Mentre Sigfrid era occupato a dare da mangiare ai maiali, sente il suo cellulare squillare.
A chiamarlo era sua Zia
"Sig, stai bene?" (Il diminutivo con cui affezzionamente veniva chiamato dalla Zia)
"Sì, sto bene"
"Com'è andata la giornata?"
"Normale, come sempre"
Decise di non raccontare l'episodio della discoteca, per non farla preoccupare
"Comunque, adesso non posso parlare. Magari mi chiamo quando ho finito"
"Va bene. Ti voglio bene"
"Anch'io Zia, a dopo"
Chiuse la chiamata, poi ritornò a fare quello che stava facendo. Ad un certo punto, sente un rumore strano dietro il muro dove si trovavano la mangiatoia.
Dopo aver controllare, vede Hamza che vomita vicino al muro della parete.
"Ti senti bene?"
Chiese Sigfrid preoccupato.
Hamza si alza per rispondergli
"No, non sto bene"
Aveva la faccia scavata, occhiaie e borse sotto gli occhi
"Cosa è successo?"
"Stress estremo. Credo di dover finire prima del mese di contratto...."
Poco prima aveva avuto un attacco di panico misto a nausea, a causa di quello che era successo prima. Inizialmente voleva raccontare la verità, ma poi decise di non farlo.
"Se stai bene fratello, devi andare a farti visitare"
"Certo, dopo la giornata"
"Forse è il sintomo di una malattia"
"Senti Sigfrid, a volte il disagio psichico influenza quello visibile. Ora se mi permetti, vado a farmi una camomilla"
Si allontanò dal collega per 2 metri, poi scivola nel fango a cade per terra.
Sigfrid fece per aiutarlo ad alzarsi, ma Hamza dice infastidito
"No! Faccio da solo....."Bocarter si trovava nel suo ufficio, a controllare i documenti.
Il suo vecchio telefono Sip a tasti che si trovava nel tavolo incominciò a squillare. Bocarter prese la cornetta e chiese
"Chi parla?"
"Capo, hai presente il poliziotto di frontiera che abbiamo corrotto?"
"Sì, l'ho tengo presente"
"Ha assistito all'assalto del Camion che trasportava la merce proveniente dalla Cina"
"La merce è andata perduta?"
"Purtroppo sì"
Le vene nella mano divennero più visibili, segno di innervosismo
"Adesso avviati da quel tizio, io ti raggiungo dopo"
"Sì signore".
Bocarter prese una mitragliatrice, e la nascose dentro una custodia di chitarre.
Dopo aver detto ai ragazzi che sarebbe tornato subito, prese la sua nuova macchina, poi si diresse verso la casa del poliziotto di frontiera che aveva corrotto per far passare il suo traffico di organi oltre il confine.
Durante il tragitto, altre macchine di colore nero si unirono a lui, dove a bordo si trovavano i suoi scagnozzi, armati fino ai denti.
Arrivò nella casa del poliziotto verso sera (orario in cui non era in servizio) vicino alla periferia di Hürbin.
Sparò contro la porta d'entrata, distruggendola, poi entrò all'interno della dimora.
"Dove cazzo sei? Dobbiamo parlare" disse mentre cercava il poliziotto.
Arrivato in un piccolo corridoio, vide una porta da cui si sentivano delle voci. Invece di prendere la maniglia e aprire la porta (come ogni persona normale) Bocarter preferì sparare contro la manopola, poi sfondarla con un calcio.
Vide un uomo che si lavava dentro la vasca del bagno.
Appoggiato sopra il lavandino c'era una TV anni 90 che trasmetteva il giornale.
Bocarter sparò dei colpi contro lo schermo della televisione, poi come se nulla fosse disse
"Caro, che bello vederti. Ho sentito che c'è stato un incidente alla frontiera con la Finlandia"
"Ti prego, io non c'entro niente" Disse l'uomo terrorizzato
"Non preoccuparti, parliamo nel salotto"
"Prima puoi darmi il tempo di vestirmi?"
"Come? Un uomo non può definirsi tale se non cammina orgoglioso con il suo fallo in aria"
"Ok, va bene"
Dopo essere uscito dalla vasca, uno degli scagnozzi lo prese violentemente per il braccio e lo trascinò nel salotto della casa, prima di costringerlo ad inginocchiarsi a terra (con il fucile puntato in testa).
Poco dopo arrivò anche Bocarter, che si mise comodo sopra un divano con le gambe incrociate.
"Un grazioso, innocente e adorabile uccellino è volano in modo leggiadro sopra la mia spalla, poi mi ha sussurrato all'orecchio che una banda di scervellati ha fatto esplodere il furgone che trasportava la mia merce. Ho anche sentito che hai avvertito i tuoi colleghi, rischiando di far salate la mia copertura"
"Mi dispiace, ma non aveva scelta....."
"Sono tutto orecchie"
"Va bene, ma prima dobbiamo fare un passo indietro...."
Disse in modo ansioso, poi continuò
"In una discoteca c'è stata una sparatoria, dove è morto un rampollo del boss Russo Viggo Tarasly.
A sparare era stato un'altro ragazzo che faceva parte di un'altro clan, di cui nei mesi precedenti c'era stata molta tensione. Adesso si rischia una faida tra i Tarasly e i Moofeevič"
"Sai il motivo per cui hanno distrutto la mia merce?"
"Forse l'avranno confuso per un carico di armi del clan opposto"
"Beh, ora hanno svegliato l'orso che dorme"
Bocarter si alzò dalla sedia, poi mise il calcio del fucile in mezzo alle gambe e prese la canna (facendo riferimento all'autoerotismo)
"Ho la sensazione che tra poco schizzerà tanto sangue per le strade"
"Ascolta Bocarter, lo so che non dovevo avvertire i colleghi, però la colpa è solo mia"
"A volte per punire il singolo, non basta"
Rispose con un sorriso sadico
"La mia famiglia non c'entra niente! ti supplico!!!"
"Ah, avevi una famiglia, l'ho dimenticato. Puoi ricordarmi i nomi?"
"Silke, Sven e Roald...."
"Che cosa tenera..... Purtroppo, non potrai più vederli"
"Come?"
Bocarter gli diede un paio di foto. La prima mostrava i sui figli (2 gemelli di 4 anni) brutalmente mutilati e fatti a pezzi. La seconda mostrava sua moglie impalata a testa in giù.
"NO! NOOOOOOHHHH!"
Mentre urlava disperato, Bocarter gli mise il fucile in bocca, poi preme il grilletto.
La sua testa esplode, facendo schizzare pezzi di cervello, cranio e liquido celebrale ovunque.
Dopo qualche secondo, Bocarter si piega per terra con l'intento di prendere un occhio che era uscito dalla testa dell'uomo che esplodeva. Dopo averlo premuto come se un chicco d'uva, lo porta alla bocca e lo mangia.
"Il tempo della pace è finito"
disse guardando in alto, poi prese la mitragliatrice e sparò al soffitto, creando una pioggia di detriti e polvere.
![](https://img.wattpad.com/cover/378750075-288-k920219.jpg)
STAI LEGGENDO
lungs
HorrorIn Svezia, dei ragazzi appartenenti a famiglie disagiate decidono di andare a lavorare in un allevamento di Maiali, di proprietà di un ricco imprenditore, in una piccola città isolata vicino a Stoccolma. Il nuovo lavoro nasconde una realtà terribil...