7 - ...A Strapparci Dalla Morte... (pt.2)

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«Quindi come funziona? Mi siedo e ascolto come l'ora di matematica?»

«Sì, se vuoi metterci un milione di anni. Ma grazie al nostro aiuto ti faremo tagliare il traguardo senza passare dal via.»

«Ti faremo?»

«Io, Finik e Grace. Muscoli, cervello e armi. Soprattutto i muscoli.»

«Ma loro sono già d'accordo?»

«Lo saranno presto. Li convincerò sicuramente. Per Finik basterà promettergli di fargli da cavia per un paio d'ore, e a Grace puoi sempre trovare un fidanzato, o un amico, o qualcuno con cui non se la dia a gambe per l'imbarazzo» ridendo e colpendo il tavolo, avvicinando una mano al volto di Nowel per coprirne la risata.

«A proposito, penso che mi abbia lasciato la sua sciarpa» scatenando però nello sguardo di Hiden un impercettibile senso di stupore, aprendogli uno spiraglio in mezzo alle labbra e portandolo a esclamare: «Ti ha lasciato la sua sciarpa? Sei sicuro?»

Nowel cruciò lo sguardo in riflessione: «La indossava ieri sera. Credo proprio sia la sua. Perché?»

«Non l'ho mai vista in giro. Diavolo, devo assolutamente prenderla in giro. Non restituirgliela, anzi, restituiscigliela in cambio delle lezioni ma devi aspettare che sia lì con te, okay?» delirando tra se e se come ad escogitare un piano malvagio.

«Tu sei malato.»

«Sono sincero. Molto peggio.»

«Allora dimmi un po': tu cosa vorresti in cambio delle lezioni?»

«Dritto al punto: mi piace. Tu e io, gara di shottini. Adesso.»

«Col cazzo che lo rifaccio» gli uscì dal cuore a Nowel passando per la bocca.

«Vuoi il miglior insegnante del mondo? Vuoi uscire di qui? E allora taci e bevi» allungandogli uno shottino appena prima che un femminile sbiascicare di parole incomprensibili gli alzasse lo sguardo sulla pista da ballo. In un istante riportò la mano a sé, trangugiando lo shottino che teneva, afferrando con l'altra l'ultimo del tavolo e annegandocisi dentro.

«Tanto figa quanto sbronza» scavalcando il divanetto con un balzo, girandosi all'ultimo verso Nowel: «Gara rimandata. Domani alle 4 in palestra, e non azzardarti a riportare la sciarpa a Grace senza di me» tirando su un pollice prima di lanciarsi in pista, sgomitandosi a raggiungere la sua bella.

«Ma almeno dimmi dov'è la palestra!»

≈ ≈ ≈

Bussò alla porta, ricevendo in risposta un fracasso di vetri rotti e colpi. E ancora vetri rotti. Finché una voce leggera non interruppe quella baraonda: «A-Arrivo.»

Uno spiraglio si aprì e un timido occhietto ne sbucò. Si richiuse subito però, facendo riecheggiare attraverso la porta un rumore tanto veloce quanto acuto.

Si riaprì la porta mostrando per intero la figura di Grace: «C-Come posso aiutarti?»

Nowel non fiatò subito, rimanendo ad osservare la silhouette della ragazza, così come il vestito leggero ad accarezzarla, e le guance colorite tanto quanto le labbra ardenti: «Stai bene» arrossendo in viso.

A quelle parole la ragazza divenne del colore della lava, lasciandosi cadere all'indietro, sbattendo la porta dritta sul naso di Nowel. Ruzzolò su se stesso prima di sfracellarsi sul pavimento del corridoio, mollando la presa sulla sciarpa che gli si poggiò sopra come un velo funebre.

«S-Scusa!»

≈ ≈ ≈

«Adesso capisco perché Hiden mi ha detto di non andare da solo» disse come prima cosa una volta rinsavito, notando la sciarpa avvolta attorno al collo di Grace.

«Ti chi-chiedo scu-scusa» rantolò lei singhiozzando, con mille sbavature di mascara a rigargli il viso.

Il ragazzo sorrise appoggiandogli una mano in testa ad accarezzargli i capelli, placando all'istante i lacrimoni.

«G-Grazie per la sciarpa» replicò lei stringendocisi dentro.

«Grazie a te per avermela lasciata. È importante per te. Non è vero?» ma a quella domanda Grace si spostò di lato facendosi più riservata.

«Se è così importante perché l'hai lasciata a me? Mi conosci appena.»

Non rispose subito. Prese prima un profondo respiro, tirandosi la sciarpa fin sopra al naso, voltandosi a guardare il ragazzo negli occhi: «Hiden si fida di te. Tu sei buono.»

«È solo Hiden. L'ubriacone che non fa altro se non prenderti in giro-» ma subito la ragazza lo interruppe: «Non lo fa con cattiveria.»

«Hiden capisce le persone. Le fa ridere. Le protegge» continuando, portando sempre più in alto la sciarpa e stringendola con tutta la forza che aveva: «È una brava persona, e le brave persone attirano brave persone.»

CHAKRA Vol.1-2-3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora