Ieri sera i ragazzi hanno bevuto qualche birra parlando con Kimberly e poi si sono dileguati.
La mattinata invece l'abbiamo passata a riordinare tutto prima dell'arrivo dei genitori di Kayden e Kimberly, che sono entrati in casa poco fa.
<<Oh mio dio quanto sei cresciuto!>> Grida la signora Maynard correndo verso Leon e prendendolo in braccio.
Kimberly abbraccia suo padre ridacchiando. <<Leo saluta la nonna.>> Dice poi staccandosi a guardare nostro figlio.
Il bambino si sta nascondendo dietro le gambe della mora che non esita a prenderlo in braccio e portarlo vicino ai nonni. <<Leo non ti ricordi di nonna e nonno?>>
Quest'ultimo scuote la testa in segno di negazione.
<<Aspettate...>> Kayden si mette in mezzo corrugando la fronte. <<Voi siete andati a trovarla? Sapevate dov'era e non me l'avete detto??>>
In salotto piomba subito il silenzio, guardo anche io i signori Morgan, ricordo quando venivo sempre qui ubriaco, piangendo perché non riuscivo a trovare Kimberly. I suoi genitori erano tra i primi a tendermi una spalla su cui piangere.
<<E' così?>> Domando anche io.
Kimberly si mette subito in mezzo. <<Non sapevano dove fossi. Sono andata io a trovarli una volta all'anno. Non litigate per favore, è colpa mia.>>
Kayden sospira e si massaggia le tempie, dopodiché esce di casa sbattendo la porta.
La ragazza dagli occhi azzurri mi lancia uno sguardo supplicante.
Forzo un sorriso e le lascio un bacio sulla fronte. <<Tranquilla non sono arrabbiato.>> Ormai non ha senso aggrapparsi al passato. Devo concentrarmi sul presente e sul futuro.
Kimberly sorride e torna a parlare con i suoi genitori, cercando di far parlare anche Leon che è troppo timido anche solo per rivolgergli lo sguardo.
La signora Morgan prende in braccio Leon, e Kimberly dopo aver sussurrato qualcosa al bambino, si rivolge a me: <<Andiamo?>>
<<Dove?>> La guardo confuso.
La mora mi fa l'occhiolino e dopo avermi preso per mano esce di casa salutando i suoi genitori.
<<Luke, ho pensato molto a noi in questi giorni. E... Potremmo andare a vivere insieme... Sempre se ti va bene...>>
Spalanco gli occhi sentendo un ondata di felicità percorrermi tutto il corpo.
La prendo in braccio. <<Davvero?! Quando?!!>>
<<Quando vuoi, appena troviamo una casa carina. Non posso continuare a stare a casa dei miei.>> Ridacchia aggrappandosi bene a me.
Senza aspettare un secondo appoggio le mie labbra sulle sue iniziando a baciarla appassionatamente.
Kimberly si stacca imbarazzata. <<Luke siamo per strada... Per di più davanti a casa mia!>>
<<Che ne dici di trasferirti a casa mia?>> La lascio di nuovo a terra. <<Non abito più con i miei genitori sai?>>
<<Voglio vedere casa tua!>> Esclama eccitata.
Sorrido. <<Se vuoi puoi vederla adesso. Non è lontana da qui.>>
<<Prendiamo la macchina?>>
Annuisco. <<Si così se Leon ha bisogno possiamo tornare subito.>>
***
<<Secondo te Kayden rimarrà arrabbiato con me e i nostri genitori per molto?>>
Scuoto la testa continuando a mantenere lo sguardo sulla strada. <<Non penso sia arrabbiato... Forse un po' deluso. Ma gli passerà.>>
Kimberly sospira guardando fuori dal finestrino. <<Lo spero. Vorrei tornasse tutto normale.>>
<<Stai tranquilla.>> Tiro il freno a mano dopo aver parcheggiato. <<Eccoci.>>
Kimberly scende dalla macchina e guarda l'enorme palazzo davanti a noi.
<<Vivi in un appartamento?>>
<<Si. Non ti piace?>>
Kimberly mi guarda a bocca aperta. <<No anzi! Lo adoro! Dai entriamo!>> La ragazza mi prende per mano entrando subito nell'edificio.
Saluto con un gesto della mano il portinaio, un uomo anziano con i capelli e la barba bianca.
<<Quello chi era?>> Domanda incuriosita Kimberly mentre saliamo sull'ascensore.
<<Stanley, il portinaio. È qui dalle 8:00 di mattina fino alle 18:00. Nei weekend invece c'è Pepper, una signora di mezza età.>> Dico premendo il pulsante per salire al penultimo piano: il diciannovesimo.
Guardo Kimberly, ha addosso una semplice maglietta larga, che le lascia scoperta una spalla e dei jeans aderenti che fasciano alla perfezione le sue gambe.
È così bella e io sono così in astinenza...
Solo a guardarla mi viene il cazzo duro.
Kimberlys Point Of View
Le porte dell'ascensore si aprono e mi butto subito fuori dall'ascensore.
Ultimamente stare con Lucas mi rende nervosa. È da tanto che non lo vedo, e ogni suo bacio o carezza mi fa venire i brividi.
Mi è mancato. Troppo. E probabilmente non ha idea di quanto voglia saltargli addosso in questo momento.
Mi trovo davanti ad una piccola entrata con una porta davanti.
Lucas inserisce una carta sul lettore fuori dalla porta, e quest'ultima si apre con un "click".
Appena entriamo nell'appartamento vedo un cane che sta correndo verso di noi.
Inizio a gridare mentre salto in braccio a Lucas allacciando le gambe dietro la sua schiena, e nascondendo la faccia sul suo collo.
<<Portami via ti prego!>>
Sento il petto di Lucas vibrare in una risata. <<Kim tranquilla, Lucky è bravo, non ti farà niente.>>
<<Fa nulla!>>
<<Lucky a cuccia!>> Tuona Lucas, al che il cane va a mettersi subito seduto nella sua cuccetta vicino al divano in salotto. <<Vuoi continuare a starmi in braccio o vuoi scendere?>> Ammicca poi rivolgendosi a me.
Scendo subito giù imbarazzata. <<Non si muoverà da lì vero?>>
<<Si stai tranquilla.>> Lucas va a fargli qualche coccola e gli da un biscottino, poi torna da me. <<Allora... questa è casa mia.>>
È un appartamento molto moderno e ha uno stile minimal, le pareti sono tinte di bianco mentre i mobili sono bianchi e neri.
<<Su questo piano c'è la cucina, il salotto, un bagno, la terrazza e uno sgabuzzino, invece al piano di sopra ci sono tre camere da letto e altri due bagni.>>
<<Wow è a due piani?>>
Lucas annuisce. <<Si ho comprato due appartamenti e li ho uniti, così l'appartamento è molto più spazioso. Se non ti piace l'arredamento possiamo cambiare tutto. Non so se a Leon piacerà stare qui, forse è tutto un po' troppo poco colorato per lui.>>
<<Luke, questa casa è perfetta. Leon ha un sacco di spazio in cui giocare. E non so per quanto le pareti rimarranno ancora bianche.>> Sospiro.
Il biondo sorride prendendomi per mano. <<Vieni ti faccio vedere il piano di sopra.>>
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My bestfriends sister
RomanceSEQUEL DI MY BROTHERS BEST FRIEND Lucas ha trascorso anni a perfezionarsi, non per se stesso, ma per lei: Kimberly, la ragazza che tre anni fa fuggì portando in grembo il loro bambino. Oggi Lucas è un uomo d'affari di successo e non si fermerà davan...