13. La festa dei cuori rotti

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25/9/24
Beh diarietto, non mi aspettavo che andasse così la festa.

Feci il mio allenamento come sempre, anche se Judith sembrava ancora terrorizzata e mi stava a debita distanza, dopodiché tornai a casa e mi preparai per la festa assieme a Lily e Cristina.
Tutte e tre ci mettemmo dei jeans, poi Lily si mise un canottiera rossa con disegnata una ragnatela con dei glitter, Cristina se ne mise una viola con disegnate delle farfalle, ed io me ne misi una bianca con disegnati dei motivi a spirale.
Uscimmo di casa e passeggiammo fino ad arrivare a quella di Alessia, che non era di certo modesta, anzi, assomigliava tipo alle casette vacanza dei ricchi sfondati.
Non appena entrammo il caos ci travolse; c'era gente in ogni angolo della casa.
Stavamo per salire le scale nella speranza che il piano di sopra fosse meno affollato, quando qualcuno ci toccò le spalle: Sawyer.
"Ehi, ha invitato anche te?"
"Sì, ancora una settimana fa".
Mi accigliai.
"Sul serio?".
"Sì, anch'io sono stato invitato una settimana fa" si aggiunse Lily.
"Ok...".
'Strano, ha invitato loro una settimana prima della festa, e  me il giorno prima...'.
Non ci pensai più, e assieme a Lily, Cristina e Sawyer, mi diressi verso il primo piano.
"È decisamente affollato anche questo, anche se un po' di meno, ma non fa molta differenza, proviamo a vedere al secondo?" chiese Cristina.
"Aspetta, aspetta... c'è un secondo piano?" si stupì Lily.
"Certo, e anche il terzo se è per questo".
Lily spalancò la bocca così tanto che temevo non riuscisse più a farla ritornare al suo posto.
"Forza, vale la pena tentare" disse Sawyer.
Così salimmo al secondo piano, ancora un po' meno affollato del primo.
"Di questo passo il terzo sarà il meno affollato, giusto?" contestai, a giudicare da ciò che avevamo visto.
"Lo scopriremo solo vivendo".
E così via, salimmo l'ultima rampa di scale, e arrivammo al terzo piano, quello effettivamente meno affollato.
Mi guardai in giro e scorsi Alessia dietro a una colonna, a parlare con qualcuno.
Mi avvicinai per ringraziarla dell'ospitalità, ma troppo tardi mi accorsi che quel qualcuno era Royce.
Alessia si girò, mi vide, e con un sorriso palesemente attaccato con due gocce di colla, mi disse:
"Lena, ma che piacere rivederti...".
Lily tossì rumorosamente:
"E Lily e Cristina, che piacere rivedere anche voi..." calcò molto sulle ultime due parole.
Trattenni una risata.
Alessia fece finta di non aver sentito, e continuò:
"Volevo presentarti il mio fidanzato Royce, lo conosci già?".
"Sì, sono felice che vi troviate bene assieme" risposi sorridendo, senza abbassare la testa.
'Queste cose su di me non funzionano...'.
Il sorriso di Alessia stava per staccarsi, ma all'ultimo ritornò al suo posto.
"Bene, spero vi possiate divertire. A più tardi".
La salutammo, e non appena si girò, Lily disse:
"Simpatica, ha salutato solo te...".
"E sinceramente avrebbe anche potuto farne a meno" risposi.
Non mi era piaciuto per niente il modo in cui mi aveva "salutata".
Detto ciò, non ci pensai più e cercai di godermi la festa.
Ad un certo punto decidemmo di scendere al secondo piano per prendere qualcosa da bere, dove c'era un po' più di gente, e nel caos persi di vista Sawyer, infatti Cristina se ne accorse:
"Ma dov'è finito Sawyer? Lena, tu l'hai visto?".
Mi guardai attorno.
"No, magari è ancora sulle scale, volete che vada a vedere?".
"Sì, meglio" rispose Lily.
Senza aspettare oltre, risalii le scale e arrivai al terzo piano.
Mi guardai attorno cercando Sawyer con lo sguardo, ma quando lo vidi quasi mi cadde il telefono dalla mano.
Era con Alessia.
E lei lo aveva appena baciato.
Lui si era allontanato pulendosi la bocca con la mano, perciò non vidi nemmeno la sua espressione, ma in ogni caso in quel momento me ne importò ben poco.
Mi girai e scesi velocemente le scale, cercando di trattenere le lacrime.
'Ma che mi succede? Non me ne dovrebbe importare nemmeno tanto di Sawyer... allora perché sto piangendo per lui?'.
Le voci di Lily e Cristina mi arrivarono ovattate, le superai cercando di arrivare in fretta alla porta, ma quando ci arrivai Alessia mi sbarrò la strada.
Cercai di non sembrare amareggiata, anche se mi riuscii difficile.
"Perché l'hai fatto?" chiesi cercando di nascondere la mia voce incrinata.
"Perché non piangi?".
Sbarrai gli occhi.
"Ma che razza di psycho..." sussurrai.
Alessia scoppiò a ridere.
"Oh, non hai la minima idea di quanto possa essere psycho".
Fece una piccola pausa, poi continuò:
"Non sono sicura di essere felice di farti questa cosa, ma in ogni caso devo, quindi...".
"Lena!" la voce di Sawyer spezzo l'aria, ma non feci nemmeno in tempo a girarmi perché Alessia schioccò le dita, e ci ritrovammo in un posto che decisamente non era casa sua.
Il pavimento era diventato una scacchiera di vetro trasparente, e sotto di me si vedevano tantissime rose rosse, appassite, in un burrone.
