18/9/2024
Cavolo diarietto... non so bene come sono riuscita a cavarmela oggi.
Adesso ti spiego.
Praticamente stamattina entrai a scuola con un pensiero che mi martellava la testa:
"Come faccio a vedere Ramòn e chiedergli in prestito la videocassetta? L'unico modo per vederlo è fare qualcosa di 《sconsiderato》come dice la prof".
Appena entrai in classe notai che il posto in cui mi ero seduta recentemente, cioè vicino a Sawyer, era occupato da qualcun altro, un ragazzo che in questi giorni ho notato sta facendo amicizia con lui. La cosa non mi dispiacque molto, non perché non mi piacesse stare vicino a Sawyer, ma perché ero contenta che anche lui stesse facendo amicizia.
In ogni caso, dato che non c'erano altri posti, mi sedetti di fianco ad una ragazza molto carina, dai capelli di un marrone non troppo scuro, e nemmeno troppo chiaro, e con gli occhi azzurri, probabilmente con lenti a contatto che li ricoprivano.
Erano così chiari che quando le dissi sorridendo:
"Ehii, piacere, penso che non abbiamo mai parlato", riuscii a vedere il mio riflesso limpido nelle sue iridi.
"Ehi, si penso anche io" rispose lei, sembrava un pochino chiusa.
"Beh, spero, anzi, sono sicura che riusciremo a diventare amiche" le dissi sorridendo.
Lo intendevo sul serio.
Mi piacerebbe diventare sua amica.
Mi ero dimenticata di dirtelo, si chiama Lily Spider.
All'inizio quando la prof fece l'appello il primo giorno pensai che fosse un po' una cosa strana che facesse Spider di cognome, e che non mi pareva le si addicesse molto, ma poi pensandoci un attimo capii perché l'avevano chiamata Lily, e il cognome Spider le si addiceva molto più di quel che pensavo prima.
In inglese "Spider Lily" è un fiore, uno tra i miei preferiti tra l'altro: il giglio rosso. In inglese viene chiamato "Spider Lily" per la sua forma, che ricorda un po' un ragno. Viene chiamato anche fiore fantasma, fiore dei morti e fiore velenoso, poiché è realmente un fiore velenoso. Nel buddismo, serve a indicare l'arrivo dell'autunno, per questo spesso viene svolta una cerimonia dove viene messo il giglio rosso sulle tombe dei propri antenati, per indicare appunto l'arrivo della nuova stagione, e perché questo fiore è anche un simbolo di tributo ai morti, da questo prende il nome di fiore dei morti e fiore fantasma.
Comunque tornando alla lezione, continuai imperterrita a guardare il pavimento e a pensare: 'Andiamo, qualcosa che non sia troppo grave, ma che nel frattempo riesca ad attirare l'attenzione di Ramòn... ci deve essere per forza qualcosa. Sento già la voce di Ramòn citare《Eloise Mae, e Pete Lukasiak, vostra figlia verrà sospesa》, oppure《ciò che ha fatto vostra figlia è inammissibile》dal telefono fisso del suo ufficio. Non ci voleva... Ramòn, ma non potevi essere più facilmente contattabile, eh?'.
Appoggiai con poca delicatezza la testa sul banco, ed emisi un verso simile a una (forse) foca, in preda ad un momento di sconsolazione.
Lily sembrò notare il mio verso, e con un sorriso confortante, mi chiese:
"Va tutto bene? Sembri sovrappensiero...".
La guardai senza alzare la testa dal banco e, accennando un sorriso, le risposi:
"Lo sembro perché lo sono".
Lily sembrò fare un cenno con la testa come per dire: "Capisco".
Mugugnò una specie di "Mmh" e poi disse:
"Beh, non so bene cosa ti sta facendo pensare così tanto, ma se vuoi ti offro una cingomma, masticare mi fa schiarire le idee".
Alzai la testa dal banco.
"Cingomma?" ripetei.
"Si..." rispose un po' confusa lei, tirando fuori un pacchetto di gomme da masticare rettangolari, piatte e di un rosa un po' incline al fucsia.
"Perché, tu come le chiami?" mi chiese, scuotendo il pacchetto che aveva in mano.
Scoppiai a ridere davanti a tutti, prof compresa.
"Io le chiamo gomme, ma quel 《cin》davanti, da cosa è venuto fuori?" le risposi senza smettere di ridere.
Anche se tentennò un po' all'inizio, poi si mise a ridere fragorosamente anche Lily, e con lei tutta la classe.
La professoressa richiamò il silenzio, e continuò la sua lezione.
Sussurrai a Lily, per non farmi sentire:
"Comunque sí grazie, passami una gomma... ah no, cingomma, che magari schiarisce le idee anche a me".
Cominciai a masticare, masticare e ancora masticare.
Masticai così tanto che la gomma mi si appiccicò ai denti.
E lì mi venne un'idea.
"Lily, quanti pacchetti hai di quelle cingomme?".
"Tanti, perché?".
Sorrisi.
"Saresti disposta a darmene un po'... schiariscono molto bene le idee".
Lei aprì la tasca piccola della sua cartella, e mi mostrò più di una ventina di pacchetti bianchi sottili, contenenti almeno sette cingomme ciascuno (in caso non l'avessi capito diarietto, mi piace molto questo nuovo termine), che riempivano tutto lo spazio creato dalla tasca.
