Draco

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Ci vollero alcuni respiri affannosi a Draco per ricordare che era a Hogwarts, che era al sicuro e che Voldemort era morto da tempo. Sbatte forte le palpebre, scuotendo la testa nel tentativo di dissipare le immagini che la sua mente aveva evocato. Il dolore fantasma del suo incubo era stato un po' troppo vicino a un ricordo. Ora gli era diventato familiare, si svegliava tremante e pieno di terrore. Sognava soprattutto il Manor. Di quei mesi trascorsi con il Signore Oscuro che gettava un'ombra sulla casa della sua infanzia, un posto in cui non aveva mai avuto paura prima, ma che ora era contaminato dal ricordo del sangue, della tortura e dal controllo.

Durante il periodo trascorso con Voldemort, Draco aveva imparato a diventare invisibile. Meno il Signore Oscuro lo vedeva, meno era probabile che scaricasse la sua rabbia su di lui. E con Potter che evitava costantemente la sua cattura, era sempre arrabbiato. In più di un'occasione, Draco era stato il destinatario di quella rabbia, o piu specificamente, della maledizione Cruciatus.

Sperava che allontanarsi dalla Villa potesse aiutarlo, ma sembrava che la presenza del Signore Oscuro fosse intenzionata a seguirlo.

C'era un raggio di sole che filtrava da una fessura nelle tende del suo letto. Almeno aveva dormito fino al mattino. Non avrebbe dovuto restare sveglio per ore a ripetere l'incubo piu e più volte fino a farlo impazzire. Rimosse l'incantesimo di silenziamento che aveva messo la sera prima, per ogni evenienza. Meglio cosi Era giá abbastanza brutto dover condividere la stanza con il Salvatore del mondo magico, non aveva bisogno dell'imbarazzo aggiuntivo di Potter che lo sentiva piagnucolare nel sonno

Non avrebbe mai scelto di tornare a Hogwarts se non fosse stato per la paura di rimanere disoccupato. Avrebbe sempre potuto vivere dei soldi della sua famiglia per il resto della sua vita, ce n'erano molti, ma sembrava orribilmente noioso, starsene seduto tutto il giorno a Manor senza niente da fare. Come probabilmente stava facendo sua madre in quel momento. Gli aveva detto che tornare a Hogwarts sarebbe stata la cosa migliore per lui da quando era stato annunciato che gli studenti sarebbero stati i benvenuti per completare i loro NEWT. All'inizio aveva discusso. Perché avrebbe dovuto tornare in un posto dove tutti lo odiavano? Ma alla fine, non poteva negare che aveva ragione. Sarebbe stato abbastanza difficile trovare un lavoro con la sua reputazione, non aveva senso rendersi le cose piu difficili non terminando gli studi.

Ciò non gli impedì di essere amareggiato. Era come se sua madre lo stesse mandando via, come se non riuscisse piu a sopportare di guardarlo. Non sapeva se era qualcosa che aveva fatto lui o se erano semplicemente le assenze di Lucius ad averli allontanati, ma le aveva fatto capire chiaramente che se n'era accorto

"Mamma!" chiamò impazientemente dall'ingresso della villa, con il baule in mano e l'uniforme scolastica addosso.

Un attimo dopo uscì dal guardaroba, evidentemente senza fretta

"Mi dispiace", disse "Non sono riuscita a trovare il mio cappotto"

"Sarò in ritardo"

Lei aggrotto la fronte

"Abbiamo un sacco di tempo. Hai davvero cosi fretta di andartene?" chiese, allungando una mano e raddrizzandogli il colletto della camicia

"Sei tu che volevi che tornassi indietro", disse, prendendole delicatamente il braccio. Ebbe giusto il tempo di vedere il dolore nei suoi occhi prima di scomparire, e un secondo dopo erano in piedi sulla piattaforma 9 ¾ circondati dai miei maghi e streghe.

Era stato un poʻ crudele, lo ammetterà. Si era sentito leggermente in colpa, abbastanza da baciarla sulla guancia e abbracciarla forte prima di salire sul treno.

Avrebbe potuto dire di più, avrebbe potuto dirle che non era l'unica a volerlo fuori. Che voleva solo andarsene da quella fottuta casa, allontanarsi da lei, ma non era cosi crudele, anche se a volte lo sentiva, le parole sulla punta della lingua.

𝑅𝑒𝑑 𝑎𝑛𝑑 𝑔𝑟𝑒𝑒𝑛 𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑦 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑟𝑠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora