La profezia perduta

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La luna è alta nel cielo quando ci fermiamo per riposare. Il respiro del vento è lieve, ma porta con sé un sentore di tempesta. Mi siedo accanto al fuoco. Le parole di Ares riecheggiano ancora nella mia mente: "sei più forte di quanto credi" Ma quella forza, quella convinzione, sta già vacillando. Ogni prova superata sembra portare con sé un peso ancora più grande, come se ogni passo ci avvicinasse a un abisso sempre più profondo.
Accanto a me, Ares tace. I suoi occhi sono fissi sulle fiamme, ma percepisco la tensione nel suo corpo, il modo in cui trattiene ogni emozione. C'è qualcosa che vuole dirmi, lo sento, ma l'impossibilità di toccarci, di avvicinarci davvero, rende quel silenzio ancora più pesante.
Improvvisamente, Atena si alza e si avvicina, con lo sguardo attento. C'è una luce strana nei suoi occhi, come se avesse scoperto qualcosa di terribile. "Iris, c'è qualcosa che devi sapere" dice. Il suo tono, di solito calmo, è grave.
Ci guardiamo tutti. Persino Thaumas, di solito imperscrutabile, sembra curioso di ciò che Atena sta per rivelare.
Atena estrae una pergamena antica dalla sua veste, le cui estremità sono bruciate e le parole quasi cancellate dal tempo. "Ho trovato questo nelle rovine del labirinto. Era nascosta dietro un muro, sigillata con un incantesimo antico. Credo che sia legata ad Athraxis."
Srotola con attenzione la pergamena. Le parole sono difficili da decifrare, ma qualcosa mi colpisce subito: Athraxis. Il suo nome è inciso con caratteri cubitali.
"Che cos'è?" chiede Ares, avvicinandosi.
Atena fa una pausa, come se stesse ancora elaborando ciò che ha scoperto. "È una profezia," risponde infine. "Una profezia dimenticata, che riguarda sia Athraxis che te, Iris.
"Io? Cosa posso c'entrare" penso in preda alla confusione.
Atena srotola la pergamena, e mentre legge, i suoi occhi si stringono, come se stesse cercando di mettere insieme i pezzi di un enigma. "La profezia è frammentata, ma da ciò che riesco a capire, parla di un'antica minaccia che rischia di distruggere l'equilibrio tra la vita e la morte, tra la luce e l'oscurità."
"L'equilibrio?" chiedo, ancora confusa.
Atena annuisce. "La luce rappresenta la vita, la speranza, la creazione. È l'essenza stessa del mondo dei vivi, ma è incompleta senza la sua controparte: l'oscurità, che rappresenta il regno dei morti, il riposo eterno, ma anche il caos e la paura. I due opposti devono rimanere in equilibrio affinché l'universo continui a funzionare. La vita e la morte, il giorno e la notte, sono parti inscindibili di un ciclo."
Thaumas aggiunge, con la sua voce profonda e misteriosa: "Se una delle due forze prevale sull'altra, il mondo stesso rischia di cadere nel caos. La morte senza la vita porterebbe a un mondo vuoto e desolato, mentre la vita senza la morte sovraccaricherebbe il mondo, causando un'implosione. L'oscurità non deve essere temuta, ma compresa. È necessaria per mantenere l'ordine."
"E cosa c'entra Athraxis con tutto questo?" Ares chiede, le sopracciglia aggrottate.
Atena lo guarda, e il suo sguardo è carico di saggezza. "Athraxis è l'incarnazione dell'oscurità. Non è solo un dio delle ombre, ma l'essenza stessa della morte e della distruzione. La sua esistenza serve a mantenere il ciclo della vita e della morte in equilibrio. Ma se lui perde il controllo o viene distrutto, l'oscurità potrebbe prevalere o scomparire completamente, scatenando una catastrofe che potrebbe inghiottire tutto."
"E cosa c'entro io con tutto questo?" Dico cercando di elaborare le nuove informazioni.
Atena fa un respiro profondo e riprende a parlare. "La profezia parla di una semidea, nata dall'unione di un dio e un umano, che ha il potere di ristabilire l'equilibrio tra le due forze. Tu, Iris, sei quella semidea. Sei nata con il potere della vita, ma sei stata colpita dalla maledizione dell'oscurità. Questa dualità ti rende l'unica in grado di comprendere e dominare entrambe le forze."
Mi sento travolta. "E Athraxis? Come può essere parte di questo?"
Atena abbassa lo sguardo sulla pergamena. "La profezia dice che solo unendo i poteri della luce e dell'oscurità si può prevenire una catastrofe. Ma non è chiaro come ciò debba avvenire. Potrebbe voler dire che devi collaborare con Athraxis per trovare l'equilibrio... o che solo attraverso il confronto e la comprensione reciproca potete evitare che il mondo sprofondi nel caos."
Thaumas interviene: "La catastrofe di cui parla la profezia è un evento cosmico. Se l'equilibrio tra i vivi e i morti si spezza, il confine tra i due mondi si assottiglia. Gli spiriti dei morti potrebbero invadere il regno dei vivi, e il ciclo naturale della vita verrebbe interrotto. Il mondo dei vivi verrebbe consumato dall'oscurità, mentre il regno dei morti potrebbe svanire, lasciando l'universo in una condizione di eterno caos."
Le parole mi colpiscono come un fulmine. Se non trovo il modo di fermare Athraxis o collaborare con lui, la distruzione non sarà solo mia o del nostro gruppo, ma del mondo intero. La profezia mi lega a lui in un modo che non avevo mai immaginato.
Ma ancora una domanda mi tormenta. "Se Athraxis è l'incarnazione dell'oscurità e della morte... distruggerlo spezzerebbe la maledizione, ma condannerebbe anche il mondo?"
Atena annuisce tristemente. "È possibile. Per questo devi trovare una strada diversa. La Fonte della Luce può darti il potere di distruggere Athraxis, ma c'è un rischio che ciò sconvolga l'equilibrio. La vera sfida sarà trovare un modo per preservare l'equilibrio senza causare la distruzione del mondo."
Le parole di Atena mi lasciano senza fiato. Non ho solo il potere di sconfiggere Athraxis, ma anche il destino del mondo nelle mie mani. Non posso permettermi di fare la scelta sbagliata.

Il risveglio della deaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora