L'autismo non è una malattia come tutti pensano. Tanti la chiamano "sindrome", ma a me non piaceva dargli quel significato. Ero certo che l'autismo fosse diverso per qualsiasi persona, che ognuno potesse chiamarlo come più gli piaceva.
Io non gli avevo dato un nome. Era più una parte di me, come la milza, lo stomaco, che si era creata spazio nel mio corpo. Mi proponevo tanti quesiti, ma non ero sempre in grado di dare una propria teoria; e tutti davano colpa al mio disturbo.
Non era vero.
Gli autistici sono intelligenti, loro colgono le piccole cose che le persone normali non vedono. Tutti davano tutto per scontato: la fogliolina si è staccata dal ramo per colpa del vento, il sole brilla di luce propria; invece, no. Sapevo che c'era un motivo sotto: perché proprio quella fogliolina doveva staccarsi e non qualcun'altra? Me lo domandavo finché non impazzivo, ma non arrivavo comunque alla risposta. Mi odiavo così tanto: io volevo essere in grado di fare tutto.
Io volevo essere un eroe.
Credevo che il mondo avesse un proprio paladino: perché serve a questa monotona vita fallimentare una persona che aiuti a ricrederci. A ricredere nell'amore, a ricredere nella pace, a ricredere nelle persone.
Volevo fare del bene.
Ma, non potevo. Per quanto credessi nelle mie capacità, io non ero una persona normale.
Gemma e mia madre me lo ripetevano sempre: dicevano che io ero in grado di fare grandi cose, ma che sarebbe stato più difficile che per una persona sana. Piangevo, mi chiedevo perché mai avessi questo, perché non potevo essere come tutti gli altri? Perché non potevo essere in grado di amare, perché avevo bisogno di più cure degli altri? Perché camminavo in punta di piedi? Perché allineavo gli oggetti? Perché non riuscivo a far innamorare Melanie Parker di me?
E perché io credevo di essermi innamorato di lei? Ma era vero: oppure tutto frutto della mia fantasia?/// so che la storia sembra senza senso, ma sto cercando di immedesimarmi nella mente di una persona che non è certa il 100% delle volte, che ha una sorta di caos in testa. Ho deciso di voler finire la storia sui venti capitoli, voi che dite? Volete che la allunghi un po' di più?
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flames
Fanfictionmi consumi come una candela, ma sei la fiamma che mi tiene vivo a malapena