La mattina seguente, Ares bussa alla mia porta. "È tempo di iniziare il tuo addestramento," dice con determinazione e voce ferma.
Ci dirigiamo all'interno di una foresta, il profumo dei pini e della terra umida ci avvolge. La tensione tra noi è palpabile, ma entrambi cerchiamo di ignorarla. Proseguendo lungo un sentiero stretto, le foglie frusciano sotto i nostri passi.
Una volta che ci siamo addentrati nella foresta, Ares inizia a insegnarmi a visualizzare il potere che scorre nelle mie vene.
Tuttavia, qualcosa mi blocca: la paura di sprigionare questo potere, di non riuscire a controllarlo.
Ares se ne accorge. "Immagina il tuo potere come un fuoco: può distruggere ciò che gli si avvicina o può illuminare l'oscurità. Sta a te decidere in che modo usarlo."
Le sue parole risuonano in me, dandomi un po' di forza. Così continuo ad allenarmi, anche se i risultati sono deludenti. A ogni tentativo, mi scoraggio sempre di più, ma il legame tra me e Ares si sta rafforzando. Ogni tanto, ci scambiamo degli sguardi pieni di significato, come se le parole non fossero necessarie.
Dopo ore di allenamento, Ares mi assegna un nuovo compito. "Voglio che tu provi a colpire quella pietra."
Prendo un respiro profondo, incanalo tutta la mia energia nelle mani e provo a scagliarla contro la grossa pietra. Ma non riesco a farlo.
Ares, vedendo il mio sforzo, dice: "Pensa al tuo potere come un ruscello che fluisce in continuazione. Devi far fluire il potere dentro di te."
Concentrandomi al massimo, cerco di scacciare via ogni pensiero di dubbio e timore. Finalmente, sento una piccola scintilla di energia dentro di me. Con uno sforzo intenso, riesco a creare delle increspature sulla superficie della pietra.
Un sorriso si allarga sul volto di Ares, e l'allenamento si conclude.
Sento un misto di orgoglio e fragilità. So che c'è ancora molto da imparare, ma quel piccolo successo è un passo importante verso il mio obiettivo.
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Il risveglio della dea
Romance[AVVENTURA / ROMANCE) Estratto: C'è una tensione tra noi, qualcosa che non so come definire, ma che è lì, palpabile. "E tu, Ares? Cos'è che ti spinge? Cos'è che ti fa essere così... inarrestabile?" Ares sorride, con un'ombra di vanità. "La consapevo...