C'è una crepa in ogni cosa,
è da lì che entra la luce.
- Cohen
«... La giuria si è espressa.»
L'ansia mi stava mangiando viva.
Non avevo mai creduto di avere molte speranze, ma le arringhe erano andate inaspettatamente bene. Non benissimo. Ma abbastanza bene da poter valutare l'idea di poter vincere.
«Prego. Il portavoce della giuria annunci il verdetto.»
Una sola parola sarei riuscita ad ascoltare, senza che i miei conati diventassero qualcosa di più concreto.
Innocente.
Mai una parola mi era sembrata più dolce.
Steve mi era rimasto accanto durante tutto il processo. Mi aiutava a ripassare le arringhe, mi faceva da avvocato del diavolo per trovare eventuali falle nelle tesi che esponevo. Era stato tutto ciò di cui avevo avuto bisogno. Quando feci l'errore di accennare ad Addie di lui e di come mi stesse aiutando, per poco non passò attraverso il telefono. «Gli piaci Carrie! Tu gli piaci!» Mi aveva detto, con un tono di voce così acuto da riuscire a spaccare i vetri. Era una di quelle ragazze che non credeva nelle amicizie tra uomo e donna. Non appena un ragazzo mi respirava accanto, si comportava come se stesse per chiedermi in moglie.
«La giuria dichiara l'imputato...»
Non volevo ascoltare.
Avrei solo desiderato scomparire.
O teletrasportarmi nel futuro.
Non ero mai stata brava a gestire le mie emozioni. Se diventavano troppo invadenti, mi limitavo a nasconderle.
«Innocente.»
Era successo davvero.
Non era un sogno.
Non era tutto frutto della mia immaginazione.
Il mio cliente mi abbracciò. Stretto, ma rapido. In quel momento, tutto si muoveva a rallentatore. Le voci erano ovattate, le immagini sfocate. Nelle mie orecchie sentivo solo il battito del mio cuore e il sangue che scorreva nelle vene. Negli ultimi cinque giorni non avevo fatto altro che prepararmi alla sconfitta. Ero davvero convinta che quelli sarebbero stati i miei ultimi cinque giorni alla Hallford. Invece, avevo vinto. Tutto si muoveva in fretta, mentre io rimanevo immobile.
Inaspettatamente, la prima cosa che feci non appena tornai in me fu voltarmi verso la controparte.
Travor Maxford.
Ma la cosa che mi lasciò stupefatta, fu trovare i suoi occhi già su di me. Mi stava guardando. Non riuscivo a decifrare la sua espressione. In poche falcate, si posizionò a pochi centimetri da me. Riuscivo a sentire il suo respiro su di me. Il battito del suo cuore rimbombava nelle mie orecchie. «Ci Rivedremo presto, Heaven.» Fu poco più di un sussurro. Le sue parole mi accarezzarono il corpo, arrivandomi fino alle ossa. «Questo è solo l'inizio.» Cosa doveva essere? Una minaccia?
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In between - Would you fight for love?
RomanceCarrie Heaven è un giovane avvocato. Hunter Maddox è il CEO di un'azienda multimilionaria. Così diversi, eppure così simili. Proveranno a sfuggirsi, ma riusciranno solo ad attrarsi di più. Come calamite, non faranno che attrarsi, senza mai smettere...