Tra due persone accade talvolta,
assai raramente,
che nasca un mondo.
- A
«Questa cosa va risolta.» Asserii, piantato davanti alla sua scrivania. «Adesso.» Lo guardai e vidi la paura nei suoi occhi. Bene. Doveva aver paura. La rescissione del nostro contratto a causa del loro inadempimento li avrebbe ridotti all'astrico, per non parlare della magra figura agli occhi dell'opinione pubblica. «Trova qualcuno di più competente di te per gestire questa storia.»
«Con il dovuto rispetto...»
«Con il dovuto rispetto un cazzo.» Tuonai. Aveva anche la faccia tosta di controbattere? «Hai combinato un gran casino. Sono venuto da te con un piccolo problema e sta diventando enorme. Trova qualcuno di più competente, o non avrai più nessuno studio da dirigere.» Non aspettai neanche una risposta, lo lasciai da solo a tremare. Non avevo mai percorso quel corridoio con così tanta rapidità a quando avevo deciso di assumere quell'avvocatuccio da quattro soldi. I miei collaboratori avevano insistito nell'assumere uno studio legale, anziché degli avvocati che lavoravano direttamente per l'azienda e, per cercare di non sentire più le loro lamentele, avevo accettato. Dicevano spesso che le riunioni che mi ostinavo a organizzare due volte la settimana erano inutili se, alla fine, le decisioni le prendevo da solo, senza ascoltare le alternative che provavano a propormi. Avevano ragione, era raro che ascoltassi qualcuno, soprattutto se l'idea mi sembrava promettente. Mi ero, però, arreso all'idea di dover lasciare che gli altri mi aiutassero. Non potevo portare avanti un'azienda quotata in borsa per quasi due miliardi da solo.
«La prossima volta che do retta alle tue stronzate dico a Jackie di prendermi a schiaffi.» Non avevo neanche bussato, prima di entrare nel suo studio. E, nell'istante in cui mi resi conto cosa stesse succedendo, me ne pentii amaramente. «Cazzo, puoi chiudere almeno la porta a chiave.»
«Potresti bussare.» Di certo da quel momento in poi lo avrei fatto. Non sarebbe bastato neanche un miracolo per poter dimenticare una cosa del genere.
«Questa è la mia cazzo di azienda.» Sbraitai, senza distogliere lo sguardo da quello spettacolo. «Io entro ovunque in qualunque momento.»
«Bella frase.» Sghignazzò. «L'hai sentita in un porno?» Che coglione.
«Riesci a pensare a qualcosa di diverso dal sesso?»
«Non se mi interrompi nel bel mezzo di una sveltina.» Grazie al cielo, l'insipida ragazza con cui si stava intrattenendo ebbe il buonsenso di cominciare a rivestirsi.
«Se tu non ti fossi scopato la tua segretaria, qualcuno avrebbe potuto avvertirmi di non entrare.» Avrei potuto fingermi disgustato, o inorridito. Ma, la verità era che io avevo fatto anche di peggio.
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In between - Would you fight for love?
RomanceCarrie Heaven è un giovane avvocato. Hunter Maddox è il CEO di un'azienda multimilionaria. Così diversi, eppure così simili. Proveranno a sfuggirsi, ma riusciranno solo ad attrarsi di più. Come calamite, non faranno che attrarsi, senza mai smettere...