𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟑𝟓

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MATIAS'S POV

La luce del mattino filtra attraverso le tende, creando un'atmosfera calda e accogliente nella stanza.

Mi stiracchio, sentendo il profumo di Silvia che mi circonda.

Mi giro verso di lei e noto il suo viso sereno e i suoi capelli scompigliati che le incorniciano il volto.

Un sorriso si fa largo sul mio viso non appena la vedo intenta a svegliarsi.

«Buongiorno.» sussurro, sfiorando delicatamente la sua guancia.

Silvia apre gli occhi, sorpreso e disorientata.

«Buongiorno...», risponde con voce assonnata.

Poi si mette a sedere, notando con un certo stupore che indossa il suo pigiama
«Aspetta un attimo... non mi sono cambiata ieri sera.»

Io rido.

«No, non ti sei cambiata. Ti sei addormentata su di me e, beh... ho pensato che avresti apprezzato un po' di comfort.»

Silvia si guarda attorno, cercando di capire come sia finita in quel pigiama.

«Si ma..non ricordo di averlo indossato.» dice.

Mi poggio sul braccio e la osservo con un sorriso malizioso.

«Quando ti ho portata a letto, ti sei completamente lasciata andare, e poi, quando ti sei addormentata, ti ho semplicemente fatta stare più comoda.» rivelo
«E tu? Non hai dormito in pigiama?» mi chiede
«Non ne ho bisogno quando ho te accanto.», rispondo io, sentendo l'aria che si fa subito carica di tensione
«Il tuo calore è tutto ciò di cui ho bisogno.»

Silvia arrossisce, ed un sorriso scappa sulle sue labbra.

«Sei un romanticone, Matias, ma non mi piace l'idea di essermi addormentata, senza sapere cosa mi hai fatto dopo, mi chiedo proprio cosa sia successo.» dice fingendosi interrogativa.

Mi piego in avanti, poggiando la fronte sulla sua.

«Solo bei sogni, spero. Ma se vuoi sapere cosa è successo davvero, dovresti venire a scoprirlo da sola.»

Silvia mi guarda, curiosa e intrigata.

«Che intendi?»
«Beh, potremmo prepararci una colazione insieme. E chi lo sa, potremmo anche finire per fare qualcosa di più... divertente.», rispondo, con un tono di sfida
«Non-» dice, ma si blocca subito e io la guardo interrogativo
«Non ho più il reggiseno!» esclama
«Certe volte dormi così profondamente, mi paraiso, che potrebbero rapirti e tu non te ne accorgeresti." le sussurro all'orecchio.

A quella frase, mi ritrovo di nuovo steso sul letto, con lei stesa sua volta su di me.

«Ti odio.» dice
«Come mai?» domando
«Perché hai il pieno controllo sul mio corpo e sulla mia testa, e questo cosa mi da fastidio.» ammette
«É una cosa a mio favore allora, vero?» le chiedo facendo dei cerchi immaginari sulla sua schiena
«Azzardati.» mi dice lei
«Vogliamo provare?»
«Matias non-» prova a dire
"Shh." dico poggiando l'indice sulla sua bocca.

Lei si zittisce e il sul viso si rilassa.

«Era questo che intendevi?» domando retorico
«Si, decisamente.» ridacchio io vedendola in silenzio.

La bacio delicatamente.

«E comunque, se può farti stare meglio, anche tu hai il pieno controllo su di me.» dico.

𝐭𝐰𝐨 𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭𝐬 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐥𝐢𝐜𝐭-𝓂𝒶𝓉𝒾𝒶𝓈 𝓈ℴ𝓊𝓁ℯDove le storie prendono vita. Scoprilo ora