Mi rispose con un sorriso stupendo e disse:
"Tutte quelle che vuoi, sono tue".
Presi i pacchetti che mi servivano e li infilai nelle tasche del mio cappotto lilla, promisi alla mia nuova amica che le avrei restituito il favore in qualunque momento avesse voluto, e aspettai con ansia il suono della campanella.
La prima ora era andata, dovevo solo aspettare la campanella della seconda, che segnava la prima ricreazione con merenda.
Dopo la prima ora, Sawyer venne a parlarmi e mi disse:
"Ehi Lena! Scusami, stamattina James mi ha chiesto se poteva sedersi di fianco a me, spero di non averti offesa".
Sprizzava gioia da tutti i pori, e a ogni parola pronunciata sentivo fiondarmi addosso piccole scariche elettriche, come il suo ego.
Ma c'è una mattina in cui non si sveglia che è una pasqua?
Beh, non mi posso lamentare... potevo avere un nuovo compagno di classe allegro come un cimitero, e diciamo che l'idea di un Sawyer depresso non mi allettava granché.
Gli sorrisi, colpita dalla sua premura, cosa che poche persone mi mostrano, e gli risposi:
"Ma no, stai tranquillo. Anzi, sono contenta se stai facendo nuove amicizie, è giusto. E comunque non sei l'unico, la mia nuova compagna di banco è fantastica".
Gli dissi queste parole per rassicurarlo, ma quando gli dissi di Lily, mi guardó con uno sguardo un po' serio, diverso dal suo solito. Assomigliava un po' a quello che mi aveva riservato quando non avevo voluto dirgli che era stata Lexi a farmi lo sgambetto, però era molto meno cupo, c'era solo una piccola punta di serietà e nulla di più. Invece di rassicurarlo l'avevo... offeso?
Per paura di avergli fatto del male, provai a riformulare quello che avevo detto:
"Lily è davvero carina e molto generosa, ma tu sei il mio compagno di banco preferito".
Sawyer accennò un sorriso.
'Cavolo... sei sempre così solare, e poi da un momento all'altro ti spegni. Possibile che poi sia così difficile farti ritrovare la tua luce?'.
Con delicatezza, appogiai i miei pollici sulle guance di Sawyer, e cercai di portare gli angoli della sua bocca verso l'alto.
'Per favore, mostrami la tua luce'.
Sawyer sembrò ascoltare i miei pensieri, mi mostrò un sorriso smagliante, e con la stessa delicatezza con cui avevo appoggiato le mie mani sul suo viso, lui le prese tra le sue e le strinse leggermente.
Poi, sempre sorridendo, disse:
"Anche tu sei la mia compagna di banco preferita".
Gli sorrisi, contenta che avesse ritrovato la sua luce... 'non perderla più, per favore'.
"Ragazzi tornate al posto, la campanella è suonata" gridò la professoressa.
Tornai a sedermi di fianco a Lily, e feci combaciare i palmi delle mie mani, nel mentre alzai gli occhi verso il soffitto.
"Ora ti metti pure a pregare? Pensavo che le cingomme ti avessero aiutata..." disse Lily, accigliandosi.
"Mi hanno aiutata molto, sto pregando solo che questa ora passi il più in fretta possibile" le risposi.
Pregare non servì a granché, di qualsiasi argomento si tratti non ha importanza, le lezioni di storia sono sempre infinite.
Ma quando con mio grande piacere suonò la campanella, non aspettai un secondo di più ad andare dalla professoressa e chiederle se potevo andare in bagno.
...ma per caso hai pensato sul serio che io sia andata in bagno, diarietto?
Penso di no.
In ogni caso, mi precipitai fuori dalla classe con il cappotto lilla stretto attorno a me, camminai velocemente e mi diressi verso l'aula interessata: quella di lingue.
Non appena entrai, tolsi i pennarelli colorati dalla scatoletta attaccata alla lavagna bianca, e li appoggiai sulla cattedra. Presi un foglio grande, bianco che vi stava sopra, e con la plastilina rigorosamente rubata dal cassetto dell'ufficio di mio padre, lo attaccai agli angoli ricoprendo tutta la superficie della lavagna.
Si, come vandala faccio abbastanza schifo, solo che i bidelli mi facevano pena e non mi andava di farli lavorare più del dovuto.
Tirai fuori una cingomma dalla tasca, la masticai un po', e poi la attaccai sul foglio.
Piano piano le lettere cominciarono a prendere forma, e il mio cappotto cominciò a diventare sempre più leggero, fino a quando ciò che volevo comparve sulla lavagna: una scritta gigante che diceva "RAMÒN", con sopra una corona, e due scritte, una più piccola dell'altra che dicevano "W LA WINDSOR", e naturalmente "Lena", perché il tag era obbligatorio.
Insomma, la scusa perfetta per finire in presidenza, non ti pare?
Graffiti fatti con cingomme, una genialità.
'Quando qualche professore lo noterà verrò mandata subito in presidenza senza poter dire una parola, perché nessuno si accorgerà che è un foglio quello che sta attaccato alla lavagna, e che quindi non sarà necessario scrostare le cingomme, poi, quando si scoprirà, la pena che dovrò scontare verrà ridotta'.
Perché non ci avevo pensato prima?
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Lena
Mystery / ThrillerE se una ragazza scrivesse su un diario tutto ciò che succede nella scuola più grande di tutta la città? E forse anche la più strana, cronica e piena di misteri...