14| 𝘋𝘪𝘴𝘤𝘶𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘦 𝘱𝘦𝘵𝘵𝘦𝘨𝘰𝘭𝘦𝘻𝘻𝘪

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Non si può mai stare tranquilli dentro questa casa

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Non si può mai stare tranquilli dentro questa casa.

Sono appena rientrata dalle mie lezioni e quando giro il volto alla mia sinistra noto tutti i ballerini sulle gradinate e i cantanti appostati vicino al tapis roulant ad assistere alla scena che stava avvenendo sulle grandinate.

Mi dirigo verso il frigo per prendere uno yogurt e mangiando la mia merenda mi avvicino ai cantanti per capire la situazione, ma l'unica cosa che capisco è che Nicholas e Kumo stanno discutendo.

<<Cosa succede?>> chiedo in un sussurro ai cantanti.

<<Nicholas ha ricevuto un compito da parte di Emanuel e una volta che lui è andato in sala a lavorare Kumo ha espresso delle cose riguardanti la sua danza e Nicholas è venuto a scoprirlo. Ora stanno discutendo perché Nicholas non l'ha presa proprio bene.>> mi risponde velocemente Holy con lo stesso tono.

Una volta che la discussione tra i due ballerini si conclude tutti si sparpagliano per la casetta ed io vado a sedermi al bancone della cucina ascoltando ancora Nicholas e Giovanni che parlano della vicenda appena successa.

Dopo qualche minuto mi alzo e, insieme a Chiara e Simone, vado alla ricerca di Kumo, per consolarlo un po'.

Usciamo nel giardino sul retro e lo vediamo che cammina avanti e indietro per il giardino visibilmente turbato; io vado a sedermi sul divanetto mentre i ballerini rimangono in piedi.

<<Che devo fare rega'? So' stato proprio un coglione.>> comincia Kumo.

<<Si Tiz sei stato un coglione -lo riprendo in maniera secca e sincera- lo sai che qua le cose se vengono sempre a sape', perché non gliele hai dette in faccia? Sarebbe stato più semplice digliele a lui, lui è consapevole de a che livello sta, avrebbe accettato qualunque consiglio e critica, purché queste siano tutte a scopo di essere costruttive.
Lo sai che per me sei un fratello e che te sto a dì ste cose proprio perché te voglio bene, ma così hai solamente fatto la parte del falso e pure del codardo.>> gli dico, non perché voglio farlo stare ancora più male, ma per farlo ragionare.

<<No ma Ven hai ragione, e lui pure ha ragione ad essersela presa, ha ragione pienamente.>> concorda con me Kumo.

<<E pero', posso dì 'na cosa? Lo sai che ha ragione, perché là davanti non glie dici "c'hai ragione"?>> interviene Chiara.

<<E ma Chia' è che io entro in para su ste cose, non c'ho manco il coraggio.>> ammette sconfitto il ballerino.

<<E allora vedi de trovallo sto coraggio. Vado a mangiare.>> e detto ciò mi alzo e vado a mangiare.

Quando rientro in cucina vedo il mio compagno di stanza romano che sta mangiando la pasta cucinata precedentemente da Nicholas.

Mi avvicino alla pentola con dentro la pasta, ne prendo un piatto e vado a sedermi di fronte a Holden.

Tu lo sai già | HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora