuto quando ti ho scopata nel letto di Elisa."

A quella frase rabbrividisco.

Sento il mio corpo immobilizzarsi.

"Visto mi paraiso?Potrai anche dirmi di no tutte le volte che vuoi, ma il tuo corpo ti contraddirà  sempre."

SPAZIO AUTRICE

prevedo guai in vista!

voi che ne pensate? qualcosa da dire a riguardo? come finirà questa cosa secondo voi??

grazie dei commenti e delle stelline⭐️❤️

vi amo❤️
tiktok:7vinijr__
~silvia💫

𝐭𝐰𝐨 𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭𝐬 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐥𝐢𝐜𝐭-𝓂𝒶𝓉𝒾𝒶𝓈 𝓈ℴ𝓊𝓁ℯDove le storie prendono vita. Scoprilo ora