Fra le colpe d'altri tempi nascono nuovi ( vecchi ) amori

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Ultimamente non sono soddisfatta dei capitoli, noto un peggioramento sia stilistico che formale oltre che descrittivo, non ne sono convinta manco di questo che ho scritto su un onda emotivo non proprio positiva, anzi, ma è così che sfogo le emozioni negative e intense, con la scrittura e questo capitolo ne è il frutto.

Ho deciso di tirare fuori dal cilindro un nuovo personaggio che proprio nuovo non è, l'ultimo re umano di Issergundu, morto per una strana malattia, e di cui Markann era il medico ufficiale di corte e personale del Re.

Ho preso questa decisione per terminare finalmente "l'arco narrativo" di Markann o meglio, completare e spiegare i motivi per cui è quello che è attualmente, e tutta la sua storia pregressa, con tutto il carico emotivo che può comportare.

Non abbandonerò Werrost, Porsom non ne sarà affatto un sostituto, anzi Werrsot sarà essenziale per dare a Markann la forza di confrontarsi con lui e con il passato che Porsom incarna ( e relative emozioni, come leggerete) e sopratutto non dimenticate il capitolo precedente, quello che è accaduto è stata la prima ed essenziale goccia per sbloccare l'emotività di Markann ( senza il capitolo precedente Markann non sarebbe in grado di fare e sentire quello che leggerete ).

Sì non ne potrete più di Markann me ne rendo conto, io ho un gruppo di protagonisti e questa è una storia corale quindi non è ammissibile concentrarsi così tanto su un singolo personaggio, personaggi che sono come i figli, dovresti amarli tutti in modo uguale non avere delle preferenze.

Motivo per cui nei prossimi capitoli darò spazio agli altri e a Porsom.

Buona lettura.

Ewan, il tuttofare del bordello della Mana Parsa si trovava, tre ore prima dell'alba, fuori dalle mure sud di Misserto per fumare un sigaro.

O meglio, uno di quelli che era riuscito a salvare dalla secchiata d'acqua che la proprietaria del bordello gli aveva gettato per svegliarlo, quella mattina.

Ewan, zoppicante a causa di un carro che lo aveva investito procurandogli seri danni alla gamba destra, tanti anni prima, denti gialli e molti già marci per colpa della quantità spropositata di sigari che fumava giornalmente da più di quindici anni, tuttofare e uomo di fatica nell'unico bordello di Misserto, osservava pensierosa il paesaggio collinare davanti a lui.

Ripensava alla mezz'ora precedente la sua uscita quotidiana dal bordello quando aveva visto i nuovi arrivati a Misserto, due donne velate e uno strano vampiro che sembrava molto in confidenza con Khornos, il capo delle guardie di Misserto, uno strano trio che alloggiava nella pensione delle Sorelle Nere, la controparte femminile dei monaci della pece.

E a proposito di monaci della pece, mentre era intento, nel retro dell'edificio, a riscuotere il pagamento degli ultimi clienti trattenutosi per la notte con le ragazze della Parsa ( E prima di ripartire il "locale" lei quegli uomini li voleva fuori dalla porta, facendogli ovviamente pagare una quota in più per aver trascorso la notte con le sue ragazze e mangiato il cibo della loro colazione ), aveva visto uno dei monaci incaricati di controllare le attività economiche di Misserto ( e il bordello rientrava fra queste ) ovvero il fratello Borshin.

Il monaco, come ogni mattina l'aveva salutato cordialmente, ignorando i tre peccatori che velocemente erano spariti fra le vie di Misserto, sicuramente intenti a preparare una scusa per le mogli che li aspettavano, in piedi e preoccupate ( oppure - se erano a conoscenza dei vizi dei mariti - molto arrabbiate ), a casa.

Borshin, insieme a Parsa, era l'unico a conoscere la vera identità di Ewan, motivo per cui si era proposto per essere il sovrintendente per il controllo delle attività economiche dei piccoli e medi bottegari di Misserto, così da controllarlo e far si che non dicesse né combinasse nulla in grado di far saltare quella copertura costruita con molta difficoltà.

La persistenza dell'eternità.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora