My bestfriends sister

Capitolo Cinque

Kaydens Point Of View

<<Che cazzo significa che sei da Kimberly?!>> Digrigno i denti cercando di mantenere la calma.

<<Che sono da lei. Cioè non in questo momento, ma ci ho parlato.>> Risponde Lucas con tono indifferente.

<<Grandissima testa di minchia ti avevo detto di aspettarmi e sei andato lo stesso da mia sorella? Tra l'altro senza dirmi niente?!>> Grido sbattendo la mano sulla scrivania, al che la mia segretaria sussulta portandosi la mano sul petto.

<<Kayden non potevo aspettare. Ho già aspettato abbastanza.>>

<<Anche io ho aspettato come te!>> Ringhio.

<<È diverso, e lo sai. Ho visto mio figlio. Ha gli ho di Kimberly.>>

Sospiro stropicciandomi gli occhi. <<Sarò lì entro domani sera. Non dire nulla a Kimberly. Non so se mi vuole vedere.>>

<<Va bene... Kayden ho scoperto delle cose sul giorno in cui Kim è scappata. Appena arrivi qui ti racconto tutto. Ma questa storia mi puzza.>>

<<Va bene ne parleremo quando arrivo. Prendimi una stanza dove stai tu.>>

<<Okay. Ci si vede amico.>>

<<Non mi chiamare così deficiente, sono ancora arrabbiato con te.>>

Il biondo ridacchia e riattacca.

È la prima volta che lo sento ridere dopo la scomparsa di mia sorella.

Lucas... quel ragazzo si è come spento quando Kimberly se n'è andata.
Sembrava aver perso la sua unica ragione di vita. In tutti questi anni che lo conosco non l'avevo mai visto così.
Pensavo fosse una testa di cazzo e che un giorno avrebbe spezzato il cuore a mia sorella, ma praticamente è successo il contrario.

Ho capito quanto Lucas ci tiene a Kimberly.

Ma c'è una sottile differenza tra amore e ossessione, e ora sono preoccupato di questo.

Prima la mia paura era che Lucas facesse male a mia sorella, ora la mia paura è che non la lasci più andare.

In questi tre anni non si è lasciato andare nemmeno una volta ad un'altra ragazza.

Il suo pensiero fisso era sempre e solo lei: Kimberly.

Per fortuna so che ha iniziato ad andare da una psicologa, ma non so quanto possa aiutarlo.

Sospiro.

Siamo cambiati tutti e due, non siamo più coinvolti in giri loschi, siamo proprio due angioletti. Abbiamo un lavoro stabile e ci siamo arrivati da soli fin qui.
Sono fiero del percorso che abbiamo fatto, tutti noi, e mi logora il fatto che ci siamo svegliati tutti quando abbiamo perso Kim.

In questi ultimi anni ho riflettuto molto.

Ed è veramente incredibile il modo in cui è dovuto succedere tutto questo per farmi prendere le redini della mia vita senza mandarla a puttane.