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Dopp aver fatto tutte le procedure, per loro iniziò il primo giorno di lavoro.
L'allevamento di maiali era grande 15 ettari, e faceva parte di una vasta larga di edifici di proprietà di Bocarter, perlopiù aziende agricole e allevamenti.
Bocarter hultgren era abbastanza conosciuto nel paese, principalmente per i suoi investimenti a favore della città dove viveva, guadagnandosi la fiducia di chiunque.
Oltretutto la città (per via dell'isolamento e della vicinanza con il confine Finlandese) era spesso usata da trafficanti di droga appartenenti alla mafia Russa, ma con l'arrivo di Bocarter (3 anni fa) la criminalità era misteriosamente scomparsa.
Dopo il primo giorno di lavoro, Hamza e Ronny andarono nell'hotel che avevano prenotato.
L'hotel aveva una stella, con camere modeste e nient'altro che un letto e un bagno.
La scelta umile serviva per risparmiare soldi, in quanto avrebbero dovuto lavorare nell'allevamento per qualche mese.
Prima di andare a dormire, Hamza aveva cercato su internet il nome del suo datore di lavoro. Le informazioni che aveva trovato non erano particolarmente interessati. Bocarter era un semplice imprenditore che si occupava di stabilimenti, però un particolare da tenere in conto erano degli scandali che coinvolgevano presunte falsificazioni di documento. Si sospetta anche che abbia cambiato più di una volta nome e cognome. La data di nascita variava da sito a sito (1987 - 1990) la biografia era quasi introvabile. Un'altro dettaglio peculiare, aveva un fratellastro che si era trasferito in Corea del Nord nel 2018 (?)
Mentre guardava il Computer, Ronny gli chiese
"Che stai guardando?"
"Niente, stavo cazzeggiando"
"Scusa se non ti ho mai fatto, questa domanda, ma come si vive in Siria?"
"Lo sai che io non tengo ricordi"
"Però qualche anno fa eri andato a trovare tua Zia, mi sembra"
"Allora, per darti l'idea, mia Zia vive in un palazzo di cemento senza elettricità, quindi per prendere l'acqua dovevi andare giù in paese. Per vivere devi fare lavori umili, come quello che stiamo facendo adesso.
Se ti chiedi se abbiamo paura della guerra, No, a meno ché rimani dentro le città in mano al governo"
"Quindi non potete viaggiare liberamente?"
"Assolutamente no, altrimenti ti sparano. L'ambiente fuori città è simile al deserto di Mad Max, per fare un esempio"
"Un posto invivibile. Perché non tutti lasciano il paese? Lasciandolo che i tizzi armati si ammazzino tra di loro"
"La situazione è leggermente più complessa di così. Comunque, a che ora dobbiamo svegliarci domani?"
"Verso l'alba"

Arrivati nell'allevamento in orario, Hamza e Ronny si misero a lavorare, insieme ad altri 2 ragazzi che avevano già incontrato ieri.
Si chiamavano rispettivamente Sigfrid e Daniel, entrambi provengono da famiglie povere (altrimenti non sarebbe lì).
Il lavoro consisteva nel dare da mangiare ai maiali, raccogliendo il grano con la pala e buttarlo nel recinto, oltre a raccogliere le feci di quest'ultimi.
Il tutto durava 12 ore, fino a tardo pomeriggio, poi si ritornava nelle stanze e il ciclo ricominciava il giorno dopo.
Mentre lavoravano Sigfrid disse
"Perché non diamo nomi immaginari ai porci? Per ammazzare il tempo...."
Ronny rispose
"Sono troppo simili tra di loro. Dare un nome a ognuno di loro è impossibile"
"Invece si possono distinguere. Per esempio, quello ha una escrescenza gigante sulla zampa sinistra"
"È solo una eccezione. Non parliamo del carattere, tutti si comportano indistintamente come aspirapolveri per mangine"
Ad un certo punto, Ronny sente qualcosa che tocca il suo stivale. Guarda giù e vede uno dei maiali che cercava di afferrarlo con la bocca.
Lui tirò velocemente la gamba all'indietro
"Fanculo, stronzo" disse a bassa voce.
All'improvviso, da dietro di loro compare il datore di lavoro.
Nonostante lui si trovasse dentro l'allevamento, la giacca nera che indossava era perennemente pulita, senza neanche una macchia
"Come sta andando?"
"Bene signore"
"Vi state affezziando ai maiali? Come sapete, qui dentro dobbiamo rispettare il ciclo vitale di ognuno"
"Non vi preoccupare, per adesso non abbiamo fatto pause"
"Per me potete farle anche adesso"
Tutti i ragazzi buttarono le pale per terra.
Bocarter tirò fuori dal nulla un bastone di plastica giallo, collegato a un cerchio, poi disse
"Sapete cos'è questo?"
"No...."
"Serve per ingravidare le scrofe"
Mise il bastone in mezzo alle gambe, poi simulò un atto sessuale, prima di continuare con la spiegazione
"Se facessimo l'ingravidazione naturale, saremo costretti a mettere maschi e femmine nello stesso recinto, poi staccarli sarebbe complicato"
Tutti i ragazzi erano a disagio. Uno di loro disse
"Ehm, ok...."
"Tra poco dovrete usarlo anche voi"
"Quando?"
"Domani, per adesso mi basta mantenerli in vita con il mangine"
"Ok, basta, adesso possiamo smettere con la paura"
"Non volete allungarla con qualche minuto in più?"
"No, così finiamo prima"
"Peccato, potevate approfittarvi della pausa per la festa dei nuovi dipendenti"
"In che senso, scusa?"
"Fuori ho preparato la torta"

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