Il cammino verso le montagne nere sembra interminabile, una distesa desolata di terreni aridi e pietre affilate. Ogni passo risuona nel silenzio assordante che ci circonda. La luce della Fonte, pur brillando costantemente, appare fievole rispetto alle tenebre che ci avvolgono.
"Siamo vicini," mormora Thaumas, osservando attentamente l'orizzonte. "Le ombre qui sono più dense, il potere di Athraxis si sente più forte."
Ares, camminando accanto a me, ha il volto segnato dalla preoccupazione. So che vorrebbe proteggermi, avvicinarsi, ma entrambi conosciamo il pericolo che questo comporta. Vorrei dirgli che andrà tutto bene, ma anche io non sono certa di nulla. La maledizione, la battaglia che ci attende, Athraxis... tutto sembra un'enorme ombra sopra di noi.
"Le montagne nere sembrano irraggiungibili," commento, rompendo il silenzio. "Ogni passo ci avvicina, ma è come se fossero sempre allo stesso punto."
Atena annuisce, il suo sguardo tagliente come una lama affilata. "Questo è un antico incantesimo d'illusione. Athraxis lo ha usato per disorientarci. Dobbiamo trovare il punto debole del suo potere."
Ci fermiamo per un momento, cercando di studiare la situazione. Il vento freddo porta con sé l'odore della terra morta, e il paesaggio sembra distorto, come se la realtà fosse spezzata. Ma c'è altro, qualcosa di più profondo che mi colpisce. Un senso di familiarità oscura. Il legame con Athraxis pulsa dentro di me, più forte che mai. Il suo richiamo non è mai cessato, ma ora diventa più chiaro, come una voce sommersa che cerca di emergere.
"C'è qualcosa qui," sussurro. "Qualcosa che ci osserva."
Le parole sono appena uscite dalla mia bocca, quando dalle ombre emergono creature fatte di pura oscurità, privi di forma eppure potenti. Le loro sagome fluttuano, sfuggenti come fumo, ma minacciose.
"Siamo sotto attacco!" Esclama Atena, sollevando il suo scudo. "Ombre viventi. Sono servitori di Athraxis."
Ares estrae la sua spada in un istante. "Non possiamo permettere che ci circondino," dice con decisione, mentre si mette tra me e le creature.
Le ombre sembrano attratte da me, come falene dalla fiamma. Non possono avvicinarsi troppo a causa della luce della Fonte, ma posso sentire il loro richiamo, una connessione profonda e oscura che mi attira verso di loro.
Atena combatte con eleganza feroce, la sua lancia che fende l'aria con precisione letale. A ogni colpo, una delle ombre si dissolve, ma ce ne sono sempre di più. "Sono infiniti!" Grida, respingendo un'altra creatura. "Stanno cercando di esaurirci."
Mi fermo un istante, il cuore che batte furiosamente. Sento le ombre dentro di me, il loro richiamo. Non sono solo nemici: fanno parte di quella stessa oscurità che ho dentro di me, parte del legame con Athraxis. Una delle creature si ferma davanti a me, più vicina delle altre. Non attacca. Mi osserva, o almeno così sembra.
"Che cosa siete?" sussurro.
Una voce fredda e sibilante risponde, ma non con parole udibili. La sento nella mia mente, un sussurro profondo: Sei una di noi. La tua essenza è parte delle tenebre. Torna da noi.
Il richiamo è forte, quasi irresistibile. È come se una parte di me desiderasse cedere, accettare la proposta che mi viene offerta. Ma so che sarebbe la mia rovina. "Non mi avrete!" urlo, sprigionando un'ondata di energia che allontana l'ombra.
Le altre creature indietreggiano per un istante, ma sento che stanno preparando un altro assalto. Sono stremata, ma non posso cedere. Devo continuare a lottare. Ares, coperto di sudore e polvere, combatte con rabbia e determinazione, fendendo le ombre che si avvicinano.
"Sei forte, Iris," dice Atena, bloccando un attacco con il suo scudo. "Non dimenticarlo."
Ma il richiamo è ancora lì, un sussurro costante nelle profondità della mia anima. E so che non potrà essere ignorato ancora a lungo. Athraxis sta aspettando, e ogni passo che facciamo verso di lui rafforza il nostro legame, rendendolo sempre più difficile da spezzare.
Le ombre si ritirano, lasciandoci soli nel deserto. Ma il silenzio che segue non è confortante. È un avvertimento. Athraxis ci sta osservando. E la prossima volta non manderà semplici ombre.
"Siamo più vicini," dice Thaumas, mentre riprende il suo posto al centro del gruppo, visibilmente affaticato. "Ma le prove non sono finite. Athraxis ci sta testando, e non esiterà a mandarci contro tutto ciò che ha."
Ares si avvicina, guardandomi negli occhi con intensità. "Stai bene?" La sua voce è preoccupata, e so che vuole fare di più, ma la maledizione ci separa.
Annuisco, anche se il peso della battaglia mi grava sulle spalle. "Sto bene," dico, anche se la verità è che mi sento più svuotata che mai.
Ci prepariamo a ripartire, dirigendoci verso le montagne nere. Ogni passo sembra più pesante, ma la determinazione dentro di me cresce. So che siamo vicini. Athraxis ci sta aspettando. E questa volta, non ci fermeremo fino a quando non lo avremo trovato.
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Il risveglio della dea
Romansa[AVVENTURA / ROMANCE) Estratto: C'è una tensione tra noi, qualcosa che non so come definire, ma che è lì, palpabile. "E tu, Ares? Cos'è che ti spinge? Cos'è che ti fa essere così... inarrestabile?" Ares sorride, con un'ombra di vanità. "La consapevo...