Dark romance 🖤🩸⛓️
Ethan è un criminale, cresciuto nei bassifondi, dove la legge è solo un'ombra e la sopravvivenza si guadagna con il sangue e l'inganno. Abituato a muoversi tra omicidi e affari loschi, ha sempre vissuto ai margini, dove il crimin...
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Delia
Premo il pulsante del trentesimo piano del Crystal Heigth, l'edificio che ormai appartiene interamente a mio fratello da cinque anni. L'ascensore sale velocemente, e in pochi secondi mi ritrovo di fronte alla porta del suo ufficio.
Do un colpo leggero con le nocche, poi entro senza aspettare una risposta. I miei occhi si posano subito su di lui: è seduto alla scrivania, lo sguardo perso nel vuoto, come se non mi avesse nemmeno sentita.
«Declan?» Chiamo il suo nome sottovoce, chiudendo la porta alle mie spalle con cautela.
Lui non si volta, non fa alcun cenno. Afferra solo il bicchiere di whiskey che tiene sempre accanto al computer, il suo compagno inseparabile da quando Evie, la sua ragazza, è morta poco più di un mese prima. Ne beve un lungo sorso, senza fretta.
«Sono occupato.» Dice con una freddezza che mi ferisce come una lama sottile. «Ti serve qualcosa?»
Stringo le labbra, trattenendo il respiro. Mi avvicino lentamente, lasciando scivolare la borsa su una poltrona vicina, e mi stringo le braccia al petto, cercando di non crollare.
«Sono solo venuta a vedere come stai.» Il mio sospiro è quasi un sussurro, cerco disperatamente il suo sguardo, ma è annebbiato dall'alcol, distante, irraggiungibile.
«Bene, grazie.» Mente senza esitazione, alzandosi per riempirsi di nuovo il bicchiere. «Non sono un bambino, non ho bisogno che tu venga a vedere ogni due giorni come sto.»
Chiudo gli occhi per un istante, sentendo un nodo stringermi lo stomaco. Lo vedo allontanarsi sempre di più, giorno dopo giorno, e non so più cosa fare per aiutarlo.
«Dec...»
«Che c'è?» Sbotta con rabbia improvvisa, girandosi verso di me. «Se ti serve qualcosa, chiedila e basta, cazzo, non starmi tra i piedi.»
In quel momento la porta si spalanca all'improvviso, e nostro fratello Derek entra con passo deciso. «Che succede?» domanda con un sopracciglio inarcato, richiudendosi la porta alle spalle. Il suo sguardo si sposta da me a Declan, cercando di capire cosa stia accadendo.
Resto in silenzio per un istante, fissandolo. Da quando è uscito dalla clinica di disintossicazione, Derek ha ritrovato quell'aria tranquilla che sembrava aver perso. Ha ripreso il controllo della sua vita con una determinazione che quasi non riconoscevo in lui. Si è trasferito nell'attico dove prima viveva Declan, nemmeno lui riusciva più a vivere nella casa di famiglia, circondato dai fantasmi del passato, da quell'oscurità che aveva finito per travolgerci tutti. Ora sembra più stabile, ma conosco mio fratello abbastanza da capire che anche lui sta ancora combattendo i suoi demoni.
«Allora?» chiede di nuovo, stavolta con una leggera nota di preoccupazione nella voce.
Declan, però, continua a ignorarlo, il bicchiere di whiskey tra le mani come un'ancora a cui si aggrappa per non crollare.