"L'arte si nutre del sangue dell'artista."La stanza era sfavillante, il soffitto era coperto da un centinaio di lucine al neon colorate che si illuminavano ad intermittenza. I muri, ecco, i muri erano la parte più bella. Ogni parete aveva un proprio disegno, che fosse stilizzato, che raffigurasse la guerra di secessione che i rasta di Bob Marley. L'odore di pittura acrilica, mischiata a quella delle classiche tempere arrivò a vampate e Melanie sorrise davanti a tutti quei colori.
La piccola aula dello scantinato della Midwest High School era deserta, c'era solamente lei e il ragazzo che si occupava delle attività. Melanie avrebbe dovuto frequentare più attività extracurricolari per ottenere maggiori crediti. Non credeva, comunque, che il posto fosse così deserto.
«Ci saremo solo noi?» domandò al ragazzo, che si stava lavando via la pittura marrone dalle mani.
Lui si girò lentamente, regalandole un dolce sorriso. «Mancherebbe una persona» disse, passandosi il dorso della mano sulla fronte sudata, «ad ogni modo, io sono Zayn.»
Melanie gli strinse la mano, non togliendo mai lo sguardo dai suoi occhi. «Piacere, Melanie Parker.»
Zayn sorrise, chiedendole se le andava un caffè. Melanie fu titubante all'inizio, ma dopo aver visto l'ennesimo sorriso di quel ragazzo, si convinse. Sedette su una piccola sedia scricchiolante, mentre aggiungeva il quarto zuccherino e gustava la sua bevanda calda. Non amava particolarmente il caffè, ma non si sentiva di dirgli di no.
Posò l'occhio sul suo orologio da polso. Tre e venticinque, stavano aspettando qualcuno che non sarebbe di certo arrivato. Melanie cercò di ammazzare il tempo, aiutando Zayn a ripulire delle tavolette ed a passare la spugna sui tavoli da lavoro. Era amareggiata.
Melanie era spazientita, picchiettava le dita sul tavolo da lavoro e guardava Zayn mentre messaggiava. Non voleva essergli d'intralcio, gli voleva chiedere se era meglio che rimanesse lì con lui oppure tornare a casa. Ma decise di stare zitta.
«Come mai stiamo ancora aspettando?» chiese, cercando di sembrare più infastidita possibile.
Zayn alzò il capo, posando lo sguardo nelle iride scure di lei. «Un mio amico, ha detto che arriverà a momenti.» E poi tornò a messaggiare animatamente.
Melanie dovette mordersi la lingua. Cercò in tutti i modi di far passare quell'altra mezz'ora di tempo; ma l'unico suo pensiero era quello di sapere chi stavano fottutamente aspettando. Voleva fare altre migliaia di domande a Zayn, ma lui sembrava non volerle sentire.
«Scusami fottutamente tanto, Zay.»
Una voce provenì da dietro di lei, facendola girare lentamente verso il ragazzo. Zayn andò di corsa verso l'amico, abbracciandolo fortemente e dicendogli che non c'erano problemi.
Al contrario, Melanie, sembrava non aver nemmeno la forza di battere ciglia.
Harry Styles.
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flames
Fanfictionmi consumi come una candela, ma sei la fiamma che mi tiene vivo a malapena