"Uno dei tuoi incubi, Dead Rose ti perseguita, non è vero?".
Quando alzai lo sguardo mi accorsi che non era cambiata solo la stanza, ma anche Alessia.
Adesso aveva sull'occhio sinistro una benda bianca, macchiata di sangue, a forma di cuore.
Tutt'attorno alla scacchiera invece, torreggiavano uomini vestiti di nero, con una maschera dello stesso colore, che lasciava scoperto solo l'occhio sinistro, grazie a un buco a forma di cuore.
Prima che potessi dire qualsiasi cosa, Alessia mi anticipò:
"Ora non siamo più alla Windsor, Lena, siamo nel mio regno... nel regno della Ladra Dei Cuori Rotti".
"Oh, allora adesso si capisce tutto. Ecco perché hai baciato Sawyer e ti sei messa con Royce..."
"... sì, voglio il tuo cuore nella mia collezione" ammiccò con un sorriso malizioso.
"Non te lo darò" le risposi duramente.
"Non c'è bisogno che ti scaldi tanto, tanto me l'hai già dato".
'È un bluff. Quando ho sentito la voce di Sawyer chiamarmi mi sono subito tranquillizzata, il mio cuore non ha fatto in tempo a spezzarsi. Ma facciamo finta di non capire, movimentiamo il gioco...'.
"Ma come?" chiesi indietreggiando, con una faccia così spaventata da stupire pure me delle mie doti.
"Non te ne sei accorta?" si stupì Alessia.
'Hollywood ha decisamente bisogno di me'.
"L'ho visto rompersi esattamente quando mi hai vista con Sawyer. Ma voglio essere sicura di averlo in pugno".
Si sistemò sul suo trono di cristallo, e spiegò in che modo voleva essere sicura di averlo:
"Perciò giocheremo ad un gioco, non sei emozionata?".
'Da morire...'.
"Si chiama《Le crepe》. Io ti faccio cinque domande a cui devi rispondere, ad ogni domanda dovrai rispondere con onestà, e se quella domanda ti farà del male, sul pavimento si creerà una crepa. Se alla fine del gioco si formano quattro o cinque crepe, il pavimento si rompe, e tu finisci nel burrone sottoforma di rosa appassita, visto che ti si è spezzato il cuore, che quindi sarà finalmente mio".
"E se il pavimento non si rompe e vinco io? Cosa mi darai?".
"Un pezzo del mio cuore, e la garanzia che non finirai mai più nel mio regno. Ora forza, cominciamo".
Mi irrigidii, non so per quale motivo.
"Pensi ancora a Royce?"
"No. Ma spero che lui sia felice".
Non si formò nessuna crepa.
Alessia non ne sembrò soddisfatta, così continuò con la seconda domanda:
"Ti ho fatto stare male quando ho baciato Sawyer?".
"Sì" risposi a denti stretti.
Lei sorrise, e una crepa si formò sotto ai miei piedi.
"Bene, anzi benissimo".
Alessia si grattò la benda sulla faccia, poi continuò:
"Fino a dove ti spingeresti per trovare Camille?".
Solo il suo nome mi fece tremare, e sul pavimento si formò immediatamente una crepa.
Ci pensai su un attimo.
"Non riesco a tracciare i miei limiti. Per ora ti direi che farei di tutto".
Alessia sorrise, ma non con cattiveria, e continuò con la quarta domanda:
"Capisco. Ti manca?".
La sua sincerità e il suo sguardo quasi compassionevole mi spiazzarono, e la terza crepa si formò sul pavimento.
Tremai.
"Sì".
Alessia si sistemò per bene sul suo trono, dopodiché mi fece l'ultima domanda:
"Provi qualcosa per Sawyer?".
Sorrisi.
Non si formò alcuna crepa.
"Più di qualcosa".
Nonostante avessi vinto, Alessia mi guardò quasi soddisfatta.
"Bene. Hai vinto. Adesso puoi prendere un pezzo del mio cuore".
"E come?".
"Fammi una domanda".
Ci pensai per un po', poi la guardai nei suoi occhi nocciola:
"Perché volevi il mio cuore rotto? Qualcuno ti ha spinto a volerlo, o semplicemente ti ha obbligata a prenderlo? Chi è?".
Alessia sbiancò tutto d'un colpo.
"Mi ha obbligata a prenderlo. Ma sono anche obbligata a non dirti chi è".
'Immaginavo. La stessa risposta delle ragazze del Club Del Thè'.
Annuii, dopodiché Alessia scese dal suo trono e schioccò le dita.
Ritornammo nella sua villa, la sua benda scomparse, e con l'indice sulla bocca mi disse:
"Tu non dici niente a nessuno sul mio regno, io non dico niente a nessuno su quello che ho scoperto".
"Ovviamente".
Alessia se ne andò, e Sawyer mi fermò prima che potessi uscire dalla villa.
"Lena, scusami, mi ha baciato lei, io non volevo...".
Gli misi una mano sulla spalla.
"Sta' tranquillo, ne parliamo domani".
"Sicura? Mi dispiace tantissimo, davvero".
"Sicurissima. Buonanotte".
Mi allontanai da lui e dalla villa, non lo guardai nemmeno in faccia.
Anche se Alessia l'aveva baciato volontariamente e lui non era d'accordo, mi sentivo comunque a disagio e decisi di tornare a casa per non pensarci almeno per un po'.

Perciò eccomi qui.
Non sono tornata a casa con il cuore spezzato, ma direi che comunque non mi sento una favola.
Vediamo cosa mi dirà domani Sawyer.
Gli devo anche io delle scuse, sapevo che non era d'accordo ma l'ho trattato comunque con freddezza.
Non importa, ci penserò domani.
Buonanotte diarietto, ti farò sapere se mi si spezzerà il cuore domani.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 26 ⏰

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