Whisky incendenario

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Sabato 5 dicembre 1998

Erano passate due settimane da quando Harry e Draco avevano trovato lo Specchio delle Brame e la successiva realizzazione di Harry. Aveva trascorso quelle due settimane analizzando eccessivamente ogni interazione che aveva avuto con Draco ed essendo iper consapevole di ogni momento da allora. Sembrava essersi messo in una situazione per la quale non era ancora pronto. Lui e Draco trascorrevano tutto il loro tempo insieme. Non aveva tempo per pensare.

Ma una cosa la sapeva per certo: era innamorato di Draco e non se ne sarebbe andato tanto presto. Quindi stava facendo del suo meglio per adattarsi a questa nuova informazione e per tenere la situazione sotto controllo nel frattempo. Sarebbe stato molto più facile se fosse stato completamente certo che Draco non provasse la stessa cosa.

Il problema era che a volte, quando Draco lo guardava, pensava quasi di vedere il suo stesso desiderio riflesso su di lui. Prima era stato completamente ignaro di questo. Non gli era mai passato per la testa che Draco potesse provare dei sentimenti per lui. Harry trovava ancora difficile credere che Draco non lo odiasse.

Quindi attribuì questo sospetto principalmente al fatto che stava confondendo i suoi sentimenti con quelli di Draco. Ma ciò non gli impedì di interrogarsi.

Stava pensando al modo in cui Draco gli aveva sorriso il giorno prima in pozioni, tutto calore e contorni morbidi, quando Hermione si schiarì la gola. Lui alzò lo sguardo da dove era rimasto a fissare senza espressione il suo piatto di fagioli e pane tostato. Entrambi i piatti del suo amico erano vuoti, pronti per essere mangiati. Harry doveva essersi distratto per un po'. Hermione diede una gomitata a Ron nel fianco.

Lui fece una smorfia e la fulminò con lo sguardo. Lei gli restituì uno sguardo tagliente tra lui e Harry. Ron sembrò capire la sua istruzione silenziosa mentre faceva una leggera smorfia e poi si voltò verso Harry.

Sembrando a disagio, disse: "Oh, giusto, ehm... Harry?"

"Sì Ron?" chiese Harry, alzando un sopracciglio, qualcosa che aveva imparato stando troppo vicino a Draco. Ron sembrava esitare insolitamente prima di parlare e Harry poteva indovinare cosa stava per dire. Era il weekend di Hogsmeade e i tre avevano in programma di andare insieme al villaggio, come al solito. Ma la sera prima li aveva sentiti parlare di un appuntamento.

"È solo che io e Hermione stavamo pensando che forse potremmo..." iniziò Ron.

"È doloroso", pensò Harry.

"Vuoi uscire con qualcuno?" chiese.

"Sì!" disse Ron, sollevato di non doverlo dire lui stesso.

"E vuoi che vi lasci soli?" chiese Harry.

"Solo se non ti dispiace", lo rassicurò

Harry apprezzò la considerazione. Non che avesse il diritto di dire loro cosa fare, ma era bello che ci tenessero abbastanza da chiedere.

"Sì, certo", Harry scrollò le spalle.

A lui non importava. Per quanto ne sapeva Harry, erano stati a un appuntamento vero e proprio, e sarebbe stato felice di lasciarli andare per conto loro per quel giorno.

"Dovrò solo trovare qualcun altro con cui andare", disse, chiedendosi se Neville avesse già dei piani. Forse avrebbe potuto unirsi a lui. Lo scrutò su e giù per il tavolo in cerca di lui, ma non si trovava da nessuna parte. Vide Dean e Seamus qualche posto più in là e pensò di chiedere a loro. Ma pensò che probabilmente avrebbero trascorso la giornata insieme anche loro.

"Perché non lo chiedi a Draco?" suggerì Hermione, più coinvolta che mai nella loro inesistente relazione.

Harry lanciò un'occhiata inconscia a Ron, ma non reagì al suggerimento, lo guardò solo con aria fiduciosa. Harry si chiese, non per la prima volta, se Hermione gli avesse raccontato della loro conversazione. Supponeva che non importasse poi così tanto. Non gli importava che Ron lo sapesse. Glielo avrebbe detto lui stesso se avesse trovato il momento giusto. L'argomento doveva ancora essere affrontato e Harry non sapeva come parlarne.

𝑅𝑒𝑑 𝑎𝑛𝑑 𝑔𝑟𝑒𝑒𝑛 𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑦 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑟𝑠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora