𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟑𝟕🔞

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SILVIA'S POV

Non sopporto più nessuno.

Sono circondata da emeriti idioti.

Non hanno un briciolo di intelligenza.

Ne tantomeno di dignità.

Dovrebbero sparire tutti.

L'unica che si salva sono io.

Ovviamente.

Matias sta delirando!

Non che io sia da meno.

Sono arrivata ad un livello di esasperazione tale da pensare di dovermi rinchiudere da sola.

Io sono in camera, Matias sul divano.

Dovrei legarmi al letto per prevenire l'impulso di andare giù e tramortirlo.

Purtroppo, il codice penale mi blocca.

MATIAS'S POV

É immensamente stupida.

Si incazza per tutto.

É una rompi coglioni.

Certe volte vorrei strozzarla.

Purtroppo, il codice penale mi blocca.

Lei é di sopra, mentre io sono sul divano.

Devo combattere contro l'impulsi di andare lì e ucciderla.

Ma chi voglio prendere in giro?

Se andassi di sopra e la vedessi sul letto, mi
partirebbe l'istinto primordiale.

Che ci posso fare se é così scopadelica?

Ok basta.

Sto esaurendo.

Odio Siria.

Spero di accendere la TV e sentire dire al TG che l'abbiano investita.

Che poi, ha due neuroni a forma di mini pony nel cervello?

Che esistenza inappagata.

Cristo.

Non c'è la faccio.

Non resisterei un altro secondo senza poterle spiegare.

Mi alzo di scatto.

SILVIA'S POV

Cristo.

Non c'è la faccio.

Non resisterei un altro secondo senza farmi spigare.

Mi alzo di scatto.

Faccio per scendere giù, ma non appena apro la porta, una figura enorme mi pervade.

Alzo lo sguardo e vedo...

Quel ritardato cronico del mio ragazzo fallito senza dignità.

«Stavi venendo a parlarmi?» sbottiamo all'unisono
«No» di nuovo insieme
«La smetti di copiarmi?» ancora
«Non ti sto copiando!» di nuovo
«Ti odio» per l'ennesima volta
«Dio, sta un po' zitta»

E subito dopo, sento una pressione sulle labbra.

Ogni muscolo che ho in corpo inizia a formicolare.

In un lampo, mi strappa la felpa di dosso, con un'irruenza che mi lascia incapace di muovermi.

Aggancia le dita all'elastico dei pantaloni e sfila anche quelli.

Sento un dito passare sul bordo degli slip, tirandolo leggermente in avanti, facendolo schioccare contro la mia pelle.

Posso morire.

Nel giro di poco, si ritrova senza maglietta.

La V dell'inguine mi da il colpo di grazia.

Sono in paradiso.

Grazie Dio, e considerate che non sono credente.

Sento la parete fredda contro la mia schiena.

«Dio, sei così...» prova a dire
«Così?» lo incito io
«Non lo so, non ci sono parole per descriverti»
dice fiondandosi sul mio reggiseno, che slaccia con una facilità unica, ormai abituato.

Il reggiseno cade ai miei piedi.

Matias si fionda sul mio seno.

Butto la testa leggermente all'indietro, poggiandola al muro.

Mentre continua a giocherellare con i miei seni, sento le sue mani scivolare fino al bordo dei miei slip, sfilandomeli e facendomeli scivolare tra le gambe, che una dopo l'altra, alzo, in modo da liberarmi completamente degli slip.

Sento immediatamente due dita insinuarsi dentro di me, costringendomi ad inarcare la schiena.

Dei gemiti soffocati mi muoiono in bocca.

Prima di farmi venire, sfila le dita.

Mette le mani sotto le cosce, premendoci sopra, in modo da prendermi in braccio.

Mentre sono a koala in braccio a lui, ne approfitto per lasciargli qualche segno sul collo.

Mi fa stendere sul letto.

Poggia le mani sulle mie ginocchia, e mi fa spalancare le gambe.

Si posiziona con la testa all'altezza del mio collo, marchiandolo con dei segni violacei.

Sento un brivido percorrermi la schiena.

Dal collo passa al petto, ai seni, alla pancia.

Arriva al mio inguine.

Lo inizia a torturare con la lingua.

Lo sento torturarmi.

Butto la testa all'indietro.

«Matias» ansimo io mentre gli stringo i capelli.

Lui cogliendo il mio segnale, si stacca.

Si avvicina a me, lasciandomi un bacio sulle labbra.

«Ti amo» dice prima di entrare.

Conficco le unghie sulla sua schiena, lasciandoci molto probabilmente dei segni più che evidenti.

Tra una spinta e l'altra, mi scappa qualche gemito.

Veniamo tutti e due e ci stendiamo sul letto sfiniti.

«Se ogni nostra litigata, finisce con te nuda sotto di me, dovremmo litigare più spesso» dice Matias
«Sei senza vergogna» sbotto io.

SPAZIO AUTRICE
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ma da quanto non facevo un capitolo spicy???personalmente da troppo

ormai penso abbiate constatato che quando sono priva di idee li faccio finire tra le lenzuola, ma non ci lamentiamo, é sempre una gioia

grazie dei commenti e stelline⭐️❤️

vi amo❤️

~silvia💫

𝐭𝐰𝐨 𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭𝐬 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐥𝐢𝐜𝐭-𝓂𝒶𝓉𝒾𝒶𝓈 𝓈ℴ𝓊𝓁ℯDove le storie prendono vita. Scoprilo ora